24 hard disk SATA in uno chassis a 4 unità
Supermicro abbina una elevata potenza elaborativa, sino a 4 processori, a configurazioni di storage particolarmente complesse. Il tutto in sole 4 unità rack di ingombro.
di Paolo Corsini pubblicata il 07 Marzo 2009, alle 08:14 nel canale Device
61 Commenti
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se proprio vuoi pignoleggiare allora i led spenti mi pare che siano 4
Il problema supporto secondo me potrebbe essere aggirato dai consulenti informatici con le giuste competenze.
Quali strumenti di controllo e monitoraggio si possono utilizzare per gestire e manutenere un oggetto del genere, anche solo sul versante storage (che è
[QUOTE=Tasslehoff]
Non pretendo certo tools stile IBM Director o la suite della Dell, ma quale solidità anche lato sw può garantire il produttore di questa macchina?
Per questi tool ho scoperto che esistono cose simili anche per i server supermicro:
http://www.supermicro.com/products/...s/addon/sim.cfm
Sisi, ci metto tutto Star Trek e Stargate in H264
Boh, sarò anomalo io ma ormai senza il rumore di ventole e/o di minimo 4 HD non riesco più ad addormentarmi
Magari con di fianco uno Shark (il "disco" di questi mainframe) con tanto di pinna nera posta sopra l'armadio dell'unità di storage?
Questa è roba da far gridare al miracolo imho, non un serverino assemblato da nemmeno 2k euro...
Se proprio dobbiamo stare su questo livello allora io vi consiglio di dare un'occhiata a un xSeries 3950 da 256GB di ram.
Allora si che cominciamo a fare sul serio
Perchè vuoi male al mio conto in banca?
Chi si fida a comprare una macchina del genere e usarla in produzione senza quella assistenza puntuale e tempestiva che IBM o Dell possono garantire?
Quali strumenti di controllo e monitoraggio si possono utilizzare per gestire e manutenere un oggetto del genere, anche solo sul versante storage (che è certamente il più fragile)?
Non pretendo certo tools stile IBM Director o la suite della Dell, ma quale solidità anche lato sw può garantire il produttore di questa macchina?
Poi quali strumenti di controllo remoto può fornire un server "assemblato"? Devo arrangiarmi con uno stupidissimo switch kvm o ci sono sistemi dedicati tipo IBM Remote Supervisor o Dell Drac che danno il controllo totale anche dell'alimentazione?
io per lavoro ho a che fare con server sia dell che supermicro (ma nulla del genere, al massimo due unità con 8 dischi) e devo dire che come qualità sembra esserci un abisso tra i due.
i supermicro danno tanto l'impressione di essere pc normalissimi (di fascia bassa) assemblati in un case da rack, e non dei server.
Poi la dotazione software è pari a zero.
C'è anche da dire che non ho mai dovuto chiamare l'assistenza per problemi hardware.
Il problema supporto secondo me potrebbe essere aggirato dai consulenti informatici con le giuste competenze.
Le pmi (le media imprese in italia sono una anomalia, non esistono... sarebbe più opportuno imho parlare di piccole e piccolissime aziende), non hanno bisogno di oggetti del genere, non hanno le competenze, il tempo e la volontà per star dietro alla manutenzione che richiede una macchina del genere.
Figuriamoci pagare 1000 euro al giorno un consulente che venga a fargli il lavoro, bastano 2 o 3 gg uomo per raddoppiare i costi
Le pmi hanno bisogno di strumenti che si gestiscono da soli (es Lotus Foundations, una piccola appliance, una "scatola" che si amministra via web facilmente e che si autoconfigura, fa manutenzione in modo autonomo, richiede pochissimo tempo e competenze) oppure di semplici servizi, senza portarsi a casa inutili complicazioni, come potrebbe essere quel server.
