Brad Smith, presidente di Microsoft, ammette: "Microsoft si è sbagliata su Linux e sull'open source"
di Riccardo Robecchi pubblicata il 18 Maggio 2020, alle 17:41 nel canale InnovazioneDurante una conferenza virtuale con il MIT il presidente di Microsoft, Brad Smith, ammette che Microsoft si è sbagliata in passato su Linux e sull'open source: non sono negativi, ma un'importante parte del mondo IT
In passato Microsoft si era espressa in termini anche molto forti riguardo l'open source e Linux: è rimasta famosa la definizione di Linux come un "cancro" da parte di Steve Ballmer. Correva l'anno 2001. L'azienda è però cambiata e l'attuale presidente, Brad Smith, ha ammesso che Microsoft si è sbagliata in passato e che l'open source è una risorsa preziosa sia per Microsoft stessa che per i suoi partner e clienti.
Microsoft si è sbagliata sull'open source, secondo il presidente Brad Smith
La definizione di Ballmer partiva da una interpretazione errata della licenza GPL su cui si fonda Linux (e buona parte del software libero): secondo questa visione, "se usi del software open source devi rendere il resto del tuo software open source". La licenza GPL prevede che opere derivate da altre rilasciate sotto tale licenza, ma non è chiara ed esplicita nei termini in cui bisogna considerare un'opera come derivata o come indipendente. Da tale incertezza nasceva la pesante definizione di Ballmer; l'interpretazione alla sua base però non ha mai avuto riscontri pratici nella realtà.
A distanza di quasi vent'anni Microsoft è cambiata ed è diventata uno dei principali contributori del kernel Linux, arrivando addirittura a offrirlo all'interno di Windows tramite il Windows Subsystem for Linux. Stando ad alcune dichiarazioni rilasciate da Brad Smith durante una conferenza per il Computer Science and Artificial Intelligence Lab del MIT (e riportate da Phoronix), il cambiamento avvenuto internamente all'azienda è reale e non è parte di una fase, ma è piuttosto qualcosa che definirà la strategia dell'azienda in futuro.
"Microsoft era dalla parte sbagliata della storia quando l'open source è esploso all'inizio del secolo e posso dirlo anche per quanto mi riguarda personalmente. La buona notizia è che se vivi abbastanza a lungo puoi imparare che devi cambiare", ha dichiarato Smith. "Oggi Microsoft è il principale contributore ai progetti open source nel mondo quando si parla di ambito aziendale. Quando guardiamo a GitHub, lo vediamo come la casa dello sviluppo in open source e vediamo la nostra responsabilità come suoi rappresentanti di renderlo una casa sicura e produttiva per gli sviluppatori."
Molti nell'ambiente open source vedono ancora Microsoft con sospetto. Da diversi anni, però, l'azienda ha dimostrato di aver cambiato le proprie modalità di approccio verso il mondo open source e verso Linux. È significativo pensare che il cloud di Microsoft, Azure, è per oltre il 50% della sua capacità utilizzato per eseguire software basato su Linux o su altri progetti open source. Il futuro nella "nuvola" sembra dunque appartenere al Pinguino e Microsoft sembra non voler rinunciare agli introiti significativi che questo implica. Qualunque sia la motivazione dietro il cambio di idee di Microsoft, il sotterramento dell'ascia di guerra è sempre una notizia positiva.
47 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIn Russia non li vogliono più vedere!
[CUT] Stiamo bene anche senza link a siti di comprovata disinformazione, grazie. L'admin
Non è così, Riccardo, e c'è un precedente abbastanza famoso che riguarda proprio Microsoft (e cui abbiamo ampiamente parlato anche in questo forum): All we wanted was to run well on Hyper-V...
E questo succede perché Baller, per quanto abbia sbagliato a usare le parole per esprimere il concetto, ha perfettamente ragione: la GPL è un cancro (anzi: IL cancro nel panorama delle licenze), proprio a causa della sua maledetta viralità.
In Russia non li vogliono più vedere!
[CUT]
A parte che con il mutato atteggiamento di MS verso il software open source non c'entra nulla, il fatto che Cina e Russia vogliano sostituire il software nella loro PA con software autoctono è cosa vecchia e nota da tempo.
E questo succede perché Baller, per quanto abbia sbagliato a usare le parole per esprimere il concetto, ha perfettamente ragione: la GPL è un cancro (anzi: IL cancro nel panorama delle licenze), proprio a causa della sua maledetta viralità.
Cesare, ti riporto il passaggio della GPL:
"If identifiable sections of [a companion] work are not derived from the [open-source] Program, and can be reasonably considered independent and separate works in themselves, then this License, and its terms, do not apply to those sections when you distribute them as separate works. But when you distribute the same sections as part of a whole which is a work based on the Program, the distribution of the whole must be on the terms of this License, whose permissions for other licensees extend to the entire whole, and thus to each and every part regardless of who wrote it."
