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Brad Smith, presidente di Microsoft, ammette: "Microsoft si è sbagliata su Linux e sull'open source"
di Riccardo Robecchi pubblicata il 18 Maggio 2020, alle 17:41 nel canale InnovazioneDurante una conferenza virtuale con il MIT il presidente di Microsoft, Brad Smith, ammette che Microsoft si è sbagliata in passato su Linux e sull'open source: non sono negativi, ma un'importante parte del mondo IT
47 Commenti
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[CUT] Stiamo bene anche senza link a siti di comprovata disinformazione, grazie. L'admin
Ma che cosa scrivi? Controinformazione.info è un traduttore ed aggregatore di articoli esteri che di norma non sarebbero tradotti in Italia. Non è un sito di bufale.
Ma poi chi decide cosa sono bufale o disinformazione?
L'articolo che ho postato era del giornalista americano Michael Walsh che ha 36 anni di esperienza e 64 libri pubblicati.
È cominciata già nel 2015 la messa al bando dei prodotti Microsoft in Russia, cito articolo de Il Giornale
https://www.ilgiornale.it/news/mond...pe-1179867.html
Della guerra attuale di Putin contro Microsoft ne ha parlato pure la NBC:
https://www.nbcnews.com/news/us-new...ttle-us-n674781
Controinformazione.info è un traduttore e aggregatore non è sito di bufale.
Dire che non è affidabile un sito traduttore e aggregatore è come prendersela con l'interprete se l'interlocutore straniero sta dicendo cose che non ti piacciono.
Come ti ho riportato anche la NBC ne sta parlando:
https://www.nbcnews.com/news/us-new...ttle-us-n674781
La risposta è semplice e però... è sbagliata.
Sei tu che decidi di utilizzare il codice GPL e sei tu che decidi quindi che per il tuo codice che rilasci insieme ad esso sia adeguata la licenza GPL.
Se decidi diversamente quel codice non lo usi, esattamente come il codice chiuso.
Quindi ripeto, la licenza GPL non offre nulla di meno del codice chiuso, offre solo di più, per cui è palesemente preferibile.
Altrettanto evidente è che il rilascio del codice sotto licenza GPL significa che non vuoi che tutti lo riutilizzino ma solo coloro che condividono la tua visione e che quindi ritengono adeguato rilasciare il loro codice sotto GPL. Mi pare perfettamente legittimo farlo senza parlare di viralità e cancri.
Naturalmente esistono licenze più permissive, perchè esistono altre visioni e altre esigenze. Questo non rende la GPL "brutta e cattiva", solo una tra le tante scelte.
Questo perché il pericolo di contaminazione è sempre dietro l'angolo, e non perché lo si faccia intenzionalmente, ma perché i programmatori commettono degli errori (certe volte anche delle menti brillanti a livello di sviluppo codice combinano delle stupidaggini quando si va fuori da quest'ambito), magari includendo frammenti di codice trovati su Stack Overflow quando hanno cercato la soluzione ai loro problemi, oppure hanno trovato delle librerie o progetti facendo delle ricerche in cui non è stata riportata la licenza o addirittura qualcuno l'ha appositamente cambiata o rimossa (sì, succede anche questo).
Se vedi il caso Microsoft che ho citato, questo è un palese caso di violazione della GPL, che l'azienda s'è affrettata a chiudere per non avere ulteriori ripercussioni negative. E parliamo di Microsoft: non dell'ultimo programmatore di bottega...
Quindi il pericolo reale c'è.
Poi personalmente se so che del codice è GPL, lo evito, e lo evito proprio perché è virale. E no, da questo punto vista per il codice chiuso rimane il vantaggio di non esserlo, e dunque per me rimane preferibile alla GPL, perché non fa potenzialmente danni ad altri.
Come dici tu, alla fine è una libera e consapevole scelta. SE lo sai, ovviamente.
Comunque se l'intento era quello di divulgare i sorgenti nonché le modifiche a essi apportati, mi divi spiegare perché invece alla GPL abbiano aggiunto la viralità, ossia estendersi anche all'ALTRUI codice.
