Come rendere l'indirizzo PEC compatibile con il nuovo sistema europeo
di Riccardo Robecchi pubblicata il 30 Maggio 2023, alle 12:11 nel canale InnovazioneIl sistema PEC italiano è già compatibile con l'equivalente europeo, ma sono necessari due passaggi ulteriori da parte dagli utenti per rendere la propria casella compatibile con il nuovo sistema
La posta elettronica certificata (PEC) sta arrivando ufficialmente in Europa, ma perché gli utenti della PEC italiana possano comunicare con i servizi europei sarà necessario aggiornare il proprio profilo per includere alcune informazioni relative all’identità.
La PEC diventa europea con la verifica dell’identità
Sono oltre 14 milioni le caselle di posta elettronica certificata attive nel nostro Paese, ma prima di poter usare il servizio a livello europeo è necessario che gli utenti eseguano due passaggi aggiuntivi. Tali passaggi sono richiesti dallo standard europeo e riguardano la verifica dell’identità del proprietario dell’indirizzo di PEC.
Come nota Aruba in un comunicato, i due passaggi da eseguire sono il riconoscimento dell’identità e l’attivazione della verifica in due passaggi. Il riconoscimento dell’identità può avvenire sia tramite una videochiamata con un operatore, sia tramite meccanismi automatizzati usando SPID, firma digitale, carta d’identità elettronica o carta nazionale dei servizi. L’autenticazione a due fattori, invece, fa sì che sia necessario un secondo fattore di riconoscimento oltre alla semplice combinazione di nome utente e password, simile a quanto richiesto da servizi come l’accesso online al conto corrente o lo stesso SPID, così da stabilire in maniera incontrovertibile l’identità dell’utente.
Non sono necessari altri passaggi e, una volta completati, non vengono introdotti cambiamenti per poter sfruttare la propria casella PEC in Europa: l’indirizzo, infatti, rimane lo stesso e così anche tutte le funzionalità legate al sistema PEC (come l’attestazione dell’integrità del messaggio, così come della data di invio e di ricezione). Il fatto che siano passaggi che solo il proprietario della casella può effettuare fa sì che non sia possibile rendere automatico il passaggio al sistema europeo per i fornitori dei servizi di PEC.
Il regolamento eIDAS, citato nell'immagine qui sopra, è il riferimento a livello europeo per definire gli standard di comunicazione elettronica, in particolare in materia di autenticazione e protezione dei dati. Tale regolamento include anche alcune misure che riguardano la posta elettronica certificata: è proprio per via di tale regolamento che vengono implementati questi due ulteriori passaggi, che garantiscono una sicurezza ancora maggiore.
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infomagari questo link vi verrà comodo.
magari questo link vi verrà comodo.
...fatto, sono pronto per l'Europa !
Cosa ?
Immagino che l'identità certificata richiesta sia del titolare/legale rappresentante, ma faccio fatica a immaginare come può essere fatta l'autenticazione a due fattori, visto che spesso una singola mailbox è usata da più persone (p.es. [email]amministrazione@azienda.it[/email]) da device differenti.
Non che sia un mio problema, solo curiosità.
con la nuova europea si introduce il 2 fattori ? metti authenticator su cellulare di chi deleghi.. con i soliti rischi annessi. non vuoi delegare ? gestiscila da sola.
easy.
Assurdo!! Iniziato e l'adeguamento ed interrotto al secondo step
Assurdo!! Iniziato e l'adeguamento ed interrotto al secondo stepmi sono immediatamente fermato alla verifica con 2 passaggi perché la password dovrà essere cambiata ogni 3 mesi !!!! ho 2 pec, una aziendale ed una privata con 7 computer figuriamoci se posso perdere tempo a cambiare la password su tutte le postazioni ogni 3 mesi.
Ma come gli viene in mente!?!
Ed ogni dispositivo dovrà avere una passord diversa !
con la nuova europea si introduce il 2 fattori ? metti authenticator su cellulare di chi deleghi.. con i soliti rischi annessi. non vuoi delegare ? gestiscila da sola.
easy.
Il mio dubbio, tecnico, è proprio questo. È possibile autenticare lo stesso account da più dispositivi? Cioè, se la stessa pec dell'ufficio amministrazione viene usata p.es. da 4 persone, è possibile usare 4 cellulari differenti come secondo fattore? (Non sono ironico, essendo riluttante alla 2FA la utilizzo solo per lo spid e non so come funzionano gli altri sistemi)
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".