E4 Computer Engineering: l'HPC tra intelligenza artificiale, calcolo di precisione e sovranità tecnologica
di Vittorio Manti pubblicata il 31 Marzo 2025, alle 15:31 nel canale Innovazione
In un contesto dominato dall’intelligenza artificiale e dal cloud, E4 Computer Engineering riafferma il ruolo centrale dell’HPC per il calcolo tecnico e scientifico ad alta precisione. L’azienda punta su flessibilità, indipendenza tecnologica e sostenibilità per affrontare le sfide del futuro. Un punto di riferimento europeo tra ricerca, industria e innovazione
Viviamo in un mondo turbolento, in cui la tecnologia ha un ruolo sempre più prominente. Mai come in questo periodo stanno emergendo le carenze europee in ambito tecnologico, perché proprio nel momento in cui viene messa in discussione la storica alleanza dell’Europa con gli USA, ci si sta rendendo conto di quanto siamo dipendenti da molte tecnologie statunitensi. Esistono però delle realtà, magari di nicchia, che dimostrano come sia possibile ottenere delle posizioni di leadership, che non necessariamente comportano una reale autonomia, ma che fanno capire come nel Vecchio Continente e in particolare in Italia ci siano le competenze e lo spirito imprenditoriale per primeggiare in ambito tecnologico.
E4 Computer Engineering si distingue nel panorama europeo dell'High Performance Computing (HPC) come una realtà altamente specializzata, capace di operare con successo in un settore complesso e sfidante. Pur essendo una realtà di dimensioni contenute, E4 occupa un "peso tecnologico" superiore, grazie a competenze verticali e a un approccio flessibile e agnostico verso i vendor. L'azienda progetta infrastrutture di calcolo tailor-made, mirando sempre alle massime prestazioni e adattandosi alle esigenze specifiche di ogni cliente.
Edge9 ha incontrato, virtualmente, Giordano Mancini, CTO di E4: "Il nostro valore aggiunto sta nell’adattabilità e nella capacità di offrire soluzioni realmente personalizzate, un vantaggio che le grandi multinazionali spesso faticano a garantire".
Il ruolo dell’HPC in un mercato dominato dall’IA
Nel contesto attuale, caratterizzato dall'esplosione dell'intelligenza artificiale, l'HPC mantiene un ruolo cruciale. Se da un lato i cluster di GPU sono diventati indispensabili per l'addestramento dei modelli di IA, dall'altro resta imprescindibile il calcolo tradizionale per gli ambiti tecnici e specialistici. In settori come l'ingegneria aerospaziale o la farmacologia, dove l'accuratezza dei dati è essenziale, l'incertezza introdotta dall'IA può rappresentare un limite. "Con l'IA possiamo limitare le allucinazioni, ma non eliminarle del tutto. Nei contesti dove l'errore non è accettabile, l'HPC tradizionale resta imprescindibile", ha osservato Mancini.
L'importanza dell'HPC si manifesta anche nei calcoli ad alta precisione, indispensabili per la simulazione di processi complessi o per la validazione di dati scientifici. Questo tipo di computing, sebbene meno visibile rispetto ai clamori dell'IA, continua a essere il motore nascosto di molte innovazioni scientifiche e industriali. E4 è attivamente impegnata in attività di valutazione e test di nuove tecnologie, con l'obiettivo di identificare le soluzioni più efficienti e sostenibili per le esigenze future. La ricerca di E4 si estende infatti anche a quelle tecnologie che promettono di superare la cosiddetta legge di Moore, non solo attraverso l’aumento di transistor e potenza, ma anche con nuovi approcci come l’in-memory computing e l’ottimizzazione del rapporto tra capacità di calcolo e accesso ai dati.
La valenza dell’on-premise nell’era del cloud
Un altro tema cruciale emerso dall'intervista è l'equilibrio tra risorse on-premise e cloud pubblico. Se da un lato il cloud offre scalabilità e flessibilità, dall'altro la gestione on-premise garantisce controllo sui costi e sulle competenze interne. "L'equilibrio tra cloud e on-premise sarà sempre più importante. Le realtà che operano in ambiti strategici, come la difesa o la ricerca farmaceutica, hanno bisogno di mantenere una solida base on-premise", ha evidenziato Mancini. L’adozione cieca del cloud può portare a una perdita di controllo sulle infrastrutture e sulle spese. E4 lavora quindi a stretto contatto con i clienti per disegnare architetture ibride ottimizzate, capaci di adattarsi sia alle esigenze di calcolo intensivo sia alla gestione efficiente dei costi e delle competenze.
Il CTO di E4 ha sottolineato anche un tema di geopolitica tecnologica, legato alla necessità di rendersi indipendenti dalle grandi piattaforme americane. L’azienda è infatti coinvolta in progetti europei di sviluppo sul fronte delle architetture aperte, come RISC-V, con l’obiettivo di costruire un ecosistema tecnologico più autonomo e resiliente. "Il percorso verso l’indipendenza tecnologica è lungo, ma essenziale. E4 partecipa attivamente a iniziative europee che puntano non solo allo sviluppo del silicio, ma anche al porting delle applicazioni scientifiche su nuove architetture", ha spiegato Mancini.
Nel confronto con i grandi vendor globali, E4 riesce a giocare la carta della prossimità e della capacità di dialogo diretto con il cliente, elemento fondamentale in un settore dove ogni progetto è un caso a sé. La flessibilità operativa e la possibilità di accompagnare il cliente in tutte le fasi – dalla valutazione tecnologica al proof of concept, fino alla produzione – rappresentano un punto di forza che le multinazionali spesso non riescono a garantire, intrappolate in strutture organizzative più rigide.
Il futuro dell’HPC
Nell’intervista è emersa infine la consapevolezza che il futuro dell’HPC non si giocherà solo sulla potenza di calcolo pura, ma sulla capacità di gestire e conservare i dati in maniera sostenibile e affidabile nel lungo termine. Mancini ha ricordato come la sfida delle prossime generazioni sarà “trovare nuove tecnologie in grado di custodire le informazioni con la stessa potenza di oggi, ma in grado di sfidare i secoli come fa un invenzione importantissima e a cui magari non facciamo più caso, la carta, senza però lo stesso impatto ambientale e complicazione logistica di quest’ultima”.
In un’epoca di rapida evoluzione tecnologica, E4 si conferma quindi un punto di riferimento per chi cerca soluzioni HPC all'avanguardia, personalizzate e in grado di rispondere alle sfide più complesse. La capacità di operare in settori strategici, il legame con il territorio e la partecipazione attiva a progetti di ricerca internazionale consolidano il ruolo di E4 come partner tecnologico di fiducia per aziende e istituzioni europee. Ed è proprio in questo equilibrio tra sperimentazione e affidabilità che si gioca il futuro dell’HPC e della capacità industriale europea di mantenere competitività in un mondo sempre più dominato da giganti globali e architetture proprietarie. Un futuro in cui la tecnologia continuerà ad accelerare, ma in cui diventerà sempre più importante saper scegliere, con cognizione di causa, gli strumenti e le architetture giuste per affrontare problemi concreti, senza rincorrere mode effimere.
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