Toshiba
Toshiba, un danno storico in soli 0,07 secondi
di Alessandro Bordin pubblicata il 10 Dicembre 2010, alle 15:38 nel canale Device
0,07 secondi: tanto è bastato a mandare in fumo il 20% della produzione di chip NAND Flash di Toshiba per il periodo di gennaio e febbraio
93 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infodetto questo, se basta uno sbalzo di tensione per mandare KO la produzione di questa fabbrica, non immagino in caso di un temporale cosa possa accadere......
a parte che 0,07 secondi non è un vero sbalzo di tensione, ma un "semplice" buco di tensione, visto che la corrente è alternata e va a 50 Hz (In italia, Europa e resto del mondo tranne qualcuno come Stati Uniti ed America in generale e parte del Giappone che va a 60 Hz).
Il periodo a 50 Hz vale 20 ms, quindi ogni 10 ms si passa per lo zero.
Detto questo se la tensione è mancata per 0,07s ovvero 70 ms, si capisce che sono venuti a mancare circa 3 periodi, e non è una cosa totalmente tranquilla.
La cosa che invece non è stata detta, è la causa del buco di tensione.
Se è stata colpa del gestore di rete, minimo un risarcimento milionario.
Se invece la causa è interna all'impianto dello stabilimento, minimo qualche milioncino per metterci mano e rivederlo un attimino.
Beata Ignoranza
Quoto in pieno.
io direi proprio di no
per esperienza ho assistito a almeno 3 black out, 2 di pochi secondi e uno di ore, causato però da un albero, cosa tutt'altra che rara.
Beata Ignoranza
perchè non ce lo spieghi tu allora guru?
Ergo se fosse mancata per 0,1 secondo (0,03 in più
aehmm se il danno e' gia' stato fatto nei 7 centesimi,secondo te, nei 3 centsimi di secondo dopo interveniva copper-field che sistemava il danno precedente?
quoto l'ultimo messaggio di checo
Beata Ignoranza
Beata strafottenza.
quoto l'ultimo messaggio di checo
Quello che voglio dire io è che il danno non è stato fatto nei 7 centesimi, ma alla fine dei 7 centesimi.
(DRAMMATIZZAZIONE: fatti immaginari) Immaginati due macchine: una gestisce il rullo che trasporta le torte e l'altra fa il buco affinché possano essere definite ciambelle. Per mezzo secondo manca la corrente, ma la prima macchina ha un megacondensatore e per quel mezzo secondo si muove comunque. La seconda invece si ferma, ma il ciclo riprende poiché l'impianto era stato progettato senza tener conto di questa eventualità (per i progettisti il sistema è asintoticamente stabile se la prima macchina si sta muovendo). Ecco che - al ritorno della corrente - il rullo si muove ma la bucatrice si mette a fare i buchi ad-cazzum.
Se la corrente fosse invece mancata per un intero secondo (evento previsto dai progettisti) ecco che il rullo si sarebbe fermato e il supervisore avrebbe fatto in modo di allineare la bucatrice con la posizione delle torte.
Questo esempio serve per spiegare che i problemi non sono direttamente proporzionali alla durata del disagio, ma il tempo è solo una delle tante (ma tante) variabili. Quest'ultime possono poi essere considerate-ma-scartate o non-considerate, come lo possono essere anche gli eventi stessi. C'è anche la possibilità che un elicottero si schianti contro la fabbrica: non per questo devono mettere una batteria antiaerea sul tetto...
PS Evitiamo commenti del tipo "ma alla Toshiba mica fanno torteeee
se il danno e' stato fatto in quel tempo, se fosse durato per un tempo superiore era impossibile ovviare a quanto accaduto precedentemente
imho
le variabili nel ciclo produttivo sono infinite ma la mia idea e' quella
due pensieri differenti, nessun prob ciao
IMHO molto probabilmente mancava uno di questi:
http://it.wikipedia.org/wiki/Contro...%28strumento%29
nell'opportuna posizione o comunque configurato opportunamente (si doveva quindi prevedere e considerare quell'eventualità
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