CES 2020 – 8 startup italiane presentano i loro progetti per il settore Health & Wellness

CES 2020 – 8 startup italiane presentano i loro progetti per il settore Health & Wellness

Uno dei settori più vivaci sotto il profilo tecnologico è quello della salute, che sta facendo passi da gigante. Al CES 2020 solo le startup italiane presentano ben otto progetti dedicati al mondo sanitario e a quello del benessere

di , Vittorio Manti pubblicata il , alle 02:11 nel canale Innovazione
TILTMadeinIT
 

Salute e benessere sono argomenti che sempre di più si incrociano con l'evoluzione della tecnologia. Lo testimonia Nuvap che sfrutta l'IoT per monitorare la qualità dell'aria negli ambienti, ma il concetto è è ribadito dalla varietà di startup del cluster Health & Wellness nell'ambito della missione italiana al CES 2020 di Las Vegas. Queste aziende stanno usando la tecnologia per semplificare e rendere più efficiente il lavoro dei medici e allo stesso tempo migliorare la vita dei pazienti. Ecco cosa abbiamo visto in questi giorni, fra protesi artificiali robotizzate, strumenti per lo screening e app per cercare di perdere il brutto vizio del fumo. 

D-EYE, lo screening della retina si fa tramite un’app

D-Eye

Non chiamateli stupidi telefonini. Gli smartphone sono riusciti a rivoluzionare qualsiasi settore, a partire dalle telecomunicazioni per arrivare alla mobilità, alla finanza e, cosa non scontata, a quello sanitario. Non parliamo di semplici misurazioni della frequenza cardiaca, ma anche di test più complessi, come mostra D-EYE, azienda padovana che ha realizzato uno speciale dispositivo che si collega a uno smartphone, nello specifico iPhone, e lo trasforma in un oftalmoscopio, un dispositivo in grado di scattare foto ad altissima risoluzione della retina. Permette di analizzare il nervo ottico senza bisogno di gocce per dilatare le pupille, un dettaglio molto importante quando si lavora con i bambini, e può venire utilizzato per lo screening di massa di alcune gravi patologie come il glaucoma, la degenerazione maculare senile e la retinopatia diabetica.

DEye CES2020

D-Eye apre la via a scenari di telemedicina e a tal proposito sta lanciando un servizio cloud dedicato, tramite il quale si potranno gestire gli esami clinici. Il passo successivo è l’implementazione di algoritmi di intelligenza artificiale per semplificare e velocizzare il riconoscimento delle patologie più comuni della retina.

Adam’s Hand, la mano robotica sviluppa da da BionIT

bionit labs

Trasformare le disabilità in nuove possibilità”, è questo l’ambizioso obiettivo di BionIT, azienda di lecce composta da un team di 18 professionisti di varia estrazione: ingegneri meccanici, elettronici, biomedici, informatici, esperti di finanza e business. BionIT sta lavorando su Adam’s Hand, una protesi bionica basata si una tecnologia rivoluzionaria: le protesi classiche utilizzando 5 o sei motori per gestire il movimento della mano e delle dita, mentre quella sviluppata da BionIT ne usa solo uno, risultando più leggero, compatto, meno rumoroso.

Bionit CES2020

Non solo: un solo motore consuma meno batteria, aumentando di conseguenza l’autonomia della protesi. L’utilizzo di Adam’s Hando è molto semplice e il periodo di apprendimento avviene in tempi brevissimi grazie anche all’innovativo processo di calibrazione basato su algoritmi di machine learning.

Il meccanismo e i giunti delle dita sono realizzati in alluminio aeronautico, mentre le falangi sono stampate in 3D utilizzando tecnopolimeri avanzati, in modo da renderle personalizzabili in dimensioni, ottenendo una migliore cosmesi.

ICanDO: smettere di fumare attraverso la tecnologia

lifebox

In teoria basterebbe la forza di volontà per smettere di fumare, nella pratica, qualsiasi fumatore o ex fumatore sa bene quanto può essere difficile abbandonare le bionde. ICanDo è una startup milanese che si è posta l’obiettivo di aiutare i fumatori ad abbandonare il vizio usando la tecnologia e per l’occasione ha sviluppato LIFEBOX.

