Anche l'innovazione si evolve e per Cisco è essenziale per reti, cloud e sicurezza
di Vittorio Manti pubblicata il 06 Luglio 2022, alle 10:11 nel canale InnovazioneIl Cybersecurity Co-Innovation Center di Cisco a Milano, inaugurato nel 2020, è stato il luogo ideale per scattare una fotografia sull’evoluzione della strategia di Cisco, incentrata sull’innovazione, le reti e il cloud, con la sicurezza come collante indispensabile. In ambito sicurezza, Cisco Talos sta supportando il governo ucraino durante il conflitto in corso
L’innovazione è un elemento sempre presente nel mondo della tecnologia. Non si può proprio parlare di tecnologia, prima ancora che di sviluppo tecnologico, se il concetto non va di pari passo con l’innovazione. E se la tecnologia continua ad evolvere a ritmo forsennati, non è così scontato che la definizione stessa di innovazione possa evolvere. Se su Edge9 parliamo spesso di innovazione, della differenza fra innovazione disruptive e sustaining, per Cisco il punto di partenza dell’innovazione sono le relazioni, come testimonia il modello “Innovation Exchange”, di cui fa parte proprio il Cybersecurity Co-Innovation Center di Milano, inserito all’interno del Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. Inaugurato nel 2020, solo adesso, con l’allentamento delle restrizioni, potrà essere utilizzato al massimo del suo potenziale.
Nella visione di Cisco, l'innovazione stessa evolvendo con delle sostanziali novità rispetto al passato. Il primo elemento di novità è che la sicurezza deve diventare un elemento intrinseco di come si fa innovazione e quindi ogni elemento dei processi di innovazione deve seguire il principio del “security by design”. Non solo: oltre alla sicurezza, anche la sostenibilità deve essere un principio che guida l’innovazione. Per creare valore, sviluppando tecnologie, processi, prodotti e servizi sicuri e sostenibili è poi necessario cambiare approccio, essere sempre più aperti e collaborativi, perché diventa sempre più difficile per un unico attore ottenere innovazioni significative e quindi è indispensabile superare approcci contrapposti e lavorare in ottica aperta e collaborativa, con processi di co-innovazione.
La strategia di Cisco basata sull’innovazione
È nel Co-Innovation Center che Edge9 ha partecipato a un evento dedicato alla stampa, in cui Cisco ha delineato la sua strategia per l’innovazione. In primis Enrico Mercadante, Architectures Sales and Innovation Southern Europe, ha identificato 5 aree di innovazione su cui è incentrata la strategia: cloud, cyber security, future of internet, sostenibilità e future of work. Con la sostenibilità che per Cisco è trasversale a tutte le attività e tecnologie e deve guidare sempre di più lo sviluppo in futuro. Tutti i progetti devono nascere con in mente la sostenibilità, con un approccio che potremmo denominare “sostenibilità by design”.
Per Fabrizio Gergely, Architecture Sales Leader Italy, il cloud è prima di tutto una modalità operativa che abilita l’innovazione, con realtà come Cisco che devono mettere a disposizione delle aziende, che devono dal canto loro sposare queste nuove modalità operative, delle tecnologie e delle soluzioni in grado di semplificare la gestione dell’IT. Hardware come gli switch Cisco Catalyst e soluzioni software come Meraki, la dashboard per il cloud management, devono quindi lavorare all’unisono per con soluzioni semplici da implementare per l’IT, che tendono all’automazione e a offrire insight significativi sulla gestione della rete. Dopo la semplicità e l’efficacia, il passo successivo è rendere predittive le reti, attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale. Questo è uno scenario già attuale con Cisco Predictive Networks, che acquisisce dati di telemetria dalla rete per individuare dei pattern, così da essere in grado di predire eventuali problemi e individuare le soluzioni.
L’infrastruttura IT deve diventare resiliente
In ambito sicurezza, secondo Fabio Panada, Sales Secuirty Engineer, la parola d’ordine è resilienza, perché è di fatto impossibile prevenire ogni attacco e quindi è necessario che l’infrastruttura possa continuare a operare anche quando un attacco effettivamente si manifesta. Le soluzioni di Cisco abbracciano i vari aspetti della sicurezza, cercando di semplificare la protezione degli endpoint e appoggiandosi poi a Talos, l’organizzazione di threat intelligence di Cisco, il cui compito è quello di monitorare costantemente la rete per individuare le minacce e sviluppare strumenti e soluzioni per contrastarle. Significativo il fatto che Talos sta supportando il governo ucraino nel contrastare gli attacchi informatici che la nazione sta subendo in questo periodo molto complesso legato al conflitto. Va comunque sottolineato che la collaborazione fra Talos e l’Ucraina era iniziata prima dello scoppio del conflitto e che sta proseguendo in questo periodo, con un supporto legato ad attacchi DDoS, alle supply chain e contro azioni di disinformazione.
Al centro del concetto di "future of work", per Michele Dalmazzoni, Enterprise Digitization Leader, c’è e continuerà a esserci WebEx, la soluzione di Cisco per la collaboration, che si è evoluta in una piattaforma che cerca di soddisfare tutte le esigenze del lavoro ibrido. Le nuove forme di lavoro e collaborazione creano uno scenario più complesso da gestire, ma è un cambiamento irreversibile e il ruolo di un’azienda come Cisco è proprio quello di offrire degli strumenti che migliorino l’esperienza individuale, aumentando il comfort e riducendo lo stress di chi lavora, indipendentemente dal luogo in cui si trova. Per dimostrare l’evoluzione che sta vivendo WebEx, è stata interessante la demo, effettuata da Enrico Miolo, di una riunione nel “metaverso”, sfruttando l’integrazione in WebEx dell’app 3DFrame sviluppata da Vection Technologies.
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