Come vedi è molto farraginoso e scritto male. È, penso volutamente, molto ambiguo. Questa ambiguità permette però di avere cose come gli "shim layer" (es. il driver NVIDIA) o il caricamento di blob proprietari come nel caso del driver Mesa delle schede Radeon (il driver è open, ma deve caricare firmware e altre parti proprietarie e disponibili solo come binari). Non è una modalità accettata al 100% da tutta la comunità open source, ma è così da anni e nessuno ha provato - che io sappia - a portare in tribunale la cosa come illecita.
Poi certo, la GPL è virale, ma nulla vieta poi di creare software chiuso che gira su progetti che ne fanno uso: vedi Steam su Linux, o Spotify, o Chrome, o Vivaldi, o TeamViewer - e questi sono solo i software che ho nella dock in questo momento (uso KDE neon). Quindi la situazione non è proprio del tipo "bianco e nero" come descritto da Ballmer, ma è più una scala di grigi!
Quanta ipocrisia e bugie
Nel 2020 ancora a dover sopportare il FUD fatto a suo tempo da Microsoft...Allora la licenza non è un copyright.
Se faccio un software mio lo posso mettere con la licenza che voglio.
Se invece decido di andare a scrocco con un software GPL... bene sappiate, come dice sempre Bill che niente è gratis!
Il prezzo da pagare però è ben basso:
1) se uso un software gpl, il MIO software che scrivo io può avere la licenza che voglio (dov'è la viralità qui?)
2) se modifico un software gpl e lo uso nella mia azienda o nel mio sito web NON devo pubblicare le mie modifiche (dov'è la viralità qui?)
3) se modifico un software gpl e vendo/regalo/distribuisco il software modificato devo consegnare anche il sorgente delle mie modifiche. Vi è chiaro qui che il software non è mio? L'ha fatto un altro e io ci sto modificando solo due righe? Cosa volevate? Che un altra ditta fa un software e voi potete usarlo e modificarlo "a gratis"? Questo è proprio il pensiero comunista e socialista che tutto è di tutti. La GPL è invece una licenza capitalista. Ma non è virale neanche qui! Volete fare una cosa simile a libreoffice ma non volete "accettare" la licenza gpl? Beh ma vi riscrivete voi da zero libreoffice e quella versione è vostra e potete farne quello che volete...
Ah ma non è che voi avevate invece il pensiero comunista che tutto è di tutti e quindi potete scroccare a gratis il lavoro di altri e poi rivenderlo a caro prezzo come se fosse vostro?
occhio che a nominarlo scatta il lapsus
ps: baller sta per ballista o per ballerino?
A mio parere stai sbagliando anche tu ad usarlo, esattamente come Ballmer.
Sia il codice chiuso che la GPL sono "protezioni" al codice, servono cioè ad evitare che il codice non sia usato impropriamente (nel senso di usato in modo che l'autore non ritiene adeguato).
Tra i due il codice GPL è sicuramente la chiusura meno forte, perchè ti permette di scegliere se usarlo a quelle condizioni o non usarlo. Il codice chiuso invece non lo usi e basta.
Inoltre il codice GPL offre il vantaggio, non da poco, di poter essere esaminato e valutato da chiunque.
Ci sono poi naturalmente altri tipi di licenze open source molto più permissive, perchè in quei casi l'autore non ha interessa, come nei due casi sopra, a proteggere il codice.
Quindi mi chiedo come mai tu, che hai pi volte mostrato il tuo apprezzamento per il codice chiuso, mostri tanta ostilità verso il codice aperto con licenza GPL che è una soluzione di gran lunga migliore e più permissiva rispetto ad esso.
"Stiamo bene anche senza link a siti di comprovata disinformazione, grazie."
L'ho scritto io modificando il messaggio.
"If identifiable sections of [a companion] work are not derived from the [open-source] Program, and can be reasonably considered independent and separate works in themselves, then this License, and its terms, do not apply to those sections when you distribute them as separate works. But when you distribute the same sections as part of a whole which is a work based on the Program, the distribution of the whole must be on the terms of this License, whose permissions for other licensees extend to the entire whole, and thus to each and every part regardless of who wrote it."
Come vedi è molto farraginoso e scritto male. È, penso volutamente, molto ambiguo.
Lo credo bene. L'obiettivo è attirare i poveri disgraziati con la prima parte che sembra spalancare le porte, ma la fregatura arriva subito, a partire dal "But".
Questa è una cosa diversa, in realtà, perché il codice GPL è nettamente separato e a sé stante. Non c'è, insomma, "contaminazione" fra codice chiuso e GPL.
So che la comunità free non lo vede di buon occhio, e ci sono quelli che pensano sia illegale. Ma penso che se nVidia abbia architettato tutto in quel modo, i suoi conti se le sarà fatti, col suo ufficio legale.
