Transformation-as-a-service: la visione di SAP abilitata dall’IA per il futuro della piattaforma

Transformation-as-a-service: la visione di SAP abilitata dall’IA per il futuro della piattaforma

Si è svolto a Milano SAP NOW 2023, il classico appuntamento annuale dell’azienda tedesca leader nel settore ERP. Come era previsto, protagonista di questa edizione è stata l’intelligenza artificiale generativa. Ma le novità vanno oltre Joule, l’assistente virtuale in stile ChatGPT. Abbiamo intervistato Carla Masperi, che ha delineato una visione molto chiara per il futuro

di , Vittorio Manti pubblicata il , alle 14:01 nel canale data
SAPData Managementintelligenza artificiale
 

SAP NOW è ormai diventato un appuntamento fisso dell’autunno, non solo per essere aggiornati sulla strategia di SAP, ma anche per avere un’idea molto chiara di dove sta andando tutto il mercato. Tema di quest'anno "Future-proof your business". Quale mercato? Non più solo quello degli ERP, di cui SAP continua a essere leader indiscusso, ma più in generale il mercato della tecnologia al servizio delle imprese. Associare tecnologie e imprese fa andare subito la mente al concetto di trasformazione digitale e quest’anno l’incontro con Carla Masperi, Amministratore delegato di SAP Italia, ha fatto emergere un elemento davvero originale, che sintetizza la visione di SAP e, mai come prima, di tutto il mercato: transformation-as-a-service.

Prima di raccontare cosa intende SAP con questo nuovo concetto, facciamo un passo indietro. La location in cui si è tenuto SAP NOW 2023 è la stessa dell’anno precedente e anche la formula è simile: una sessione plenaria iniziale, che ha messo sul tavolo i temi principali dell’evento, e poi oltre 100 sessioni di approfondimento, dove ogni figura aziendale poteva trovare degli spunti interessanti.

SAPNOW 2023

C’è stato però un elemento di grande rottura con il passato, perché l’edizione 2022 di SAP NOW è stato l’ultimo evento prima del lancio sul mercato di ChatGPT. Abbiamo scritto più volte di quanto sia stata “disruptive” la disponibilità sul mercato di strumenti di intelligenza artificiale generativa (è stata anche dirompente, che è la traduzione letterale del termine, ma usiamo il termine inglese per sottolineare l’aspetto rivoluzionario insito nel significato che viene attribuito al concetto dalla teoria imprenditoriale). L’edizione di quest’anno è stata, invece, decisamente all’insegna dell’intelligenza artificiale, non solo generativa, che viene sempre di più vista come un motore essenziale per l’evoluzione della piattaforma SAP e per abilitare nuove modalità di lavoro per tutti i clienti dell’azienda tedesca. Le differenze rispetto all’anno scorso sono apparse subito molto evidenti ed è molto significativa la velocità con cui SAP, e anche il resto del mercato, abbia integrato questa nuova tecnologia nelle sue soluzioni. C’è un prima e un dopo ChatGPT e il primo riferimento concreto di questo cambiamento epocale è il lancio di Joule, l’assistente basato su IA generativa, che è un tassello importante nell’evoluzione della piattaforma SAP.

Joule: l’assistente virtuale di SAP basato sull’IA generativa

Di Joule abbiamo già parlato qui e Carla Masperi ha sottolineato come l’assistente sia disponibile solo per le versioni interamente cloud di SAP, sottolineando, ancora una volta, come il cloud resti un tassello essenziale nell’evoluzione delle piattaforme software. L’IA per il business ha senso se è costantemente aggiornata e solo il cloud permette di garantire che tutti i clienti abbiano accesso all’ultimissima versione. Un aspetto fondamentale di Joule è che mette insieme il potenziale di un Large Language Model con il patrimonio informativo del singolo cliente e tutto il “sapere” che ha accumulato SAP in decenni di attività. Perché il valore di SAP non sta solo nella tecnologia, ma nell’aver da sempre basato il proprio modello sui processi e le best practice. Naturalmente garantendo sempre e comunque la privacy dei clienti e la tutela dei dati proprietari, SAP nella sua storia ha accumulato un bagaglio di conoscenza sui processi aziendali che non ha eguali sul mercato, che permette, nella visione dell’azienda, di superare gli attuali limiti dell’IA generativa.

SAPNOW 2023

Questo connubio fra la capacità dell’IA generativa di comprendere il linguaggio naturale e creare contenuti originali da un lato, associata al valore aggiunto da SAP legato a quello che viene chiamato “business data set”, permette di ottenere dei risultati che sono molto più affidabili rispetto a quelli ottenuti con un LLM generico. Questa è una differenza fondamentale, perché va a superare il limite intrinseco dell’IA generativa, ma SAP vuole andare anche oltre, offrendo risultati che siano anche rilevanti, perché contestualizzati ai processi aziendali di ogni cliente, e responsabili, perché basati su stringenti standard etici e di privacy.

Nella visione di Carla Masperi, Joule è solo un primo passo nella diffusione dell’IA generativa in azienda ed è convinta che un apporto fondamentale verrà dato all’ottimizzazione dei processi. SAP da anni ha uno strumento, SAP Signavio, concepito per fare un assesment dei processi aziendali. Grazie all’IA generativa, in un prossimo futuro, Signavio sarà in grado di dare dei suggerimenti per ottimizzare i processi esistenti o disegnarne di nuovi, sempre basandosi sul patrimonio informativo di SAP.

