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Digital Markets Act: ecco come Google si sta preparando alle nuove normative UE

di pubblicata il , alle 17:01 nel canale Innovazione Digital Markets Act: ecco come Google si sta preparando alle nuove normative UE

A marzo entrerà in vigore il Digital Markets Act europeo, e Google sta iniziando a modificare i suoi servizi di conseguenza. La SERP sarà modificata e verranno richieste ulteriori autorizzazioni per collegare fra loro i servizi di Big G

 

A breve entrerà in vigore il Digital Markets Act, una nuova norma dell’Unione Europea che ha l'obiettivo di rendere i mercati nel settore digitale più equi, regolamentando il potere dei cosiddetti gatekeeper, cioè le grandi piattaforme digitali che forniscono servizi di base come i motori di ricerca online, gli app store e i servizi di messaggistica.

Per i colossi del tech, questa è una rivoluzione, che li obbliga a cambiare approccio al business e il modo di erogare i loro servizi. Google è fra le aziende più impattate dalla nuova legge, considerato il suo ruolo chiave nell'ambito dei motori di ricerca, della pubblicità online e negli app store. Vediamo come si sta muovendo Big G per farsi trovare pronta all'appuntamento. 

Digital Markets Act: l'approccio di Google

Le nuove regole entreranno in vigore a marzo 2024 e Google sta già iniziando a effettuare i primi cambiamenti, alcuni dei quali già visibili agli utenti. A partire da un incremento delle richieste di consenso.

Digital market act google

Il Digital Market Act, infatti, impone parecchi limiti sulla profilazione indiscriminata e sul trasferimento dei dati, e Google si trova quindi costretta a chiedere nuove autorizzazioni, in particolare per collegare fra loro i servizi di ricerca, quelli pubblicitari, Youtube, Google Maps e non solo. Gli utenti potranno naturalmente scegliere di non concedere l'autorizzazione e, in tal caso, Google avvisa che alcune funzionalità potrebbero essere limitate se non proprio inaccessibili. 

Modifiche anche per i possessori di dispositivi Android: le aziende come Google, infatti, dovranno offrire agli utenti delle schermate per consentire loro di selezionare il browser e il motore di ricerca predefiniti in fase di configurazione. 

Anche la SERP, la pagina coi risultati delle ricerche su Google, avrà un aspetto differente: "introdurremo unità dedicate che includono gruppi di link a siti di comparazione dal web e scorciatoie nella parte superiore della pagina di ricerca per aiutare le persone a perfezionare la loro ricerca, anche concentrando i risultati solo sui siti di comparazione", si legge nel comunicato ufficiale. "Per categorie come gli hotel, inizieremo anche a testare uno spazio dedicato per i siti di comparazione e i fornitori diretti, per mostrare risultati individuali più dettagliati, tra cui immagini, valutazioni e altro ancora. Queste modifiche comporteranno la rimozione di alcune funzionalità dalla pagina di ricerca, come l'unità Google Voli".

Ultima novità è relativa a Google Takeout, lo strumento per scaricare e/o trasferire i dati personali condivisi con Google (incluse le mail, le proprie foto, i documenti, la cronologia delle posizioni e via dicendo): a breve verrà introdotta una API per poter accedere a questi servizi in maniera più efficiente

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