Imho si intende eh
Per questi tool ho scoperto che esistono cose simili anche per i server supermicro:
http://www.supermicro.com/products/...s/addon/sim.cfm
Prendi ad es un array raid, l'OS vede solo il volume logico, ed è giusto e sacrosanto che sia così, ma sullo stato dei dischi fisici o sui problemi eventuali dell'array non sa assolutamente nulla. Li serve per l'appunto un software dedicato che si interfacci con il controller e dia le informazioni che servono (con una interfaccia grafica, con dei trap snmp, qualsiasi cosa...).
Prendi una san, il sistema operativo sa a malapena darti il numero della lun associata ad un determinato device, poi dove stiano i dischi, il loro stato o qualsiasi altro dato ovviamente per l'OS sono un mistero totale.
E questo vale per windows, come per linux, solari, aix o qualsiasi altro os...
Ovviamente Supermicro userà controller standard (alla fine i produttori sono sempre quei 2 o 3, non ci scappi eh...) che hanno il loro software di monitoraggio, però non è obbligata a fornirti supporto o non è responsabile se ad es un determinato software viene dismesso.
IBM, Dell, Hp e tutti gli altri produttori invece sono pienamente responsabili della macchina nel suo complesso, pertanto devono fornirti supporto.
i supermicro danno tanto l'impressione di essere pc normalissimi (di fascia bassa) assemblati in un case da rack, e non dei server.
Poi la dotazione software è pari a zero.
C'è anche da dire che non ho mai dovuto chiamare l'assistenza per problemi hardware.
Le pmi (le media imprese in italia sono una anomalia, non esistono... sarebbe più opportuno imho parlare di piccole e piccolissime aziende), non hanno bisogno di oggetti del genere, non hanno le competenze, il tempo e la volontà per star dietro alla manutenzione che richiede una macchina del genere.
Figuriamoci pagare 1000 euro al giorno un consulente che venga a fargli il lavoro, bastano 2 o 3 gg uomo per raddoppiare i costi
...dipende: se hai a che fare coi "consulenti ladri" (quelli che non vogliono lavorare, insomma...) allora OK, concordo.
Se invece lavori con gente "mezza-onesta" e con tanta voglia di lavorare, probabilmente troverai persone in grado di accontentarsi di meno della metà di quella cifra.
Imho si intende eh
beh, se la metti così allore perché non orientarsi verso le offerte cloud, proprio per non avere di quei "bagagli" lì nella già sovraffollata aula server...però così andiamo OT.
Questo mi sembra molto buono come server per le medie con un buon know-how interno o un buon servizio di supporto esterno, ad una frazione dei costi rispetto alle tradizionali dell, ibm o hp (oppure vogliamo ignorare il fatto che i prezzi scompaiono magicamente dalle soluzioni di storage enterprise dal sito della dell...).
Prendi ad es un array raid, l'OS vede solo il volume logico, ed è giusto e sacrosanto che sia così, ma sullo stato dei dischi fisici o sui problemi eventuali dell'array non sa assolutamente nulla. Li serve per l'appunto un software dedicato che si interfacci con il controller e dia le informazioni che servono (con una interfaccia grafica, con dei trap snmp, qualsiasi cosa...).
Prendi una san, il sistema operativo sa a malapena darti il numero della lun associata ad un determinato device, poi dove stiano i dischi, il loro stato o qualsiasi altro dato ovviamente per l'OS sono un mistero totale.
E questo vale per windows, come per linux, solari, aix o qualsiasi altro os...
Ovviamente Supermicro userà controller standard (alla fine i produttori sono sempre quei 2 o 3, non ci scappi eh...) che hanno il loro software di monitoraggio, però non è obbligata a fornirti supporto o non è responsabile se ad es un determinato software viene dismesso.
evidentemente questo campo necessita di uno sforzo maggiore da parte dei produttori di controller.
Io personalmente sarei più orientato verso soluzioni controllerless, anche se non sempre è possibile/fattibile/scalabile (facciamole lavorare queste CPU!).
...se iniziamo a basarci sulle testimonianze degli sconosciuti (con tutto il rispetto per l'utente che ha postato la sua esperienza), allora si che siamo apposto! Io voglio test comparativi dalle fonti di stampa tradizionali/online accreditate.
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