VMware/Broadcom rischia di mandare in bancarotta gli operatori cloud europei: l'allarme del CISPE

VMware/Broadcom rischia di mandare in bancarotta gli operatori cloud europei: l'allarme del CISPE

Il CISPE, consorzio che riunisce gli operatori di cloud europei, suona l'allarme: i nuovi termini di licenza di Broadcom/VMware rischiano di far finire in bancarotta molte realtà che non sono ritenute abbastanza grandi dal colosso americano

di pubblicata il , alle 16:51 nel canale Cloud
BroadcomVMwareBig del Cloud
 

Il CISPE, consorzio che riunisce gli operatori di servizi cloud europei, ha protestato a viva voce per i cambiamenti nelle licenze che Broadcom/VMware sta imponendo. Il gruppo ha affermato che Broadcom sta "cancellando unilateralmente i termini di licenza per software essenziale di virtualizzazione", mettendo così a rischio le attività di molti operatori, e chiede l'intervento degli enti regolatori.

Il CISPE protesta contro le nuove licenze di Broadcom

"I clienti del cloud, che includono organizzazioni pubbliche, grandi aziende europee, PMI e startup, sono tutti minacciati dai nuovi termini di contratto e dagli aumenti nei prezzi, vergognosi e immotivati", afferma il consorzio in un comunicato. "Il CISPE chiede, come minimo, una pausa immediata alla chiusura dei contratti e la possibilità per i clienti di uscire dai contratti pluriennali imposti da Broadcom non appena saranno disponibili delle alternative fattibili."

Il problema sta nella scelta di Broadcom di dismettere tutti i contratti di VMware e creare un nuovo programma per gli operatori del cloud. Tale programma, tuttavia, ha richieste piuttosto elevate, dato che è disponibile solo per quegli operatori con almeno 3.500 core di CPU; quelle realtà che non dovessero averne a sufficienza si troveranno con l'impossibilità di offrire servizi tramite il software di VMware: una prospettiva tutt'altro che invitante, quando l'intera azienda si basa su tale premessa. "Diversi membri del CISPE hanno affermato che, senza la possibilità di ottenere in licenza e usare i prodotti VMware, andranno velocemente in bancarotta. Alcuni affermano che oltre il 75% delle proprie entrate dipenda dalle tecnologie di virtualizzazione di VMware", scrive il consorzio.

I nuovi termini di licenza non sembrano particolarmente favorevoli, con il CISPE che afferma che "includono un impegno minimo che ammonta a decine di milioni di euro in un periodo di tre anni. I costi per le licenze sono aumentati di dodici volte (ovvero del 1.200 percento) in alcuni casi."

VMware ha offerto un ramo d'ulivo con la possibilità da parte dei partner di vendere sub-licenze a partner secondari; è lecito pensare che sarà difficile vedere molti di tali accordi, dato che portano i partner primari a dover supportare in tutto e per tutto quelli secondari, con tutte le problematiche del caso.

Francisco Mingorance, segretario generale del CISPE, ha affermato che "Broadcom sta tenendo il settore in ostaggio sfruttando il predominio del settore della virtualizzazione da parte di VMware per imporre termini di licenza ingiusti e far pagare ingiustamente i clienti del cloud europeo."

Il CISPE chiede dunque che gli enti regolatori designino VMware come "gatekeeper" secondo il Digital Markets Act. In tal modo, Broadcom non sarebbe più in grado di imporre questi termini di licenza e dovrebbe garantire l'accesso al suo software e l'equità delle licenze. Rimarrà da vedere se ci saranno azioni in tal senso, per quanto la preoccupazione principale durante il processo di acquisizione era legata all'hardware. In un periodo in cui la sovranità digitale è un tema sempre più sentito, però, non tutto è detto.

21 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
io78bis03 Aprile 2024, 18:15 #1
possibile non esistano alternative open source o pagamento che riescano a fare le cose che fa VMware anche se magari richiedono qualche operatività maggiore? Piuttosto si fa un programma i formazione con una guida per la migrazione verso altri prodotti
norfildur03 Aprile 2024, 18:53 #2
Originariamente inviato da: io78bis
possibile non esistano alternative open source o pagamento che riescano a fare le cose che fa VMware anche se magari richiedono qualche operatività maggiore? Piuttosto si fa un programma i formazione con una guida per la migrazione verso altri prodotti

OpenStack, Proxmox, KVM... ce ne sono quante ne vuoi...
Il problema è la migrazione da un'infrastruttura tecnologica all'altra che, in alcuni casi, è altrettanto dispendiosa e richiederebbe anche dei fermi nei servizi nei casi peggiori.
io78bis03 Aprile 2024, 19:17 #3
Originariamente inviato da: norfildur
OpenStack, Proxmox, KVM... ce ne sono quante ne vuoi...
Il problema è la migrazione da un'infrastruttura tecnologica all'altra che, in alcuni casi, è altrettanto dispendiosa e richiederebbe anche dei fermi nei servizi nei casi peggiori.


I fermi si organizzano non è che devi migrare tutte le VM in un botto, i costi si affrontano è un associazione di provider con i loro centinaia di sistemisti, se si mettono insieme qualche best practice di migrazione esisterà o potrà essere creata e sarà un' investimento per slegarsi da future pratiche i lock-in
giovanni6903 Aprile 2024, 20:23 #4

Puoi spennare un pollo una volta...

