Toshiba presenta il suo piano per gli hard disk: oltre 40 TB di capacità entro il 2027
di Riccardo Robecchi pubblicata il 16 Marzo 2022, alle 11:41 nel canale DeviceToshiba ha pubblicato il suo piano d'azione per lo sviluppo degli hard disk destinati ai data center: entro cinque anni si prevede un raddoppio della capacità, con dischi da 40 TB o più nel 2027
Toshiba ha pubblicato la sua roadmap per i prossimi cinque anni relativa agli hard disk ad alta capacità destinati ai data center. L'azienda prevede di iniziare quest'anno la produzione di hard disk da 26 TB di capacità, per arrivare nel 2026 a più di 40 TB. A spingere questo cambiamento la tecnologia MAS-MAMR prima e quella HAMR dopo, nonché l'aumento di piatti usati all'interno di ogni disco.
Toshiba prevede hard disk da più di 40 TB dopo il 2026
Toshiba aveva recentemente confermato la bontà del suo approccio MAS-MAMR (sigla che sta per "microwave-assisted switching, microwave-assisted magnetic recording") e proprio tale tecnologia sarebbe dietro il significativo incremento nello spazio di archiviazione che l'azienda prevede vedremo sui suoi hard disk per data center nel corso dei prossimi due anni.
Secondo i piani pubblicati da Toshiba, nell'anno fiscale 2022 (che si concluderà il 31 marzo 2023) verrà presentato un hard disk da 26 TB, distribuiti su 10 piatti da 2,6 TB di capacità ciascuno: si tratta di un aumento di densità significativo rispetto agli attuali piatti da 2 TB, reso possibile dall'uso della tecnologia MAS-MAMR. È anche un passo in avanti netto rispetto al modello di punta da 20 TB che l'azienda intende presentare a breve. Va notato altresì che l'attuale modello di punta da 18 TB usa 9 piatti e che l'aumento complessivo di capacità è dovuto, dunque, anche all'aggiunta di un piatto.
Entro l'anno fiscale 2024, e dunque entro il 31 marzo 2025, verrà il turno di un disco con 11 piatti e una capacità di 30 TB, che porterà con sé un ulteriore aumento di densità arrivando a più di 2,7 TB per piatto. Questo dovrebbe essere il primo modello a usare la tecnologia HAMR, o heat-assisted magnetic recording, che sarà alla base di un modello da 35 TB entro l'anno fiscale 2025 e di uno da 40 TB o più entro l'anno fiscale 2026 (e, dunque, entro cinque anni: l'anno fiscale 2026 si chiuderà il 31 marzo 2027).
Il piano prevede che Toshiba faccia coesistere le tecnologie MAS-MAMR e HAMR per diverso tempo, probabilmente per via della difficoltà di cambiare completamente la componentistica: le due tecnologie richiedono infatti componenti diverse e gli investimenti necessari sono ingenti, motivo per cui è comprensibile che l'azienda voglia far fruttare MAS-MAMR per diversi anni.
Toshiba non menziona hard disk al di fuori del mercato dei data center e per questo non è noto quali siano i piani aziendali per quanto riguarda i modelli consumer.
13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCome ce li ficchi undici piatti più testine dentro un HDD di dimensioni standard?
Fondamentale comunque lasciarci alle spalle il prima possibile l'orrido periodo SMR.
Tanto varrebbe ora come ora usare direttamente USB 3.2 / USB 4 se non inventarsi un Sata 4.0 magari anche se ormai con nuovi connettori e potenze in carico dell'USB 4.0 potrebbe benissimo sostituire lo standard come interfaccia per praticità.
Non mi stupirei come avviene con i Vcores vs Real Cores che anche a livello di spazio noleggiato si arrivasse a segmentare il tempo di accesso ed il transfer rate. Anzi probabilmente avviene già e non lo so.
Tanto varrebbe ora come ora usare direttamente USB 3.2 / USB 4 se non inventarsi un Sata 4.0 magari anche se ormai con nuovi connettori e potenze in carico dell'USB 4.0 potrebbe benissimo sostituire lo standard come interfaccia per praticità.
In effetti il SATA 3 su HDD di nuova generazione comincerebbe ad andare strettino.. sarebbe utile qualcosina in più.
Fondamentale comunque lasciarci alle spalle il prima possibile l'orrido periodo SMR.
vengono venduti tranquillamente invece di essere banditi e risarciti i clienti per danni
E io già che mi lamento ai banchetti dei matrimoni dopo la 4 portata...
In effetti un dubbio più che lecito, 11 piatti come diamine li infilano in un hdd da 3,5 pollici? Senza contare che come si è sempre detto aumentare la complessità meccanica espone ad una serie di ovvi problemi, a cominciare da un maggiore rischio di rottura.
Ma davvero? Magari sono solo io che sono rimasto indietro, tanto che fino a non molto tempo fa credevo non esistessero ancora dischi almeno a lilvello consumer con più di 4 terabyte, ma davvero i "leggo su wikipedia" 600MB\s sono diventati un limite per gli hdd meccanici? Ma perché a che velocità vanno?
E' palese che un HDD non si sogna neanche da lontano le prestazioni di un SSD che infatti ha una porta tutta sua.
Ma è anche vero che il tranfer rate aumenta prporzionalmente alla densità dei piatti.. quindi è facile immaginare che un disco da 20 o 30 Tb possa saturare la SATA3
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