Ci sono, invece, altri problemi non di poco conto con la GPL: i file include. C'è chi sostiene che la viralità si estenda anche a loro (e io sono fra quelli che sostiene questa tesi, perché è la licenza che mi consente questa interpretazione), e chi invece fa una netta distinzione fra include (GP) e file che li includono (con qualunque licenza).
L'interpretazione che è stata portata avanti (anche dalla FSF) è la seconda, e per ovvi motivi: se non ci fosse questa (forzata, a mio avviso) "elasticità", il parco software sarebbe stato nettamente limitato. Perché, ad esempio, una qualunque applicazione ha bisogno di importare gli include di sistema, e facendo ciò sarebbe automaticamente e immediatamente soggetta alla GPL. Questo avrebbe lasciato ben lontano tante aziende e gente, non disposta a farsi scippare i loro prodotti.
Ma qui, a parte la questione dei file include di cui sopra, non ci sarebbe nulla di male, perché codice GPL e proprietario/chiuso rimarrebbe pur sempre isolato.
Più che grigiume parlerei di torbido.
Allora la licenza non è un copyright.
Se faccio un software mio lo posso mettere con la licenza che voglio.
Se invece decido di andare a scrocco con un software GPL... bene sappiate, come dice sempre Bill che niente è gratis!
Il prezzo da pagare però è ben basso:
1) se uso un software gpl, il MIO software che scrivo io può avere la licenza che voglio (dov'è la viralità qui?)
2) se modifico un software gpl e lo uso nella mia azienda o nel mio sito web NON devo pubblicare le mie modifiche (dov'è la viralità qui?)
3) se modifico un software gpl e vendo/regalo/distribuisco il software modificato devo consegnare anche il sorgente delle mie modifiche. Vi è chiaro qui che il software non è mio? L'ha fatto un altro e io ci sto modificando solo due righe? Cosa volevate? Che un altra ditta fa un software e voi potete usarlo e modificarlo "a gratis"? Questo è proprio il pensiero comunista e socialista che tutto è di tutti. La GPL è invece una licenza capitalista. Ma non è virale neanche qui! Volete fare una cosa simile a libreoffice ma non volete "accettare" la licenza gpl? Beh ma vi riscrivete voi da zero libreoffice e quella versione è vostra e potete farne quello che volete...
Ah ma non è che voi avevate invece il pensiero comunista che tutto è di tutti e quindi potete scroccare a gratis il lavoro di altri e poi rivenderlo a caro prezzo come se fosse vostro?
Precisato che, esattamente al contrario di quello che affermi, la licenza è un copyright (perché il copyleft fa uso del e si basa proprio sul copyright per imporre le sue restrizioni e propagare la sua viralità, non hai capito o non ti è chiaro ciò di cui si stava parlando (che chiarisco meglio dopo).
ps: baller sta per ballista o per ballerino?
LOL. Anzi: Giuda ballerino.
"Per un punto Martin perse la cappa"...
Scusate: mi sono mangiato una lettera...
Sia il codice chiuso che la GPL sono "protezioni" al codice, servono cioè ad evitare che il codice non sia usato impropriamente (nel senso di usato in modo che l'autore non ritiene adeguato).
Tra i due il codice GPL è sicuramente la chiusura meno forte, perchè ti permette di scegliere se usarlo a quelle condizioni o non usarlo. Il codice chiuso invece non lo usi e basta.
Inoltre il codice GPL offre il vantaggio, non da poco, di poter essere esaminato e valutato da chiunque.
Ci sono poi naturalmente altri tipi di licenze open source molto più permissive, perchè in quei casi l'autore non ha interessa, come nei due casi sopra, a proteggere il codice.
Quindi mi chiedo come mai tu, che hai pi volte mostrato il tuo apprezzamento per il codice chiuso, mostri tanta ostilità verso il codice aperto con licenza GPL che è una soluzione di gran lunga migliore e più permissiva rispetto ad esso.
La risposta è estremamente semplice e immediata: perché il codice chiuso non intacca altro codice, mentre la GPL sì.
Se hai deciso di condividere il tuo codice col mondo e vuoi tutelarne questa possibilità nonché la pubblicazione di eventuali modifiche che verrebbero apportate, hai tutto il diritto di farlo e non ho assolutamente nulla in contrario, perché chi ne farà uso non sarà automaticamente costretto a fare lo stesso (fatta eccezione alle modifiche a quelle tue parti di codice).
Questo è come funzionano licenze come la MPL (di Mozilla), tanto per fare un esempio di una licenza la cui viralità è circoscritta al solo codice licenziato in quella forma, ma che consente di far visionare il codice a chiunque lo voglia, e di apportarne anche modifiche.
La GPL va ben oltre, e pretende di estendere il suo dominio ANCHE al codice altrui col quale è venuto a contatto. E' questo che trovo inaccettabile.
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