Per PFU la trasformazione digitale inizia da uno scanner evoluto
di Vittorio Manti pubblicata il 12 Febbraio 2020, alle 12:41 nel canale DeviceSi è tenuta a Berlino l’ottava edizione dell’Information Capture Conference, un evento organizzato da Pfu per presentare la sua visione sul futuro del document management, che vende gli scanner Fujitsu come nuovi “edge gateway” nella periferia del cloud
La trasformazione digitale è un processo, articolato e spesso anche complesso, che tutte le aziende devono intraprendere per riuscire a rimanere competitive. Si possono dare molte definizioni di trasformazione digitale, ma ci sono due elementi che accomunano tutte le sfaccettate e articolate elaborazioni del concetto. A un estremo la digitalizzazione dei dati e dall’altro la creazione di valore per l’azienda e l’utente finale. All’interno di questi due concetti spaziano le molteplici tecnologie che stanno abilitando una reale trasformazione digitale delle aziende, alcune che sono qui per restare, come il cloud nelle sue varie sfaccettature, altre che possono avere un impatto nel breve periodo, ma che rischiano poi di scomparire.
Nel mondo del cloud c’è una ricerca spasmodica di creare il dato direttamente in forma digitale. Le motivazioni di questa tendenza sono immediate: un dato che nasce digitale è già di sua natura pronto per entrare nei processi aziendali automatizzati, è immediatamente utilizzabile con e dalle piattaforme digitali che oggi quei processi aziendali li guidano e li gestiscono all’interno delle aziende.
Information Capture Conference: l’evento di PFU per la trasformazione digitale
Nel mondo reale, che al cloud cerca di avvicinarsi, però la realtà è molto diversa. La digitalizzazione non ha fatto sparire la carta e contemporaneamente è aumentata la quantità di dati che viene generata.
È in questo contesto che si è tenuta a Berlino l’ottava edizione dell’Information Capture Conference, organizzata da PFU, azienda del gruppo Fujitsu, dedicata alla commercializzazione degli scanner aziendali con marchio Fujitsu e ScanSnap. Nella visione di PFU la scansione dei documenti cartacei ha un ruolo fondamentale nel processo di trasformazione digitale delle aziende, ma deve svolgere il suo ruolo in modalità diverse e innovative per riuscire a diventare realmente un elemento abilitante nel processo di digitalizzazione dei processi aziendali.
Il mercato degli scanner stand-alone, che vede come principale competitor proprio gli scanner integrati nelle stampanti multi-funzione, ha avuto un punto di svolta dopo la crisi bancaria del 2009, perché gli istituti di credito sono stati costretti a modernizzare le loro infrastrutture e a digitalizzare molti processi per essere conformi con le richieste imposte da una legislazione che, giustamente aggiungiamo noi, ha imposto nuovi meccanismi di controllo. Oggi il mercato degli scanner sta vivendo un nuovo momento di crescita legato, anche in questo caso, a nuove imposizioni legislative, come il GDPR, ma soprattutto perché possono diventare una chiave per abilitare l’evoluzione del cloud.
Uno degli interventi più interessanti all’ICC8 di Berlino è stato di John Mancini, Presidente della società di consulenza Content Results e in passato a capo di AIIM (Association for Intelligent Information Management). Mancini ha confermato dati spesso citati su Edge9, come il fatto che IDC dichiara che la Global Datasphere, ossia la quantità totale di dati presenti nel mondo, passerà dai 33 Zetabyte del 2018 ai 175 nel 2025, e ne ha presentati di nuovi, come la stima che nel mondo vengono generate ogni anno 550 miliardi di fatture, o documenti assimilabili, e che 2/3 di queste fatture sono ancora prodotte in formati non strutturati, come PDF e carta (non più in Italia con l’entrata in vigore delle norme sulla fatturazione elettronica, ndr). La conclusione a cui giunge Mancini è che questa mole di dati non può essere più gestita con metodi tradizionali ed è diventato necessario per le aziende seguire un percorso che parte dal consolidamento delle strategie di acquisizione dei dati, passa dall’automazione di tutti i processi ripetitivi e si conclude con l’integrazione dei dati in una piattaforma fruibile da tutti gli utenti aziendali.
Gli scanner Fujitsu diventano un “edge gateway”
In questo scenario i prodotti PFU a marchio Fujitsu, che hanno come target le aziende di medie e grandi dimensioni, e quelli ScanSnap, pensati più per l’SMB, hanno le caratteristiche per abilitare un nuovo concetto di scansione intelligente, indispensabile per rendere efficace il percorso proposto da Mancini. L’intelligenza sta nel prodotto vero e proprio, perché la qualità della scansione è indispensabile per permettere a tutti i sistemi con cui lo scanner si interfaccia di interpretare in modo corretto i dati contenuti nei documenti. Ma l’intelligenza sta anche e soprattutto nella capacità di PFU di lavorare con l’interno ecosistema e costruire delle soluzioni per ogni singolo cliente.
Nella visione di PFU gli scanner diventeranno un “edge gateway” che permetterà di digitalizzare qualsiasi documento. Affinché questa visione possa realizzarsi, è però indispensabile costruire delle relazioni con chi poi dovrà utilizzare quei dati, come Abbyy, azienda leader nella gestione dei processi digitali, o Automation Anywhere, che ha di fatto creato il concetto di RPA, robotic process automation. Ed è proprio l’automazione una chiave essenziale, sia per far esprimere tutto il potenziale degli scanner, che nella gestione dei dati digitali. Abbiamo già parlato di RPA, che è una tecnica di automazione basata sul far replicare a dei bot le normali operazioni effettuate normalmente da un operatore umano. L’RPA ha “bisogno” di scansioni di alta qualità per risultare efficace e da qui nasce la combinazione vincente con Pfu.
Nell’ottica di questa maggiore integrazione degli scanner con il cloud va visto l’annuncio di Easy NX Connect, su cui potete trovare maggiori informazioni qui.
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