SUSE continua a crescere e annuncia la sua partnership con Microsoft

Dopo parecchi anni SUSE torna a essere una società indipendente. Si tratta di una storica distribuzione di Linux apprezzata in ambito enterprise, tanto che verso la fine degli Anni '90 era una delle più usate in Germania e Nord Europa. Il cardine del suo business è la vendita di servizi e soluzioni come SUSE OpenStack Cloud, una piattaforma per la gestione di cloud privati, SUSE Enterprise Storage, strumento per la gestione di Software Defined Storage (SDS) e SUSE Manager, soluzione open source per la gestione delle SDI, le Software Defined Infrastructure.

Nel 2004 SUSE era stata acquisita da Novell per essere poi ceduta nel 2010 ad Attachmate e acquisita da Micro Focus nel 2014. L'ultimo passaggio di proprietà è avvenuto nel 2018, quando SUSE è passata nelle mani di EQT, prima di tornare indipendente nei primi mesi del 2019. 

A dispetto dei tanti cambi di proprietà l'azienda continua a crescere e nel 2018 ha segnato un incremento del fatturato del 15%, sfiorando i 400 milioni. Insieme al business cresce anche il numero di dipendenti, soprattutto nel settore engineering e sales: lo scorso anno sono state assunte 300 nuove persone, portando il totale della forza lavoro a 1.750 unità. Il futuro sembra essere ancora più roseo, a sentire il CEO Nils Brauckmann: "Per quanto siano state entusiasmanti la crescita e l'innovazione di SUSE in questi ultimi anni, ci troviamo solo all'inizio. SUSE si trova oggi in una posizione migliore per offrire rapidamente a clienti e partner un maggior grado di innovazione per mezzo sia di una crescita organica che di acquisizioni. Tutto ciò mantenendo la direzione necessaria per fornire soluzioni aperte che permettano di restare all'avanguardia nei rispettivi mercati. Continuiamo a evolverci affinché clienti e partner possano avere successo".

Le nuove funzionalità presentate al SUSECON

Durante il SUSECON recentemente tenutosi a Nashville sono state presentate le nuove funzionalità di SUSE, fra le quali spiccano il supporto ai processori XEON Scalable di seconda generazione, la piattaforma OpenStack Cloud 9 e SUSE Cloud Application Platform 1.4, la prima distribuzione software a introdurre un Cloud Foundry Application Runtime all'interno di un'architettura completamente nativa su Kubernetes. 

L'annuncio più interessante è in ogni caso la collaborazione con Microsoft che ha portato al lancio della della prima immagine Linux enterprise per SAP HANA Large Instances su Microsoft Azure. Si tratta di una soluzione dedicata ad applicazioni mission critical per ambienti SAP Hana, particolari database interamente gestiti in RAM così da garantire elevate prestazioni. Nel caso delle Large Istance si parla di sistemi che richiedono tagli di memoria spesso superiori ai 500 GB. La soluzione di SUSE supporta fino un massimo di 60 TB di memoria. 

"Questa è una soluzione orientata al cliente che abbiamo sviluppato congiuntamente con Microsoft per rendere disponibili quei livelli avanzati di alta disponibilità e sicurezza storage di cui hanno bisogno i clienti SAP HANA Large Instances" - specifica Daniel Nelson, vice president of Products and Solutions di SUSE - "Abbiamo messo a punto una piattaforma certificata SAP per Azure che viene pre-configurata per rendere i clienti maggiormente produttivi in tempi più rapidi. SUSE permette alle aziende dotate di soluzioni open source come questa di effettuare trasformazioni digitali best-of-breed e implementare la gestione dei workload ibridi e multi-cloud che occorre per promuovere costantemente innovazione, competitività e crescita".

Maggiori informazioni su SUSE Linux Enterprise Server for SAP Applications per SAP HANA Large Instances su Microsoft Azure sono disponibili a questo indirizzo.