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Gli utenti chiedono più opzioni per i pagamenti online, fra cui le criptovalute. Il report di Skrill e PaySafe

di pubblicata il , alle 16:31 nel canale Innovazione Gli utenti chiedono più opzioni per i pagamenti online, fra cui le criptovalute. Il report di Skrill e PaySafe

Cresce l'utilizzo dell'eCash e sempre più aziende stanno valutando la possibilità di pagare tramite criptovalute così da limitare il tasso di abbandoni dei carrelli, che negli ultimi 12 mesi è incrementato

 

Secondo lo studio Lost in transaction commissionato da Skrill e Paysafe, gli acquirenti desiderano più opzioni di pagamento al momento del checkout sugli e-commerce. Parliamo del 52% degli utenti a livello globale, percentuale che in Italia sale al 61%, sfatando in parte il mito che chi vive nel Bel Paese non ama i pagamenti elettronici. Fra i desideri dei consumatori, l'introduzione della possibilità di pagare anche tramite criptovalute

Il tasso di abbandono del carrello: un problema sempre più sentito dai negozianti

Uno dei KPI (Key Performance Indicator) più importanti in ambito e-commerce è il tasso di abbandono del carrello, cioè la percentuale di persone che una volta arrivati al momento del checkout, abbandonano l'acquisto.

carrello ecommerce tasso abbandono

A livello globale, il 40% del campione considera preoccupante l'incremento di questo parametro, percentuale che in Italia cresce al 50%. Gli intervistati che hanno visto un aumento negli ultimi 12 mesi, principalmente a causa di carte respinte (24%) o dei consumatori che non sono in grado di pagare con il loro metodo di pagamento preferito (16%), stanno rivedendo le loro priorità e la scelta dei partner di pagamento. A quanto emerge dallo studio, infatti, gli esercenti danno sempre più importanza all'affidabilità dei partner, anche a costo di spendere di più. Per abbattere il tasso di abbandono, poi, sempre più negozianti stanno valutando di introdurre nuove opzioni di pagamento, fra cui le criptovalute.

tasso di abbandono

I clienti desiderano nuovi metodi di pagamento online, dall'eCash alle criptovalute

Una delle soluzioni adottate per ridurre il tasso di abbandono al momento del checkout è l'introduzione di ulteriori metodi di pagamento. In particolare, secondo il rapporto di Skrill e Paysafe sono due i più richiesti: le criptovalute e l'eCash, cioè quelle soluzioni che traducono il contante in moneta elettronica. Il 61% delle aziende online, il 59% in Italia, sta offrendo portafogli digitali e il 67%, il 72% in Italia, ha visto un aumento della percentuale di vendite completate con questo metodo negli ultimi 12 mesi. Inoltre, il 29%, che sale al 38% in Italia, sta già offrendo metodi di pagamento che convertono il contante in moneta elettronica (eCash) e più di un terzo prevede di farlo nei prossimi 12 mesi. 

Per quanto riguarda le criptovalute, più della metà (53%) degli e-commerce italiani sta valutando di introdurle al più presto, una percentuale che a livello globale è del 48%. Sono in particolare le PMI a spingere verso la loro introduzione: il 63% delle piccole e medie imprese italiane crede infatti che introdurre le criptovalute le aiuterà a espandersi verso mercati internazionali. 

Dall'inizio della pandemia, sempre più aziende online hanno imparato a proprie spese che la differenza tra avere o non avere un’esperienza di checkout sicura e fluida fa aumentare o diminuire le vendite", commenta Alessandro Bruno-Bossio, SVP Consumer Services di Paysafe. "Inoltre, gli acquirenti richiedono una scelta più ampia di metodi di pagamento alternativi rispetto al passato, come i portafogli digitali e soluzioni di cash online, e la nostra ricerca indica che questo non è destinato a diminuire. Con la stagione delle festività ormai alle porte, che corrisponde con il periodo di shopping online più importante dell’anno, quelli che lo faranno bene ne usciranno forti ed eviteranno alti tassi di abbandono del carrello. Per coloro che stanno ancora recuperando, è in realtà più facile da risolvere di quanto possano pensare, ma dovrebbero affrontare il problema velocemente e lavorare con un partner per i pagamenti che possa soddisfare le loro esigenze specifiche, offrendo un’ampia gamma di metodi di pagamento che i consumatori richiedono oggi”.

