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EnGenius ECS2512FP: oltre il gigabit ethernet senza cambiare cablaggi

di pubblicata il , alle 17:31 nel canale Device EnGenius ECS2512FP: oltre il gigabit ethernet senza cambiare cablaggi

Uno switch PoE dedicato al mondo business con un'interfaccia intuitiva e gestibile via cloud. La dashboard in cloud permette di gestire con semplicità anche le reti più complesse e geograficamente distribuite, grazie anche al supporto dell'AI

 

Avevamo già trattato uno switch di EnGenius sulle pagine di Edge9, il modello ECS1008P. Questa volta abbiamo fra le mani un modello di fascia superiore, sempre a 8 porte, ma con caratteristiche differenti, che lo posizionano su una fascia più elevata e lo rendono adatto a scenari di utilizzo più evoluti. Come tutta la nuova gamma di dispositivi Engenius, la funzionalità che lo contraddistingue rimane il sistema di gestione tramite EnGenious Cloud, il principale punto di forza di queste soluzioni.

EnGenius Cloud: potenziato dall’intelligenza artificiale

Engenius Cloud

L’installazione dei dispositivi EnGenius di nuova generazione è estremamente semplice. Non è necessario infatti cercare l’indirizzo IP del dispositivo, inserire le credenziali ed entrare nella sua interfaccia per renderlo operativo. Questo è possibile grazie al fatto che la gestione può essere interamente affidata al cloud. Una volta creato un account sul servizio di EnGenius (questione di pochi istanti, essendo supportato anche il login tramite Facebook o Google) basterà scaricare l’app EnGenius, scansionare il QR Code sul dispositivo e questo verrà aggiunto all'inventario. Da qui bastano pochi clic (o tap, se si esegue l’operazione dallo smartphone) per integrarlo nell'infrastruttura aziendale, che potrà essere anche molto estesa, come nel caso di aziende che hanno sedi in più Paesi. Si potranno gestire i dispositivi singolarmente, così come applicare delle impostazioni specifiche a una singola sede, o a tutte quelle presenti in una specifica area geografica, il tutto senza bisogno di personale specializzato. Questo consente di ridurre notevolmente i costi dell'IT, dato che ogni aspetto della configurazione può essere gestito da remoto, evitando quindi di assumere tecnici per ogni sede, o di dover investire tempo e risorse dei team IT in viaggi da una sede all'altra.

EnGenius Cloud AI

E l’AI? Praticamente non si nota la sua presenza, che è un aspetto positivo. L’intelligenza artificiale viene sfruttata per tenere sotto costante controllo l’intera infrastruttura, e interviene solo in casi di problemi, avvisando i tecnici se è richiesta la loro attenzione. Un’AI che funziona in maniera proattiva, avvisando ancora prima che i problemi si verifichino, per esempio quando un dispositivo sta funzionando al di fuori delle specifiche, o quando il traffico dati molto elevato rischia di mettere in crisi qualche tratto della rete. Tutto viene tenuto sotto controllo tramite una dashboard molto intuitiva, che si rivela particolarmente comoda soprattutto nelle infrastrutture più complesse, con centinaia di switch e access point sparsi attraverso il globo. Non è necessario tenerli sotto controllo uno per uno, dato che l’AI provvederà a segnalare le situazioni potenzialmente problematiche, inviando anche mail o notifiche sul’app. Gli amministratori inoltre potranno aggiornare i dispositivi in massa, con pochi clic.

Chi preferisce può comunque gestire lo switch e qualsiasi dispositivo EnGenius in locale, collegandosi direttamente al suo indirizzo IP sula rete interna. In questo caso l’interfaccia è molto più essenziale e non sfrutta l’AI. Può però essere utile nel caso uno dei siti sia momentaneamente privo di connettività Internet. È possibile provare una demo dell’interfaccia a questo indirizzo, così da testarne le funzioni e capirne il funzionamento.

EnGenius ECS2512FP, uno switch per chi non si accontenta

ECS2512_Front

Nonostante abbia 8 porte come il modello ECS1008P testato qualche tempo fa su queste pagine, ECS2512FP appartiene a un’altra fascia di prezzo. La principale differenza è da ricercare nella presenza di 4 porte a 10 Gbe in formato SFP. Le 8 porte ethernet supportano la velocità di 2,5 Gbe, fatto che consente di spingersi oltre la velocità di 1 Gbps usando cavi ethernet standard. Per velocità ancora superiori è possibile sfruttare il link aggregation, che permette di usare più porte contemporaneamente per accelerare il trasferimento dei dati. Questo switch supporta il protocollo PoE, Power Over Ethernet, che consente di usare un solo cavo per trasportare sia dati sia l’alimentazione. Il budget di potenza, quella massima erogabile, è di ben 240 Watt, con un massimo per porta di 60 Watt, adatti ad alimentare anche le videocamere di sorveglianza più avide di energia. L’alimentatore è interno e lo switch si connette alla corrente con un semplice cavo IEC. Questo porta dei vantaggi in termini di semplicità di installazione e di spazio occupato, ma anche qualche piccolo disagio: essendo l’alimentazione interna il calore da smaltire è parecchio, e il rumore delle ventole non passa inosservato. Considerato che andrà installato in un rack insieme ad altre apparecchiature il ronzio non dovrebbe in ogni caso rappresentare un problema. Il consumo massimo dell’unità, sfruttando al massimo il budget PoE, è di 271 Watt.

La costruzione è molto robusta e una serie di indicatori segnalerà sull’unità lo stato di tutte le porte. È anche presente una porta dedicata seriale, in formato RJ45 (ma è incluso un adattatore) per collegare un computer tramite terminale VT-100, che può tornare utile per il debug dell’unità in caso di problemi.

A chi è dedicato?

Uno switch come ECS2512FP si presta a differenti casi di utilizzo. Uno dei più diffusi è probabilmente quello della videosorveglianza IP, grazie al budget PoE elevato si potranno connettere e alimentare sino a 8 videocamere IP, semplificando quindi il cablaggio. Uno scenario che si sposa perfettamente con le esigenze del mondo retail, dove è necessario tenere sotto controllo ogni angolo del punto vendita. In particolare, si presta alle catene con numerose filiali, dato che la configurazione dei dispositivi può essere centralizzata e gestita da remoto, eliminando la necessità di impegnare un tecnico per l’installazione e la gestione dello switch.

3 Commenti
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noppy110 Agosto 2020, 22:51 #1
mah , 8 porte sono poche, e per delle telecamere IP 1Gbit è anche troppo ( potrebbero girare anche a 100 Mbit a meno che non hai telecamere a 4K o oltre ) poi l'AI mi sembra tanto pubblicità, alla fine basta impostare qualche trigger per gli allarmi e fai la stessa cosa.
Karandas11 Agosto 2020, 11:08 #2
Oramai va di moda spacciare per AI qualunque baggianata. Marketing.
giovanni6911 Agosto 2020, 13:47 #3
Già, un sensore di temperatura o di frequenza o misurazione traffico di rete, viene spacciato come AI

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