HPE Edge Orchestrator: il futuro delle reti 5G è nei servizi alle aziende
di Riccardo Robecchi pubblicata il 17 Giugno 2020, alle 14:41 nel canale EdgeHPE ha presentato Edge Orchestrator, una nuova soluzione per gestire applicazioni e dispositivi direttamente nell'edge, vicino a dove i dati sono prodotti. Un cambiamento radicale di approccio, in primis per gli operatori e il loro ruolo nel mercato
HPE ha presentato HPE Edge Orchestrator, una soluzione software per le società di telecomunicazioni che permette loro di fornire servizi di edge computing ai propri clienti. Edge Orchestrator è in grado di dare vantaggi sia alle aziende che utilizzano il servizio che agli operatori che lo erogano in virtù della collocazione nell'edge, ovvero ai margini della rete pubblica.
HPE Edge Orchestrator sposta le app nell'edge per servizi migliori (o totalmente nuovi)
La latenza è uno degli aspetti fondamentali da tenere in conto per alcuni servizi: l'analisi in tempo (quasi) reale delle immagini in una catena di montaggio, o di dati derivanti da sensori (si pensi, ad esempio, ai dati provenienti da sensori di particelle di polvere nell'aria negli impianti di produzione dei semiconduttori), richiedono che l'elaborazione avvenga quanto più possibile vicino a dove questi dati sono prodotti per evitare che il tempo di trasmissione renda tali dati inutili. Il rischio è, infatti, che questo intervallo di tempo renda i dati non più attuali e, pertanto, non più utili. Spostando però la capacità di elaborazione ai margini della rete pubblica, vicino a dove i dati sono prodotti, è possibile contenere la latenza al minimo e sfruttare quindi immediatamente e in maniera piena le informazioni raccolte.
Alcune tipologie di elaborazione non sono poi compatibili con il cloud pubblico o le altre forme più tradizionali per via di regolamenti specifici sulla privacy o sul trattamento dei dati. Spostare dunque l'elaborazione lì dove questi dati sono raccolti, come nell'esempio di un circuito di videosorveglianza, risolve il problema e apre a nuove possibili applicazioni.
Qui si posiziona HPE Edge Orchestrator: lontano dai data center, siano essi privati o dei fornitori di cloud pubblico, e lontano dalle centrali dell'operatore che fornisce la rete, ma in questo modo vicino a dove i dati vengono creati e, quindi, maggiormente in grado di rispondere a esigenze specifiche. Edge Orchestrator propone una piattaforma gestita dall'operatore in cui eseguire applicazioni all'interno di container o di macchine virtuali e per semplificare la gestione del software e dell'hardware tramite un'unica interfaccia di controllo.
Quello della latenza è solo uno degli elementi che HPE porta a testimonianza di come Edge Orchestrator possa dare valore alle aziende. L'altro aspetto, speculare a quello del non utilizzo della rete per contenere la latenza, è che il minore flusso di dati verso i data center alleggerisce il carico verso le reti degli operatori, che possono quindi gestirle in maniera migliore allocando la banda dove serve di più.
A questo proposito va notato che con l'avvento delle reti 5G e con l'implementazione delle dorsali di nuova generazione sarà possibile per gli operatori utilizzare il cosiddetto network slicing, ovvero la divisione della rete in diverse fette che offrono caratteristiche differenziate in base alla tipologia di servizio offerto o di clientela. Con lo spostamento verso l'edge dell'elaborazione dei dati sarà possibile destinare una maggiore quantità di banda ad altri servizi migliorandone quindi la qualità.
Gli operatori telefonici come fornitori di servizi alle aziende: la rivoluzione del 5G
Uno degli aspetti però più interessanti di HPE Edge Orchestrator è quello degli scenari che una simile soluzione apre dal punto di vista del mercato degli operatori. Finora gli operatori sono stati fornitori di connessione: come diceva Ronen Shpirer di Fortinet nella nostra intervista, i servizi offerti dagli operatori erano "nient'altro che "tubature" in cui scorrevano i dati, e per questo motivo il principale target di questi servizi erano i consumatori" - ma il 5G è "[...] un grande cambiamento anche per gli operatori, che ora dispongono di un enorme mercato che prima non potevano sfruttare." Quello della fornitura di servizi di elaborazione dei dati, di piattaforme concorrenti del cloud, è uno di questi mercati ed è reso possibile da prodotti come HPE Edge Orchestrator.
Rolf Eberhardt, capo del dipartimento delle soluzioni di orchestrazione, comunicazione e media presso HPE, ha affermato che "vediamo la nostra forza nel fornire un pacchetto completo. Questo è quello che vediamo davvero come nostro elemento differenziante. Stiamo lavorando davvero a stretto contatto con gli operatori sulla combinazione di componenti network as a service con infrastructure as a service, che stiamo utilizzando nella componente di margine estremo [della rete] per fornire quest'offerta completa."
HPE renderà disponibile Edge Orchestrator sotto forma di servizio gestito con fatturazione a consumo, all'interno della sua offerta HPE GreenLake. Il lancio è previsto per la fine di luglio. Edge Orchestrator è parte di una strategia che pone maggiore attenzione sull'edge da parte di HPE, la cui divisione dedicata al networking, Aruba, ha da poco presentato anch'essa novità per l'edge computing. Più in generale, HPE si dimostra particolarmente pronta a sfruttare le occasioni messe a disposizione dalle reti 5G e dalla maggiore apertura che le caratterizza, come dimostrato anche dalla sua offerta dedicata presentata a marzo.
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