Microsoft Work Trend Index 2025. I nuovi colleghi? Saranno gli agenti di IA
di Alberto Falchi pubblicata il 30 Aprile 2025, alle 16:29 nel canale IA business
Dall’indagine, emerge un cambiamento epocale: l’ascesa delle “Frontier Firm”, ovvero aziende pionieristiche nelle quali organizzazione e processi ruotano intorno all’intelligenza on-demand, team di lavoro composti da persone e agenti di IA e ruoli innovativi come quello dell’”agent boss”
Il Microsoft Trend Index è una ricerca annuale con la quale l'azienda di Redmond cerca di sintetizzare lo scenario del mondo del lavoro. Quello che emerge dall'ultima versione del report è come l'intelligenza artificiale generativa stia ridefinendo il modo di lavorare, aprendo la via a un mondo dove intelligenze "reali" e artificiali collaborano e cooperano.
Il 2025 è l'anno giusto per ripensare le strategie di business
Secondo l'82% dei leader intervistati per la ricerca (l'83% se ci si limita alla sola Italia), il 2025 sarà un anno cruciale: questo, infatti, è l'anno ideale per ripensare l'approccio al business e alle operation. Naturalmente, sarà l'IA al centro di questa trasformazione.
i leader prevedono che entro cinque anni i loro team saranno chiamati a ridisegnare i processi di business integrando l’IA (38% nel mondo vs. 32% in Italia), sviluppare sistemi multi-agente per automatizzare operazioni complesse (42% nel mondo vs. 38% in Italia), formare gli agenti (41% nel mondo vs. 35% in Italia) e nella loro gestione (36% nel mondo vs. 35% in Italia) .
Dall'analisi emerge come sia in crescita il fenomeno delle cosiddette Frontier Firm, quelle aziende che hanno strutturato i propri processi attorno all'IA on demand, cioè gruppi eterogenei, composti da persone e intelligenza artificiali, e all'agent boss, che Microsoft definisce come "figure che creano, delegano e gestiscono gli agenti di IA per amplificare il proprio impatto, essere più produttivi e dedicarsi ad attività a valore aggiunto".
L'approccio Frontier Firm è considerato oggi quello vincente: il 71% di chi lavora in questo tipo di imprese afferma che la propria azienda è prospera, contro il 37% delle imprese in generale. Il dato che più colpisce, però, è che il 55% di chi lavora nelle Frontier Firm afferma di poter gestire un ulteriore carico lavorativo, contro il 20% delle aziende in generale.
Questo è un dato fondamentale: incrementare la produttività è infatti uno degli obiettivi più importanti di tutte le imprese, ma nell'80% dei casi (70% in Italia) aumentare ulteriormente la lavoro è praticamente impossibile a causa della mancanza di tempo. Questo è dovuto anche al fatto che difficilmente un white collar riesce a concentrarsi a lungo: email, notifiche, telefonate e riunioni, infatti, interrompono con grande frequenza il lavoro. Mediamente, si parla di un'interruzione ogni due minuti.
La soluzione secondo Microsoft? Adottare l'IA generativa. Per colmare questo Capacity Gap, l'82% dei leader nel mondo (79% in Italia) prevede infatti di fare leva sul lavoro digitale per potenziare la propria forza lavoro nei prossimi 12-18 mesi. Quasi la metà dei leader nel mondo (45%) e in Italia (46%) la considera una delle principali priorità, seconda solo al miglioramento delle competenze (47% nel mondo, 49% in Italia).
Il punto sull'IA: una minaccia per l'occupazione o un acceleratore per la carriera?
Il Microsoft Work Trend Index 2025 evidenzia anche una notevole differenza fra i leader aziendali e i dipendenti. "in questo momento storico, i leader superano i dipendenti su ogni parametro: il 67% dei leader conosce gli agenti contro il 40% dei dipendenti (in Italia 69% dei leader vs. 32% dei dipendenti) e il 79% a livello globale ritiene che l'AI accelererà la propria carriera (contro il 67% dei dipendenti)", si legge nel report.
Che, tuttavia, prosegue sottolineando come man mano che l'IA entrerà a far parte dei processi aziendali, le capacità di comprensione e utilizzo dell'IA si estenderanno a tutti i livelli aziendali. Per l'83% degli intervistati, l'IA consentirà ai dipendenti di affrontare lavori più complessi e strategici in una fase precoce della loro carriera.
Proprio per questo molti dirigenti insistono sull'importanza della formazione sull'IA, formazione che per più di metà del campione (51% a livello globale, 47% in Italia) deve essere una responsabilità chiave.
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