Non capisco questa storia della viralità: cioè, da quello che ho sempre capito, non è una questione di contagio, è semplicemente il fatto che codice GPL rimane GPL.
Quindi se includi codice GPL nel tuo codice, nel momento che pubblichi il tutto sotto un'unica licenza, questa deve essere GPL. Se invece riesci a mantenere separati i codici, allora pubblichi la tua parte di codice con la licenza che vuoi.
Se è così allora mi pare tutto sacrosanto. Includere codice GPL nel proprio software chiuso vuol dire rubare il lavoro di altri...
occhio alle versioni
ragazzi state generalizzando troppovorrei ricordare che esistono diverse versioni della gpl, che sono state prodotte nel tempo 1 2 2.1 3 le più importanti.
attualmente le più usate sono la 2.1 (normalmente chiamata 2) e la 3.
la 2 (ovvero 2.1) è quella scelta da torvalds per il kernel (linux) e permette l'inserimento di blob binari come ad esempio i firmware delle schede di rete ethernet o wifi. E anche permette cose come i driver Nvidia che hanno un modulo open che si interfaccia a un binario precompilato e closed con altra licenza.
infatti esistono versioni del kernel denominate libre che sono epurate da qualsiasi binario.
Quando uscìla GPL 3 torvalds decise di rimanere alla 2 (2.1) proprio per questi motivi. Poi c'è da dire che torvalds interessa più la pratica e quindi appoggia la filosofia dell'opensource invece del software libero.
Invece la gpl3 non permette l'uso di blob binari come firmware, e la cosìdetta tivoization. https://it.wikipedia.org/wiki/Tivoization
POI ESISTONO ALTRE FORME DI GPL come la LGPL e la aferro GPL.
la LGPL viene usata per le librerie tipicamente ma non solo, e quindi il codice linkato può avere qualsiasi licenza anche closed.
queste sono le basi ma mi raccomando a non generalizzare perchè non esiste la GPL in generale, ma la gpl è una famiglia di licenze che è anche cambiata nel tempo
Non capisco questa storia della viralità: cioè, da quello che ho sempre capito, non è una questione di contagio, è semplicemente il fatto che codice GPL rimane GPL.
Quindi se includi codice GPL nel tuo codice, nel momento che pubblichi il tutto sotto un'unica licenza, questa deve essere GPL. Se invece riesci a mantenere separati i codici, allora pubblichi la tua parte di codice con la licenza che vuoi.
Se è così allora mi pare tutto sacrosanto. Includere codice GPL nel proprio software chiuso vuol dire rubare il lavoro di altri...
Premesso che altre licenze consentono di incorporare codice con quella licenza senza parlare di rubare il lavoro altrui, con la GPL non funziona come hai descritto.
Riporto alcuni esempi tratti direttamente dalla FAQ della GPL, così da chiarire una volta per tutte la questione.
Anche separando nettamente i codice con licenze diverse, purtroppo la licenza GPL si applicherebbe comunque se il lavoro risultante fosse classificabile come "aggregato" / "combinazione": https://www.gnu.org/licenses/gpl-fa...MereAggregation
E ancora, in senso ancora più generale: https://www.gnu.org/licenses/gpl-fa...oprietarySystem
Infatti è sufficiente linkare librerie, perfino dinamicamente (sì, hai letto bene), per far scattare la viralità della GPL: https://www.gnu.org/licenses/gpl-fa...StaticVsDynamic
Ancora più chiaramente qui: https://www.gnu.org/licenses/gpl-fa...#IfLibraryIsGPL
Ciò si applica anche ai "plugin": https://www.gnu.org/licenses/gpl-faq.en.html#GPLPlugins
Infine un altro esempio caro i programmatori: https://www.gnu.org/licenses/gpl-faq.en.html#OOPLang
Comunque la GPL prevede delle eccezioni. In particolare per le cosiddette "librerie di sistema": https://www.gnu.org/licenses/gpl-fa...ibraryException
Ciò è stato necessario per porre un limite all'enorme viralità della GPL, che altrimenti avrebbe sostanzialmente obbligato qualunque software, anche i componenti di un sistema proprietario, a diventare GPL.