Ma Broadcom a comportarsi in questo modo non teme che una volta imparata la dura lezione, i cloud provider faranno a gare per evitare del tutto Broadcom?...
mihos03 Aprile 2024, 20:34 #5
Originariamente inviato da: io78bis
possibile non esistano alternative open source o pagamento che riescano a fare le cose che fa VMware anche se magari richiedono qualche operatività maggiore? Piuttosto si fa un programma i formazione con una guida per la migrazione verso altri prodotti


Le altre soluzioni non sono allo stesso livello di vmware.
In 24 mesi la situazione potrebbe anche cambiare.
cresg8203 Aprile 2024, 21:26 #6
Originariamente inviato da: mihos
Le altre soluzioni non sono allo stesso livello di vmware.
In 24 mesi la situazione potrebbe anche cambiare.


Assolutamente vero, ma è altrettanto vero che a differenza di una enterprise non-it, un cloud provider ha il core business nella tecnologia e ha le possibilità economiche e l'interesse sviluppare il proprio stack oppure contribuire a uno open.

L'autogol, per cosi dire, di Broadcom in realtà è voluto e calcolato: i maggior cloud providers non usano vmware(aws ec2 è su xen e azure usa hyper-v) e stano portando via importanti fette di mercato. Probabilmente nel giro di un decennio il business è destinato a scomparire del tutto oppure ridursi in maniera importante. Da qui volontà di broadcom di spremere il più possibile portare a casa più dindini possibili nel minor tempo possibile.

A mio modesto parere ci stanno riuscendo e anche alla grande.
norfildur03 Aprile 2024, 22:09 #7
Originariamente inviato da: io78bis
I fermi si organizzano non è che devi migrare tutte le VM in un botto, i costi si affrontano è un associazione di provider con i loro centinaia di sistemisti, se si mettono insieme qualche best practice di migrazione esisterà o potrà essere creata e sarà un' investimento per slegarsi da future pratiche i lock-in


Non so quale sia il tuo livello di esperienza in materia, ma sappi che i fermi nelle farm cloud praticamente non esistono, con hardware che si sostituisce sempre a caldo per garantire operatività al 100% e le previsioni di investimento, crescita e sostituzione si fanno a 2 anni con revisione ogni 6 mesi.
Quindi un fermo per cambio infrastruttura sarebbe un colpo micidiale che potrebbe anche portare i clienti a rivolgersi altrove.
Inoltre, qui non stiamo parlando di sostituire Excel con Calc, ma un'intera infrastruttura di base con un'altra totalmente diversa per cui serve formazione del personale e verifica di migrazione dei dati per evitare la perdita di un solo bit o, molto peggio, un data leak.
Il problema di fondo è la repentinità con cui, da un giorno all'altro, Broadcom ha fatto carta straccia dei contratti già in essere e ha dato un diktat: o ti adegui e paghi il 1200% in più per le stesse licenze per cui avevi un contratto pluriennale attivo (che, ripeto, ha stracciato unilateralmente) o ti levo il diritto all'uso, spiazzando di fatto tutti e mandando all'aria qualsiasi pianificazione e progetto di investimento.
Tra l'altro, ancora non si sa che fine farà la parte di Horizon...
dateme_un_nick03 Aprile 2024, 22:23 #8
Originariamente inviato da: norfildur
OpenStack, Proxmox, KVM... ce ne sono quante ne vuoi...
Il problema è la migrazione da un'infrastruttura tecnologica all'altra che, in alcuni casi, è altrettanto dispendiosa e richiederebbe anche dei fermi nei servizi nei casi peggiori.



Proxmox dalla versione 8.1.10 ha integrato la migrazione e con ceph i fermi sono un ricordo
Takuya03 Aprile 2024, 22:47 #9
Un trattamento alla Huawei ma più soft, mi chiedo cosa aspettino gli europei a creare piattaforme digitali proprie se dall'altra parte dell'Atlantico vuoi per motivi commerciali vuoi per "sicurezza nazionale" un giorno passeranno alle maniere "hard".
Non mancano certo i soldi, i cinesi hanno fatto infinitamente di più per la propria sovranità digitale pur avendo avuto per decenni un PIL più basso di quello europeo.
IlCarletto04 Aprile 2024, 08:13 #10
Originariamente inviato da: norfildur
Non so quale sia il tuo livello di esperienza in materia, ma sappi che i fermi nelle farm cloud praticamente non esistono, con hardware che si sostituisce sempre a caldo per garantire operatività al 100% e le previsioni di investimento, crescita e sostituzione si fanno a 2 anni con revisione ogni 6 mesi.
Quindi un fermo per cambio infrastruttura sarebbe un colpo micidiale che potrebbe anche portare i clienti a rivolgersi altrove.
Inoltre, qui non stiamo parlando di sostituire Excel con Calc, ma un'intera infrastruttura di base con un'altra totalmente diversa per cui serve formazione del personale e verifica di migrazione dei dati per evitare la perdita di un solo bit o, molto peggio, un data leak.
Il problema di fondo è la repentinità con cui, da un giorno all'altro, Broadcom ha fatto carta straccia dei contratti già in essere e ha dato un diktat: o ti adegui e paghi il 1200% in più per le stesse licenze per cui avevi un contratto pluriennale attivo (che, ripeto, ha stracciato unilateralmente) o ti levo il diritto all'uso, spiazzando di fatto tutti e mandando all'aria qualsiasi pianificazione e progetto di investimento.
Tra l'altro, ancora non si sa che fine farà la parte di Horizon...


Penso che io78bis parlasse dei fermi delle VM se dovessero venir migrate, non delle farm che si, sarebbe grave.

Perchè un conto è la vmotion, un conto è migrare (in questo caso clonare) una VM su un altro sistema, il vmotion non esiste nell'ultimo, spegni da una parte, riaccendi dall'altra. Fai le prove con le macchine non di produzione e poi valuti quanto è il dowtime

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^