Alla vista sembra una semplice cover per i pacchetti di sigarette, come quelle che si usano per nascondere le sgradevoli immagini riportate sui pacchetti per scoraggiarne l’uso, ma al suo interno pulsa della tecnologia. Durante i primi utilizzi il “pacchetto”, che si collega allo smarpthone via Bluetooth, valuterà il livello di dipendenza, per poi creare un programma di riduzione personalizzatoper ridurre pian piano il numero di sigarette fumate, sino a smettere completamente. Come? Semplicemente, impedendo l’apertura del pacchetto.  

Lifebox CES 2020

La maggior parte degli studi medici hanno dimostrato che il metodo migliore per smettere di fumare è quello di ridurre gradualmente il consumo di tabacco” – ha spiegato Alberto Bonetti Baroggi, founder di ICanDo e inventore del metodo, che prosegue spiegando come il suo prodotto preveda anche particolari tecniche di “dissociazione”, ritardando per esempio l’apertura del pacchetto così da evitare la classica combinazione del fumatore caffè + sigaretta, un’accoppiata quasi irresistibile per chi ha il vizio del fumo.

Serranova, il futuro dell’urban farming

Serranova

Serranova è un’azienda con sede a Perugia specializzata nella realizzazione di serre verticali ultratecnologiche che sfruttano metodo di stimolazione naturale che usa la fotoluminescenza (stimolata da luce naturale e luce fluorescente) per aumentare la velocità di risposta e garantire una resa eccellente, superiore di 3 o 4 volte la norma. Questa particolare serra permette anche di fare a meno di antiparassitari mediante anche un innovativo sistema di attivazione di un fungo/microrganismo sito nel vaso di coltivazione che riduce in modo esponenziale il rischio di attacco alla pianta da parte di batteri e un sistema di depurazione e purificazione dell’aria che garantisce la salubrità della Serra da parte di pollini e sospensioni aeree.

Serranova CES2020

Grazie ai pannelli fotoluminescenti che abbiamo brevettato, siamo in grado di convertire la luce solare o artificiale in un picco preciso, che ottimizza l’efficacia del processo di fotosintesi delle pianinterte” – ha spiegato Stefano Chiocchini, CEO di Serranova - “Le piante crescono più velocemente rispettando i processi di coltivazione biologici”.

Rejoint, l’intelligenza artificiale al servizio della riabilitazione

rejoint

Rejoint è un’azienda bolognese specializzata in prodotto ortopedici che si occupa dell’assistenza del paziente dalla fase pre-operatoria fino al termine della riabilitazione. “Rejoint è nata dall’idea di ripensare il paradigma usato per approcciare gli interventi chirurgici al ginocchio” spiega Gian Guido Riva, fondatore e CEO dell’azienda - “L’obiettivo è quello di sfruttare al massimo le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie per ottimizzare il risultato degli interventi”.

La soluzione, chiamata YOURKNEE, si basa sull’analisi tramite intelligenza artificiale dell’anatomia del paziente. Da questi dati si ricava poi un impianto su misura che verrà stampato in 3D. Un sistema di sensori indossabili consente poi di tenere traccia del recupero del paziente e della sua terapia di riabilitazione.

Rejoint CES2020

La nostra procedura consente di risparmiare almeno 20 minuti di sala operatoria, offrendo vantaggi per la salute del paziente e per i costi a carico dell’ospedale” – conclude Riva.

AMO’S, un nuovo modo di vivere l’amore

DONOVA.jpg

Mauro Cavagna, fondatore di Donova’s, ha un’esperienza trentennale nel mondo dell’arredamento. Nel 2017 ha fondato la sua azienda per realizzare AMO’S, che definisce come “nuovo prodotto, progettato appositamente per vivere l'amore, studiato dal punto di vista ergonomico e funzionale, caratterizzato da un design moderno ed elegante, abbinabile a qualsiasi arredamento domestico o stanze d'albergo”.

 

 

1 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
ramses7709 Gennaio 2020, 07:51 #1
Mai come quest'anno il CES mi sembra un'accozzaglia di puttanate inutili. Se questa è l'espressione della tecnologia futura, l'estinzione si avvicinerà a grandi balzi. Forse, e dico forse, l'ambito della salute è quello più promettente, ma pensato calato nella sanità italiana, specie quella meridionale dove già una radiografia è un problema, sembra sempre fantascienza. Progetti italiani destinati all'estero. Che paradosso.

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^