Quest'eccezione è stata fatta anche al runtime di VisualStudio: https://www.gnu.org/licenses/gpl-fa...wsRuntimeAndGPL
E a mio avviso si tratta di un'eccezione falsa e ipocrita, perché Visual Studio e i suoi componenti/librerie/DLL NON sono "componenti di sistema".
Credo e spero che finalmente sia tutto chiaro.
vorrei ricordare che esistono diverse versioni della gpl, che sono state prodotte nel tempo 1 2 2.1 3 le più importanti.
attualmente le più usate sono la 2.1 (normalmente chiamata 2) e la 3.
la 2 (ovvero 2.1) è quella scelta da torvalds per il kernel (linux) e permette l'inserimento di blob binari come ad esempio i firmware delle schede di rete ethernet o wifi. E anche permette cose come i driver Nvidia che hanno un modulo open che si interfaccia a un binario precompilato e closed con altra licenza.
infatti esistono versioni del kernel denominate libre che sono epurate da qualsiasi binario.
Quando uscìla GPL 3 torvalds decise di rimanere alla 2 (2.1) proprio per questi motivi. Poi c'è da dire che torvalds interessa più la pratica e quindi appoggia la filosofia dell'opensource invece del software libero.
Invece la gpl3 non permette l'uso di blob binari come firmware, e la cosìdetta tivoization. https://it.wikipedia.org/wiki/Tivoization
POI ESISTONO ALTRE FORME DI GPL come la LGPL e la aferro GPL.
la LGPL viene usata per le librerie tipicamente ma non solo, e quindi il codice linkato può avere qualsiasi licenza anche closed.
queste sono le basi ma mi raccomando a non generalizzare perchè non esiste la GPL in generale, ma la gpl è una famiglia di licenze che è anche cambiata nel tempo
E' vero: ci sono diverse licenze GPL, con un grado diverso di viralità. Ma la viralità è sempre presente, e questo è il nocciolo della questione.
Attento a non pronunciarlo davanti a talebani del software diversamente libero, perché sono fieramente avversi ai brevetti sulle idee , e qui stiamo prendendo in considerazione sostanzialmente la stessa cosa.
Mi spiace, ma non sono concordo: l'informatica NON è tutto condivisione. Tutt'altro.
Questo è un altro discorso, che ritengo condivisibile.
Mi pare evidente: è un meccanismo di protezione che evita lo sfruttamento del codice oltre le intenzioni di chi lo rilascia e promuove il do ut des.
Chi rilascia il codice sotto questa licenza desidera che il proprio codice venga migliorato, adattato e ampliato, e che questi miglioramenti, adattamenti e ampliamenti siano disponibili alla comunità così come lo è il suo codice.
Questi sono gli scopi per cui quel codice è stato rilasciato e la licenza è il mezzo con cui questi scopi possono essere tutelati.
Non dubito che ci siano problemi di uso di codice protetto, ma questo è un discorso differente.
Giustamente, perchè tu non intendi usare codice nelle modalità previste dall'autore.
Non vedo però perchè preferire il codice chiuso, che non ti consente neppure questo.
Certo, il discorso non vuole entrare nei dettagli delle licenze, era giusto un discorso generale, filosofico diciamo.
Chi rilascia il codice sotto questa licenza desidera che il proprio codice venga migliorato, adattato e ampliato, e che questi miglioramenti, adattamenti e ampliamenti siano disponibili alla comunità così come lo è il suo codice.
Questi sono gli scopi per cui quel codice è stato rilasciato e la licenza è il mezzo con cui questi scopi possono essere tutelati.
Bene: gli stessi, [B][U]identici[/U][/B], scopi li puoi ottenere con licenze come la MPL, che però non si estende automaticamente al codice altrui.
Rimane, quindi, la viralità della GPL nei confronti del codice con cui viene a contatto (secondo quanto espresso prima).
In che senso?
Non vedo però perchè preferire il codice chiuso, che non ti consente neppure questo.
Già detto: perché il codice chiuso, quando lo uso, NON attenta al MIO (codice).
Vedi il discorso delle librerie e dei plugin: nel mio codice posso linkare o importare tranquillamente plugin di qualunque tipo, ma non quelli con licenza GPL.
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