Per HPE la scarsità di CPU Intel Xeon perdurerà per tutto il 2020
di Riccardo Robecchi pubblicata il 24 Gennaio 2020, alle 17:21 nel canale DeviceHPE prevede che non ci sarà un significativo cambiamento nella fornitura di processori Intel Xeon Cascade Lake nel corso del 2020: il consiglio è di orientarsi verso altre soluzioni più disponibili
La carenza di processori Intel Xeon Cascade Lake si protrarrà per tutto il 2020, stando a quanto afferma HPE. L'azienda afferma che si attende una ridotta disponibilità di processori Intel Xeon fino alla fine dell'anno, di conseguenza anche i server che utilizzano tali processori vanno incontro a una disponibilità inferiore alla norma.
HPE: le carenze di CPU Intel Xeon continueranno
HPE comunica a The Register che si attende che le difficoltà di approvvigionamento di processori Intel Xeon Cascade Lake, ovvero i processori di ultima generazione, si protrarranno fino alla fine dell'anno. Il consiglio del'azienda è di optare per altre soluzioni: o i precedenti Xeon Skylake-P o le soluzioni AMD.
"In base alla domanda ci aspettiamo che la disponibilità rimarrà limitata per tutto il 2020. Sono coinvolte le piattaforme server che usano questi processori. Per minimizzare l'impatto verso i clienti risultante dalle limitazioni di approvvigionamento dei processori Cascade Lake, HPE sollecita i clienti a considerare processori alternativi che sono ancora disponibili. Dialoghiamo costantemente con i nostri partner di Intel e abbiamo una forte relazione con loro, dunque sappiamo che stanno lavorando sul problema."
Questa comunicazione di HPE non presenta un quadro nuovo: è dallo scorso anno che Intel non sta riuscendo a soddisfare la domanda del mercato. L'azienda ha già provveduto a investire in nuova capacità produttiva, ma stando a HPE questo sforzo non porterà a un significativo miglioramento della situazione entro l'anno corrente.
La ragione di questa situazione è da ricercare nell'enorme quantità di processori che i principali fornitori di servizi cloud - Microsoft, Google, Amazon, Alibaba - acquistano assieme ad aziende come Facebook e Apple che costruiscono data center per sostenere la propria attività. Dei 38 miliardi di dollari spesi nei primi 9 mesi del 2019, un terzo proveniva dai budget per l'ampliamento dei data center di queste aziende.
Produttori "tradizionali" come HPE sembrano essere stati soppiantati da acquirenti con maggiori capacità di acquisto, ma la generale scarsità di processori potrebbe spingere il mercato a ogni livello verso la ricerca di soluzioni alternative. Questa situazione costituisce un'ottima opportunità per produttori rivali come AMD, ma anche per architetture alternative a x86 come ARM, POWER e RISC-V. Vedremo nel corso del 2020 se Intel riuscirà a rispondere meglio alle esigenze del mercato o se le sue difficoltà lasceranno ancora spazio di manovra alla concorrenza.
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