SUSE Enterprise Storage 6 SUSE mira a semplificare la gestione dei dati e abbassare i costi

SUSE ha presentato la nuova versione di Enterprise Storage, che ora raggiunge la sesta incarnazione. Come suggerisce il nome, si tratta di una versione di Linux dedicata allo storage, costruita attorno alla tecnologia Ceph. Ceph è una piattaforma Open Source per lo storage che, rispetto a soluzioni proprietarie, ha il vantaggio di funzionare su hardware standard (quindi non necessità di piattaforme specifiche) e di replicare e distribuire i dati su più server. In maniera molto imprecisa ma efficace, potremmo definirlo coma una sorta di array RAID-0 distribuito su più server invece che su più hard disk. Ceph supporta sia il self healing sia il self managing, semplificando parecchio la vita degli amministratori di rete.

"SUSE rende possibile la trasformazione digitale per mezzo di soluzioni open source agili come SUSE Enterprise Storage che permettono alle aziende di innovare, competere e crescere senza sosta" - ha dichiarato Brent Schroeder, CTO Americas di SUSE - "Lavoriamo a contatto con la community per sviluppare tecnologie open source innovative che quindi collaudiamo e rafforziamo per assicurarci che siano enterprise-ready. Il nostro obiettivo è quello di trasformare l'infrastruttura storage delle aziende con una soluzione software-defined storage intelligente realmente aperta e unificata che sia in grado di abbattere i costi e ridurre i vincoli sull'hardware proprietario per i clienti. SUSE Enterprise Storage 6 riflette l'impegno costante di SUSE per rendere Ceph fruibile negli ambienti enterprise".

Quali sono i vantaggi di SUSE Enterprise Storage 6?

L'obiettivo di questa nuova versione è consentire a chi la utilizza di adattarsi velocemente alle esigenze in continua mutazione. Nella pratica, questo significa che le aziende che la adottano possono fare a meno di legarsi a un produttore specifico di hardware e, soprattutto, di software: SUSE Enterprise Storage 6 permette infatti di appoggiarsi a risorse cloud pubbliche, spesso più economiche e meno vincolanti rispetto ad altre soluzioni.

Dal punto di vista dell'amministratore di rete, invece, il vantaggio è quello di poter spostare con semplicità le risorse da un punto all'altro e di poter scalare facilmente quando le esigenze lo richiedono. 

A chi è dedicato SUSE Enterprise Storage 6?

Fra i clienti di SUSE Enterprise Storage c'è anche l'Università del Maine, che lo utilizza su uno dei suoi HPC dedicati ai programmi di ricerca. "SUSE Enterprise Storage ha già prodotto indiscussi miglioramenti per i nostri progetti di deep learning, uno dei quali richiedeva la presenza di due milioni di file all'interno della stessa directory" - ha spiegato Steve Cousins, supercomputer engineer dell'Università del Maine - "Inserire questi file in SUSE Enterprise Storage ha migliorato le performance di oltre dieci volte rispetto alla soluzione storage precedente. Grazie alla stabilità e alla facilità di gestione della soluzione SUSE abbiamo potuto ridurre significativamente il tempo trascorso a gestire i dati live e quelli archiviati. Ciò lascia il nostro team libero di concentrarsi sulla creazione di nuovo valore per l'ateneo e per i suoi sofisticati progetti di ricerca".

Secondo Amita Potnis, Research Director della Enterprise Infrastructure Practice di IDC, "La grande attenzione che SUSE ha dedicato a cloud e container all'interno di SUSE Enterprise Storage 6 è in linea con la direzione che le aziende stanno seguendo oggi. Le aziende stanno trasformando le proprie infrastrutture IT per approfittare della tecnologia cloud, pur dovendo affrontare i crescenti volumi di dati che allo stesso tempo favoriscono e rallentano attualmente l'innovazione. Le soluzioni software-defined storage di SUSE faciliteranno questa trasformazione eliminando gli ostacoli, semplificando l'integrazione con il cloud e velocizzando l'innovazione per consentire alle aziende di soddisfare esigenze di business in mutamento"