Questo connubio fra la tecnologia e il patrimonio di conoscenza configura l’inizio di una nuova era, in cui la tecnologia potrà dare un contributo ancora maggiore alla gestione aziendale e andrà a configurare una nuova visione, riassunta nel concetto "trasformation-as-a-service". Si concretizza la visione introdotta nel 2021, che ad "as-a-service" associa un termine non tecnologico, come infrastruttura o software, passando quindi dal focalizzarsi sullo strumento per arrivare al risultato che quella tecnologia permette di raggiungere. È un vero e proprio cambio di paradigma, con la promessa da parte di SAP di raggiungere un risultato e non solo offrire uno strumento.

Silos di dati e difficoltà ad abbandonare i classici modelli di business frenano l’innovazione

Durante l’evento di SAP, è anche stata presentata la ricerca The Formula for Business Resilience condotta da SAP Insights, che punta a comprendere come le imprese stanno agendo per garantirsi maggiore resilienza e affrontare le sfide del futuro. La ricerca, disponibile a questo indirizzo, è stata condotta su un campione di 4,239 leader in vari settori di mercato in 13 Paesi, fra cui l’Italia.

SAPNOW 2023

Emergono due temi chiave: il primo è che le imprese che affermano di essere in grado di affrontare le sfide presenti e future sono anche quelle che dichiarano avere un buon accesso ai dati (data accessibility). Allo stesso tempo, le imprese che sostengono di non avere un accesso ai dati ottimale sono quelle che si considerano meno pronte a reggere agli imprevisti e alle sfide del mercato. Chi afferma di avere un buon livello di accesso alle informazioni, infatti, sostiene di essere in grado di resistere a eventi imprevisti, rispondendo velocemente alle difficoltà, riuscendo a ristrutturare rapidamente la catena di approvvigionamento in caso di problemi e anche di essere in grado di gestire adeguatamente la difficoltà nel reperire talenti. La resilienza, tra l’altro, non è una caratteristica che torna utile solamente per reagire agli imprevisti: “le imprese che si valutano positivamente in termini di resilienza futura sono più propense a prevedere un aumento del fatturato del 6% o più. Al contrario, le aziende che sono meno soddisfatte delle proprie capacità sono più propense a aspettarsi che il loro fatturato stagnerà o diminuirà", si legge nel report di SAP Insights.

SAPNOW2023

Ci sono però altri temi chiave che emergono, in particolare per quanto riguarda le imprese italiane: la difficoltà ad abbracciare nuovi modelli di business e l’esistenza di silos informativi, che limitano l’accesso dei dati a tutte le funzioni aziendali. Problemi indicati dal 37% delle realtà italiane prese a campione. Sempre focalizzandoci sul panorama italiano, quali sono i piani delle imprese del Bel Paese per crescere nei prossimi 12 mesi? La metà degli intervistati (50%) ha dichiarato di essere al lavoro su nuovi prodotti o servizi, mentre il 46% mira a espandersi sui mercati già esistenti. Il 45%, invece, afferma di voler adottare tecnologie che consentano loro di analizzare al meglio i dati ed estrarre insight utili a migliorare i processi decisionali.

Per riuscire a innovare è necessario sfruttare al meglio il patrimonio informativo

In definitiva, secondo l’analisi di SAP, avere strumenti per sfruttare al meglio il proprio patrimonio di informazioni è la chiave per il successo, e poco meno della metà delle imprese italiane condivide questa visione. C’è insomma consapevolezza sull’importanza di migliorare l’accesso ai dati, anche se c’è ancora molto lavoro da fare. Nel sondaggio è stato chiesto ai leader italiani di indicare in quali delle 9 aree indicate (che includono il rispondere velocemente a interruzioni delle operazioni, l’analisi dei rischi, l’identificazione di fonti di approvvigionamento e partner alternativi, la creazione di canali di distribuzione alternativi, piani formativi per i nuovi ruoli richiesti  dalle mutate condizioni di mercato, l’anticipare o saper gestire la scarsità di talenti), e la maggior parte (70%) ha dichiarato di essere preparato in tre o meno di questi ambiti. Non solo: nessun leader italiano ha affermato che la propria azienda è “molto preparata” in tutte le 9 aree in esame.

SAPNOW 2023

Investire nei dati è essenziale. Una delle caratteristiche delle aziende resilienti è il loro elevato grado di accesso ai dati. Si può essere cinture nere in ogni disciplina sportiva, ma tutta questa esperienza e tutti questi sforzi verranno ridotti nel migliore dei casi e sprecati nel peggiore dei casi se non si hanno i dati per sapere come funzionano i processi attuali. Senza questa conoscenza, è più difficile sapere quali processi necessitano di essere corretti per rendere la propria azienda più resiliente”, sottolinea Carla Masperi. “Le aziende che si affidano alle tecnologie intelligenti come l’AI hanno inoltre maggiori opportunità di crescita, sono più attrezzate a rispondere ai rischi e a prosperare nei ricavi, perché in grado di adattarsi rapidamente alle avversità e ai cambiamenti sia attuali sia futuri. E non si limitano a superare le sfide, ma emergono più forti di prima”.

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