Smart Working
Cosa succederà allo smart working dopo il 15 ottobre?
di Riccardo Robecchi pubblicata il 30 Settembre 2020, alle 10:01 nel canale InnovazioneLo smart working in Italia potrebbe presto cambiare volto: il 15 ottobre scadranno infatti i termini grazie ai quali è stato possibile adottare questa modalità di lavoro su larga scala. Le parti sociali e i sindacati chiedono nuove leggi
211 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQuando il 90% della clientela non mangia piu nel tuo ristorante non abbassi i guadagani, chiudi!!!
Quindi se io apro un ristorante vicino ad un grande edificio pieno di dipendenti pubblici devo sperare che quell'ente non decida MAI di spostare la propria sede?
E se lo fa il giorno dopo che ho aperto?
non è che devono aprire bar e ristoranti dove non ci sono, ma quelli che si trovano in zone residenziali lavoreranno di più perché la gente è lì
una volta che lavori da casa magari non fai la pausa pranzo, ma l'aperitivo o la cena con gli amici sì perché hai più tempo, non arrivi a casa a orari impossibili dopo aver preso i mezzi o esserti sparato il traffico tipico delle metropoli
è evidente che il bar che campava solo di pranzi per gli uffici andrà in crisi, con il sistema misto remoto/ufficio ci saranno meno guadagni e quindi qualcuno chiuderà e ne rimarranno aperti pochi a spartirsi la gente che lavora tot giorni in quegli uffici
comunque non è detto che uno fallisca, ci possono essere benissimo casi in cui se ti rinnovi sopravvivi, magari il bar meno ma il ristorante che prima faceva un bell'incasso a mezzogiorno può darsi che riesca a rifarsi la sera
le zone con palazzi di uffici se sono centrali sono ben raggiungibili, se sono più periferiche è probabile che abbiano parcheggio quindi diventano appetibili per fare serata
per un bar è più difficile a meno che il locale non si rinnovi completamente per diventare più da aperitivo o posto dove vai a vedere la partita tipo pub
Muovere il sedere e tornare a lavorare
Non esageri negli investimenti in nessuna delle due.
Se punti tutto su una cosa, poi puoi essere vincente o perdente.
Un ragionamento alla fifty-fifty mi sembra un po' azzardato.
ma come fai a pensare che uno possa creare due attività se non sai neanche come andrà la prima?
Muovere il sedere e tornare a lavorare
spero tu sia ironico
E se lo fa il giorno dopo che ho aperto?
Nel 99% delle grandi metropoli europee ci sono i quartieri "business"dove si ci si installano diverse aziende perché il comune ha messo in opera un piano ben preciso per concentrare lavoratori e aziende in un contesto ben pianificato, questo é cio' che succede nei Paesi civilizzati per lo meno.
Prendere in gestione un locale in uno di questi quartieri é oneroso, a livelli di affitto stai sui livelli dei grandi centri commerciali.
Se non sei il mago otelma il covid non puoi prevederlo e quando ti ritrovi a dover pagare l'affitto e le bollette per 3 mesi senza avere entrate sei fottuto, nel post covid poi non é il 33% dei lavoratori tornati in ufficio che ti fanno tornare i conti a posto.
Se un ente chiude la sede ne arriva un altro che recupera i locali, con il covid la sede resta vuota e il commercio muore.
Non mi reputo un imprenditore e quindi non metterei mai a rischio un capitale senza averne le capacità.
Io sono sempre stato dell'opinione che NON TUTTI possano aprire una attività privata.
Ci vuole tantissima intelligenza (e mi metto poco sopra la media) e tantissimo intuito e furbizia (cose che mi mancano).
Ho amici imprenditori che hanno sempre retto sia in momenti di crisi che in momenti di espansione dell'economia.
Si sono reinventati di continuo e cambiato il focus quando era evidente che non si potesse continuare a sopravvivere.
Poi conosco persone che nonostante dei mercati saturi, hanno voluto sempre seguire le stesse logiche e nel migliore dei casi sono stati sempre con l'acqua alla gola.
Un esempio classico è quello di alcuni bar o pizzeria che aprono in zone già piene in ogni angolo.
Se non offri qualcosa di estremamente innovativo, per quale motivo una persona dovrebbe fare una colazione da te? per risparmiare pochi centesimi?
ovviamente se puoi dare questi dettagli, altrimenti non mi offendo
"
Nel mio caso ad esempio ho grosse difficoltà, spesso devo basarmi su dati presi dal "reale", quindi andare in produzione, parlare con i responsabili delle lavorazioni, studiare insieme soluzioni, coinvolgendo più persone, tra cui operatori alla postazione manuale, manutentori...da casa ognuno di questi passaggi diventa eterno.
Generalmente non facciamo grandi riunioni operative, si tratta di tanti piccoli problemi frequenti.
Niente di insormontabile, chiaro, ma dovrebbe esserci una riorganizzazione di cui, al momento, la proprietà non si è occupata perchè, con il nostro Ateco, è troppo tranquilla
Muovere il sedere e tornare a lavorare
E chi dice che stare a casa sia un problema? Chi dice che tornare in ufficio sia meglio?
Da quando lavoriamo a casa il mio team arriva puntualmente a tre quarti di ciclo con 0 obiettivi rimasti in sospeso, mentre prima sforavamo quasi tutte le deadline, a parità di carico.