13 Commenti
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Sandro kensan20 Dicembre 2021, 17:06 #1
Molto interessante questa indagine anche se fatta da Paysafe che è leader a livello europeo nell'eCash. Certamente questa indagine non è fatta dai monopolisti delle carte di credito ovvero Visa&Mastercard, non hanno alcun interesse a dire che la gente non vuole usare le sue soluzioni. Da questa indagine si evince che la maggior parte degli Italiani non ama V&M. Con buona pace di chi con V&M ci compra anche il caffè o spera di comprarci pure il caffè. Inoltre noto che a livello europeo la situazione è simile.

Un appunto su AppGallery di Huawei è che l'app Paysafe è presente nello store:

https://appgallery.huawei.com/app/C102650767

inoltre è possibile con paysafecard pagare qualsiasi acquisto di app o in app su AppGallery.
ninja75020 Dicembre 2021, 17:22 #2
ste statistiche sono proprio statistiche.. io mille volte ho rinunciato a un acquisto su amazon in fase di checkout non per il pagamento ma es perchè l'oggetto non era idoneo a essere spedito in un locker oppure perchè il locker è pieno..
Therinai20 Dicembre 2021, 18:12 #3
Io voglio il pagamento in natura tra le opzioni, se solo qualcuno investisse su di me creerei un portale dove si può comprare pagando in natura
Notturnia20 Dicembre 2021, 18:24 #4
forse ho letto male.. ma .. quanti sono quelli che hanno partecipato al sondaggio ?..
età media ? spesa annua sulla piattaforma ?

sarebbe bello poter capire come è fatta quell'analisi

se chiedo a mia nonna e sua sorella sono certo che il 100% degli intervistati mi dirà che non vuole la cripto ne sa cosa sia questa nuova malattia :-D

Ginopilot20 Dicembre 2021, 19:17 #5
Giustamente i ggiovani comprano critpofeccia o la minano con le tanto sudate rtx comprate al triplo, e vorrebbero usare quella roba per farci qualcosa. Eppure la soluzione e' molto piu' semplice.
Alberto Falchi20 Dicembre 2021, 20:17 #6
@Notturnia. C'è il link allo studio nell'articolo. In ogni caso, questa la risposta alla tua domanda ;-)

"The online survey was conducted with 918 payment method decision makers across the U.S., U.K., Canada, Bulgaria, Italy, Germany, Austria and Brazil, of businesses with a company size of 1-50 employees, who sell mostly or only to consumers.

The instore survey was conducted with 201 payment method decision makers across the U.S., with a company size of 1-50 employees, who sell mostly or only to consumers"
Dark_Lord20 Dicembre 2021, 21:43 #7
Tutti i criptofannulloni a zappare i campi.
Therinai20 Dicembre 2021, 22:29 #8
Originariamente inviato da: Dark_Lord
Tutti i criptofannulloni a zappare i campi.


Magari, in italia ai criptofannulloni gli diamo il reddito di nullafacenza
Notturnia20 Dicembre 2021, 22:54 #9
Originariamente inviato da: Alberto Falchi
@Notturnia. C'è il link allo studio nell'articolo. In ogni caso, questa la risposta alla tua domanda ;-)

"The online survey was conducted with 918 payment method decision makers across the U.S., U.K., Canada, Bulgaria, Italy, Germany, Austria and Brazil, of businesses with a company size of 1-50 employees, who sell mostly or only to consumers.

The instore survey was conducted with 201 payment method decision makers across the U.S., with a company size of 1-50 employees, who sell mostly or only to consumers"


Ah beh..
non so ma quando studiavamo statistiche 30 anni fa ci dicevano che la statistica so fa sui grandi numeri .. si vede che 918 pagamenti sono considerati tanti per quella piattaforma.. boh.. a me pare un campione scarsamente significativo per farci un articolo..
Sandro kensan20 Dicembre 2021, 23:18 #10
@Notturnia Io ho letto metà Report, non attentamente ma almeno ho capito grosso modo di cosa si sta parlando: hanno intervistato il responsabile di un migliaio di siti che hanno tra i 1 e i 50 (?) dipendenti, quindi medio piccoli. Ho capito male io oppure tu non hai letto il Report?

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