Smart Working
Cosa succederà allo smart working dopo il 15 ottobre?
di Riccardo Robecchi pubblicata il 30 Settembre 2020, alle 10:01 nel canale InnovazioneLo smart working in Italia potrebbe presto cambiare volto: il 15 ottobre scadranno infatti i termini grazie ai quali è stato possibile adottare questa modalità di lavoro su larga scala. Le parti sociali e i sindacati chiedono nuove leggi
211 Commenti
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Da quando le produzioni sono state spostate tutte all'estero per risparmiare...i lavori rimasti in Italia sono turismo, ristorazione, agricoltura ed edilizia.
Quando l'avrei scritta questa cosa?
Ho detto che chi puo', quelle due volte a settimana che interrompe lo smartworking per andare in ufficio andasse a mangiare fuori piuttosto che portarsi il panino da casa.
Lavoro nell'IT da piu' di 15 anni e mi sono sempre battuto per lo smartworking, nel 2006 quando ancora lavoravo in Italia addirittura ci obbligavano ad intervenire sul posto durante la reperibilità, piu' di una volta mi sono dovuto alzare alle 2 di notte e andare dal cliente per riavviare un servizio o svuotare un FS pieno
Detto questo vorrei continuare a vivere a contatto con le persone e dove c'é ancora spazio per l'economia locale, mi viene la pelle d'oca a pensare ad un mondo fatto solo di acquisti on line, catene di cibo spazzatura e consegne a domicilio fatte da runner sottopagati.
Ho detto che chi puo', quelle due volte a settimana che interrompe lo smartworking per andare in ufficio andasse a mangiare fuori piuttosto che portarsi il panino da casa.
Lavoro nell'IT da piu' di 15 anni e mi sono sempre battuto per lo smartworking, nel 2006 quando ancora lavoravo in Italia addirittura ci obbligavano ad intervenire sul posto durante la reperibilità, piu' di una volta mi sono dovuto alzare alle 2 di notte e andare dal cliente per riavviare un servizio o svuotare un FS pieno
Detto questo vorrei continuare a vivere a contatto con le persone e dove c'é ancora spazio per l'economia locale, mi viene la pelle d'oca a pensare ad un mondo fatto solo di acquisti on line, catene di cibo spazzatura e consegne a domicilio fatte da runner sottopagati.
Sostituisci "chi può" con "chi vuole" e certamente c'è differenza fra andare al ristorante quando se ne ha voglia piuttosto che quando si è obbligati per motivi di lavoro.
Non è che perché oggi tutti si sono messi a fare i ristoratori che campano coi pranzi di lavoro, poi dobbiamo mantenerli tutti se le condizioni cambiano.
Obbligatoria non sarei d’accordo... facoltativa si.
Ci sono lavori che si possono completamente gestire da casa e lascerei al lavoratore la facoltà di spostarsi.
Il problema è sempre lo stesso e se ne è parlato in qualche pagina indietro:
aziende con dentro personale equivarrebbe a far lavorare anche chi gestisce i servizi accessori connessi come mense interne, forniture di qualsiasi genere e quant’altro. Mi chiedo... a che prezzo però?
non è detto che la "produzione" sia quello che salva un paese... dipende cosa produci.
per fortuna produciamo ancora diverse cose di un certo livello tecnologico (auto, aerospazio, treni...) ma certo che in certi ambiti siamo con le chiappe al vento (elettronica) anche se decenni fa eravamo l'avanguardia e avevamo menti altissime (olivetti, il primo computer a transistor al mondo ...).
poi se non produci, puoi sempre essere all'avanguardia con nuove tecnologie, e noi lo siamo in (troppe) poche cose...
in effetti è da parecchi anni che sembrava che tutti dovessero essere dei grandi chef... un settore ESTREMAMENTE dopato... ora è scoppiata la bolla.
Mi taccio per sempre su questo argomento a quanto pare nell' IT nostrano si guadagna come nel 2010, paga da cameriere del mc Donald's ...
Mi taccio per sempre su questo argomento a quanto pare nell' IT nostrano si guadagna come nel 2010, paga da cameriere del mc Donald's ...
Be, con un futuro incerto come questo, le persone rinunciano anche al mangiare fuori a pranzo...
Ci sono lavori che si possono completamente gestire da casa e lascerei al lavoratore la facoltà di spostarsi.
Sarà sicuramente obbligatoria, al massimo lasceranno al lavoratore la facoltà di scegliersi i giorni, molte aziende che conosco hanno già cominciato da un po' a fare così.
aziende con dentro personale equivarrebbe a far lavorare anche chi gestisce i servizi accessori connessi come mense interne, forniture di qualsiasi genere e quant’altro. Mi chiedo... a che prezzo però?
Le mense qui a Roma ormai le hanno in molto pochi, e quei pochi che le hanno ora le hanno pure chiuse, al massimo ci sono le ditte di pulizia...se vuoi mangiare o te lo porti da casa, e lo mangi freddo perché almeno tra le ditte che ho visto nessuna mette a disposizione il microonde, o mangi fuori in un posto qualsiasi tra le centinaia esistenti.
purché non ci sia uno split imposto e lascino ai singoli lavoratori la facoltà di scegliere, anche di non andare mai in ufficio (o andarci sempre)
Detto questo vorrei continuare a vivere a contatto con le persone e dove c'é ancora spazio per l'economia locale, mi viene la pelle d'oca a pensare ad un mondo fatto solo di acquisti on line, catene di cibo spazzatura e consegne a domicilio fatte da runner sottopagati.
il vantaggio di sdoganare il lavoro remoto IMHO è che l'economia locale verrebbe distribuita: pensa a tutti i vari "paesi dormitorio" pieni di gente che va a lavorare in città, o tutti i paesi praticamente morti a causa dell'esodo verso le città.
questa cosa potrebbe portare a una ridistribuzione della popolazione e uno sviluppo economico in luoghi che finora si sono via via prosciugati
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