Ericsson: innovazione globale con radici italiane
di Vittorio Manti pubblicata il 26 Novembre 2024, alle 10:31 nel canale InnovazioneDurante l’Ericsson R&D Innovation Day 2024, che si è svolto nella sede di Genova dell’azienda, Alessandro Pane, responsabile ricerca e sviluppo Ericsson Italia, e Andrea Missori, Amministratore Delegato Ericsson Italia, hanno condiviso la loro visione su IA, 5G stand alone e 6G
L’Ericsson R&D Innovation Day 2024, ospitato nella sede di ricerca e sviluppo a Genova, è stato molto più di un semplice evento aziendale. È stato il momento per esplorare l’anima tecnologica di una delle aziende leader nelle telecomunicazioni, un’anima che, come sottolineato dai suoi vertici, è fortemente radicata in Italia ma con uno sguardo costantemente rivolto al panorama globale. La presenza di Ericsson nel nostro Paese, con quasi 50 anni di attività di R&D, rappresenta un contributo determinante non solo per il gruppo, ma per l’intero settore delle telecomunicazioni.
Durante la giornata, Edge9 ha avuto l’opportunità di incontrare Alessandro Pane, responsabile della ricerca e sviluppo di Ericsson in Italia, e Andrea Missori, Amministratore Delegato di Ericsson Italia. Due prospettive complementari che mostrano come l’innovazione che nasce nei laboratori italiani si trasforma in soluzioni adottate globalmente e come le tecnologie sviluppate oggi siano destinate a ridisegnare il panorama delle telecomunicazioni di domani.
R&D in Italia: un ponte tra ricerca e mercato
“La ricerca e sviluppo in Italia non è fine a sé stessa, ma è parte integrante di un ecosistema globale” spiega Alessandro Pane, responsabile dell’R&D di Ericsson Italia. Nei tre centri di eccellenza situati a Genova, Pisa e Pagani (Salerno), l’azienda sviluppa tecnologie innovative che vengono poi implementate nel resto del mondo. “Collaboriamo con università, istituzioni e partner locali, costruendo un terreno fertile per le idee che guideranno il futuro delle telecomunicazioni.”
Un esempio concreto di questa collaborazione è rappresentato dall’R&D Innovation Day, un appuntamento annuale in cui si confrontano ricercatori, clienti e partner aziendali. È un momento per riflettere sui progressi compiuti e per immaginare le prossime sfide tecnologiche, come l’integrazione dell’intelligenza artificiale e l’evoluzione delle reti mobili verso il 6G.
L’intelligenza artificiale è un vero motore di trasformazione
Uno dei temi centrali dell’Innovation Day 2024 è stato l’intelligenza artificiale, una tecnologia che sta ridefinendo il modo di lavorare nei laboratori di Ericsson e che promette di trasformare radicalmente il settore. “Con l’AI miglioriamo la produttività in termini di qualità, ottimizzando i processi e generando codice in modo più efficiente”, spiega Pane. Ma l’AI va oltre la produttività interna: è il cuore di nuove soluzioni capaci di prevenire anomalie nelle reti, migliorarne la resilienza e ridurre i consumi energetici. “È come spegnere la luce quando non serve: applicare questo principio alle telecomunicazioni è un esempio concreto di sostenibilità.”
Andrea Missori, dal canto suo, offre una visione pragmatica e allo stesso tempo ambiziosa dell’AI: “È una soluzione che tutti stanno cercando di adattare ai problemi reali. Per noi, è già uno strumento maturo in aree come il coding o la manutenzione predittiva, dove consente di anticipare i problemi prima che si verifichino.” Un esempio particolarmente significativo, presentato da Missori, è l’uso dell’AI per analizzare in tempo reale elettrocardiogrammi a bordo di ambulanze, un’applicazione che unisce innovazione tecnologica e impatto sociale, dimostrando le potenzialità dell’AI in ambiti non solo legati esclusivamente alla produttività.
Le reti mobili si evolvono
Sia Pane sia Missori concordano sul fatto che le reti mobili stiano raggiungendo livelli di prestazioni senza precedenti. “Siamo a un punto di svolta: il 5G sta consolidando le sue potenzialità e ci stiamo già preparando al 6G,” spiega Pane. Oggi assistiamo al deployment di reti 5G stand-alone, che permettono di sfruttare appieno le capacità di questa tecnologia, dalla latenza ridotta a un maggior livello di sicurezza. Le reti stand-alone sono il “vero” 5G e permetteranno la diffusione di servizi avanzati, che sfrutteranno il completo potenziale della tecnologia.
Missori approfondisce il discorso, evidenziando come il 5G e il futuro 6G siano progettati per supportare applicazioni che richiedono latenze estremamente basse ed elevata capacità di banda. “La guida autonoma, il gaming in tempo reale, la chirurgia a distanza: tutte queste applicazioni diventano possibili grazie a reti mobili che offrono prestazioni superiori a quelle delle connessioni fisse,” spiega. E il futuro? “Il 6G sarà un catalizzatore per una nuova era di applicazioni basate su sensori, realtà aumentata e AI, trasformando il modo in cui viviamo e lavoriamo.”
Sicurezza, resilienza e sostenibilità: pilastri delle telecomunicazioni moderne
In un mondo sempre più interconnesso, la sicurezza delle reti è una priorità assoluta. “Gli operatori gestiscono infrastrutture mission-critical che vanno oltre la semplice comunicazione tra telefoni: pensiamo alle ambulanze, alle forze armate, alle centrali operative,” sottolinea Missori. Ogni prodotto e soluzione sviluppati da Ericsson integrano la sicurezza come elemento fondamentale, una risposta necessaria a un contesto sempre più complesso.
Questa resilienza si riflette anche nella capacità delle reti di adattarsi a scenari imprevisti. “La combinazione di AI, cloudificazione e una rete robusta garantisce non solo continuità di servizio, ma anche la possibilità di scalare e innovare in modo sicuro,” aggiunge Missori.
Un aspetto che emerge chiaramente dai discorsi di Pane e Missori è l’importanza della sostenibilità. “La tecnologia deve essere uno strumento per migliorare la vita delle persone e ridurre l’impatto ambientale,” afferma Pane, sottolineando come l’AI stia giocando un ruolo chiave nel rendere le reti più efficienti dal punto di vista energetico. Missori aggiunge: “Spegnere le antenne quando non servono, anticipare i problemi prima che si verifichino, sviluppare soluzioni scalabili: tutto questo non è solo innovazione, ma un impegno verso un futuro più sostenibile.”
L’Innovation Day 2024 ha mostrato come l’Italia sia un centro nevralgico per la ricerca e sviluppo di Ericsson, un punto di riferimento per l’intero gruppo nella definizione del futuro delle telecomunicazioni. Con un mix di competenze, visione e tecnologie avanzate, i centri di ricerca italiani non solo sviluppano soluzioni innovative, ma contribuiscono a rendere Ericsson un leader globale.
“La nostra missione è trasformare la tecnologia in valore concreto per le persone e le imprese, con un occhio sempre rivolto alla sostenibilità,” conclude Missori. Viviamo in un’epoca di grandi cambiamenti, complessi da governare. Ericsson continua a investire sull’evoluzione delle reti, che sono sempre più al centro dell’evoluzione tecnologica.
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