Smart Working

Cosa succederà allo smart working dopo il 15 ottobre?

di pubblicata il , alle 10:01 nel canale Innovazione Cosa succederà allo smart working dopo il 15 ottobre?

Lo smart working in Italia potrebbe presto cambiare volto: il 15 ottobre scadranno infatti i termini grazie ai quali è stato possibile adottare questa modalità di lavoro su larga scala. Le parti sociali e i sindacati chiedono nuove leggi

 
211 Commenti
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andy4503 Ottobre 2020, 20:33 #131
Originariamente inviato da: Unrealizer
purché non ci sia uno split imposto e lascino ai singoli lavoratori la facoltà di scegliere, anche di non andare mai in ufficio (o andarci sempre)


Almeno quelle che conosco fanno tutte obbligatoriamente 3 giorni a casa e 2 in ufficio, si possono solo decidere i giorni in cui lavorare da casa e quelli in cui andare in ufficio.
Unrealizer03 Ottobre 2020, 20:36 #132
Originariamente inviato da: andy45
Almeno quelle che conosco fanno tutte obbligatoriamente 3 giorni a casa e 2 in ufficio, si possono solo decidere i giorni in cui lavorare da casa e quelli in cui andare in ufficio.


Ed è una cosa che secondo me non ha senso, in questo modo si ha il peggio del lavoro in ufficio unito al peggio del lavoro remoto
zappy03 Ottobre 2020, 20:53 #133
Originariamente inviato da: Unrealizer
Ed è una cosa che secondo me non ha senso, in questo modo si ha il peggio del lavoro in ufficio unito al peggio del lavoro remoto


dipende tutto dal tipo di lavoro.
andy4503 Ottobre 2020, 20:55 #134
Originariamente inviato da: Unrealizer
Ed è una cosa che secondo me non ha senso, in questo modo si ha il peggio del lavoro in ufficio unito al peggio del lavoro remoto


Considerato che molte aziende stanno spingendo per un rientro totale in ufficio direi che 3+2 sia il miglior compromesso che si possa trovare.
Se dia il peggio dei due mondi non lo so, sicuramente lavorare sempre da casa non è la strada giusta, anche a livello psicologico non fa bene al lavoratore.
zappy03 Ottobre 2020, 20:59 #135
Originariamente inviato da: andy45
Considerato che molte aziende stanno spingendo per un rientro totale in ufficio direi che 3+2 sia il miglior compromesso che si possa trovare.
Se dia il peggio dei due mondi non lo so, sicuramente lavorare sempre da casa non è la strada giusta, anche a livello psicologico non fa bene al lavoratore.

anche a me pare una sensatissima via di mezzo. che poi si può declinare in un "3 casa" o "3 ufficio" a seconda delle necessità.
andy4503 Ottobre 2020, 21:18 #136
Originariamente inviato da: zappy
anche a me pare una sensatissima via di mezzo. che poi si può declinare in un "3 casa" o "3 ufficio" a seconda delle necessità.


Si infatti, se lavori in gruppo in particolare puoi fare riunioni in ufficio per mettere insieme il lavoro e da casa invece ti puoi fare le tue parti o trovare soluzioni ai problemi che vengono fuori, il tutto evitando telefonate infinite o riunioni in video conferenza dove c'è sempre qualche problema.
zappy03 Ottobre 2020, 21:22 #137
Originariamente inviato da: andy45
Si infatti, se lavori in gruppo in particolare puoi fare riunioni in ufficio per mettere insieme il lavoro e da casa invece ti puoi fare le tue parti o trovare soluzioni ai problemi che vengono fuori, il tutto evitando telefonate infinite o riunioni in video conferenza dove c'è sempre qualche problema.

lavori in gruppo, lavori sul campo, lavori con attrezzature particolari, lavori che prevedono di per sè la presenza fisica...
ci sono diverse cose che vanno fatte sul posto e non possono essere in lavoro agile.
ma per moltissime si può concentrare la necessità di presenza fisica in 1/2/3 giorni.
Unrealizer04 Ottobre 2020, 12:08 #138
Originariamente inviato da: zappy
dipende tutto dal tipo di lavoro.


Mi riferivo ai lavori "da ufficio", il genere di lavoro che al 99% consiste in cose che puoi fare al PC, riunioni e pause caffè

Originariamente inviato da: andy45
Considerato che molte aziende stanno spingendo per un rientro totale in ufficio direi che 3+2 sia il miglior compromesso che si possa trovare.
Se dia il peggio dei due mondi non lo so, sicuramente lavorare sempre da casa non è la strada giusta, anche a livello psicologico non fa bene al lavoratore.