Addirittura nel periodo aprile-giugno arrivavamo a fine ciclo senza nulla da fare anche con una riduzione delle ore del 30%
Anzi ho il problema opposto, faccio troppe poche pause quando sono a casa, mentre in ufficio ogni 10 minuti c'era qualcuno che proponeva una pausa caffè.
Per noi è stato un enorme vantaggio: lavoriamo di meno, produciamo di più, e i risultati li abbiamo visti: siamo una grossa società del mondo del turismo, settore colpitissimo dalla crisi, e siamo messi abbastanza bene da avere intenzione di assumere 80-120 dev entro i prossimi 12 mesi (OT: cerchiamo gente che conosca PHP, Go e C#, i miei DM sono aperti ).
E il merito è in gran parte della facilità in cui ci siamo riusciti ad adattare, al punto che negli ultimi sei mesi abbiamo pompato fuori feature a una velocità incredibile, mentre i nostri concorrenti inciampavano su loro stessi. Il nostro metodo ha avuto talmente successo che il mega gruppo che ci ha acquisiti due anni fa ha deciso di trasformare tutto il resto del gruppo per adattarsi a noi piuttosto che al contrario, come succede di solito.
(PS: ma perché molti insistono su schemi rigidi per dividere il tempo in ufficio/a casa? da noi è libero, puoi dividerti lo split come vuoi, incluso non stare mai a casa o non andare mai in ufficio... l'unico limite è il numero di persone contemporanee in ufficio, ma per questo hanno semplicemente disattivato alcune postazioni nel sistema di prenotazione scrivanie)
Io sono sempre stato dell'opinione che NON TUTTI possano aprire una attività privata.
Ci vuole tantissima intelligenza (e mi metto poco sopra la media) e tantissimo intuito e furbizia (cose che mi mancano).
Ho amici imprenditori che hanno sempre retto sia in momenti di crisi che in momenti di espansione dell'economia.
Si sono reinventati di continuo e cambiato il focus quando era evidente che non si potesse continuare a sopravvivere.
Poi conosco persone che nonostante dei mercati saturi, hanno voluto sempre seguire le stesse logiche e nel migliore dei casi sono stati sempre con l'acqua alla gola.
Un esempio classico è quello di alcuni bar o pizzeria che aprono in zone già piene in ogni angolo.
Se non offri qualcosa di estremamente innovativo, per quale motivo una persona dovrebbe fare una colazione da te? per risparmiare pochi centesimi?
oh parliamo di ristoratori e piccoli commercianti, non di industrie o starup!! Per tua informazione nel mondo non ci sono sono i dipendenti col contratto a tempo indeterminato e gli imprenditori con attività di successo eh, c'é un sacco di gente che ha la propria attività, paga le tasse e paga pure qualche stipendio a gente che altrimenti sarebbe senza lavoro.
Questo si e infatti queste attività vanno aiutate in qualche modo
Muovere il sedere e tornare a lavorare
posso chiederti che lavoro fai?
Da quando lavoriamo a casa il mio team arriva puntualmente a tre quarti di ciclo con 0 obiettivi rimasti in sospeso, mentre prima sforavamo quasi tutte le deadline, a parità di carico.
Addirittura nel periodo aprile-giugno arrivavamo a fine ciclo senza nulla da fare anche con una riduzione delle ore del 30%
Anzi ho il problema opposto, faccio troppe poche pause quando sono a casa, mentre in ufficio ogni 10 minuti c'era qualcuno che proponeva una pausa caffè.
Per noi è stato un enorme vantaggio: lavoriamo di meno, produciamo di più, e i risultati li abbiamo visti: siamo una grossa società del mondo del turismo, settore colpitissimo dalla crisi, e siamo messi abbastanza bene da avere intenzione di assumere 80-120 dev entro i prossimi 12 mesi (OT: cerchiamo gente che conosca PHP, Go e C#, i miei DM sono aperti ).
E il merito è in gran parte della facilità in cui ci siamo riusciti ad adattare, al punto che negli ultimi sei mesi abbiamo pompato fuori feature a una velocità incredibile, mentre i nostri concorrenti inciampavano su loro stessi. Il nostro metodo ha avuto talmente successo che il mega gruppo che ci ha acquisiti due anni fa ha deciso di trasformare tutto il resto del gruppo per adattarsi a noi piuttosto che al contrario, come succede di solito.
(PS: ma perché molti insistono su schemi rigidi per dividere il tempo in ufficio/a casa? da noi è libero, puoi dividerti lo split come vuoi, incluso non stare mai a casa o non andare mai in ufficio... l'unico limite è il numero di persone contemporanee in ufficio, ma per questo hanno semplicemente disattivato alcune postazioni nel sistema di prenotazione scrivanie)
Ti quoto in tutto. Meno perdita di tempo nel prendere macchina/mezzi pubblici per andare al lavoro e arrivare già stanchi. Meno distrazioni in ufficio. Meno affollamenti e diffusione di virus vari in giro, oltre che a meno smog.
Anzi, lo smart working ufficialmente ancora non ha una regolamentazione ufficiale e può capitare di lavorare oltre l’orario senza essere retribuiti.
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".