Il mio problema non è con lo split in se, ma con lo split con rapporto forzato è un continuo cambio di contesto per il lavoratore, e potrebbe anche essere un problema economico (potresti forzarlo a farsi l'abbonamento del treno e buttarne via metà, ad esempio)

Ok lo split, ma lasciando ad ognuno la possibilità di scegliere quanto. L'esempio lo vedo tra me e l'altro lead del mio team (che è pure un utente del forum): lui è single e vive da solo in un monolocale e ovviamente appena ha potuto ha iniziato ad andare quanto più possibile in ufficio

io invece vivo con la mia ragazza che fa l'insegnante e ha orari molto più leggeri dei miei, quindi ho comunque compagnia tutto il giorno, e quindi preferisco stare a casa

Originariamente inviato da: andy45
Si infatti, se lavori in gruppo in particolare puoi fare riunioni in ufficio per mettere insieme il lavoro e da casa invece ti puoi fare le tue parti o trovare soluzioni ai problemi che vengono fuori, il tutto evitando telefonate infinite o riunioni in video conferenza dove c'è sempre qualche problema.


tecnicamente non si potrebbero usare le sale riunioni, o avrebbero una capacità talmente limitata da essere inutile, da noi hanno capacità ridotta a 1/3

e poi parte del team è comunque remoto (sia perché hanno scelto di stare a casa quel giorno, sia perché vivono in altri paesi europei), quindi le facciamo comunque su Teams dalla scrivania o dalle cabine da 1 persona
andy4504 Ottobre 2020, 12:26 #139
Originariamente inviato da: Unrealizer
io invece vivo con la mia ragazza che fa l'insegnante e ha orari molto più leggeri dei miei, quindi ho comunque compagnia tutto il giorno, e quindi preferisco stare a casa


Il problema psicologico non riguarda l'avere o meno compagnia, quanto l'alienazione dal non avere uno stacco tra casa e lavoro.
canislupus04 Ottobre 2020, 12:36 #140
Originariamente inviato da: mentalray
Non si vive solo di hi-tech per fortuna, il tessuto sociale é fatto di un po di tutto.
Comunque non ho mai parlato di panini, i fastfoofd e i kebabari a basso costo hanno avuto poche perdite durante il lockdown perché il loro business model era già incentrato sull'asporto e su un certo target di clientela.
Parlo di ristoranti e trattorie che lavorano in zone dove sono presenti le società di servizi, ossia quartieri dove la clientela media puo' spendere 20 euro per il pranzo, il panino te lo porti da casa oppure lo compri dal fornaio con un dolce e una bibita quando ti piazzano una riunione alle 13.
Per almeno due anni ho pranzato quasi tutti i giorni con i colleghi in un ristorante sotto la sede del cliente, aperitivo e digestivo spesso ce lo offrivano perché eravamo clienti abituali.
Mi ha messo tanta tristezza vederli chiudere a causa del lockdown e della scarsissima affluenza post lockdown.


20 euro a pranzo?
Forse la tua realtà è particolare...
Ti assicuro che la maggior parte dei ristoranti e bar che conosco, convenzionati con le società, prevedono dei pasti che coprono solitamente il valore di un buono pasto (tra i 5,16 e 7 euro... qualcuno forse 10).
Nella società dove lavoro per inciso NON viene fornita alcuna mensa nè tantomeno i buoni pasto, quindi il costo di un pranzo fuori sarebbe TUTTO a carico del singolo dipendente che nella maggior parte dei casi ha uno stipendio medio italiano (che varia tra 1.300 euro e 1.500 euro).
Ora tu immagina se una persona dovesse mangiare per 20 giorni fuori a 20 euro al giorno, spenderebbe 400 euro.
Non so tu, ma con 400 euro al mese ci sono famiglie che senza eccessi fanno la spesa di un mese (certo a patto di non mangiare tutti i giorni carne e pesce... che per inciso non sarebbe salutare visto che si dovrebbe alternare... sebbene il pesce non faccia troppi danni... quantomeno non quello tipo tonno o pesce spada).
Comprendo voler aiutare i locali di zona, ma se dovessero aver operato scelte sbagliate, onestamente è un loro problema.
A fine mese non mi vado a lamentare con loro se il mio stipendio è basso...

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