Google annuncia Cirq 1.0, la prima versione stabile del suo framework per programmare i computer quantistici

Google annuncia Cirq 1.0, la prima versione stabile del suo framework per programmare i computer quantistici

Google ha annunciato la prima versione stabile di Cirq, framework per Python che permette di scrivere programmi da eseguire sui computer quantistici

di pubblicata il , alle 10:41 nel canale Innovazione
GoogleComputer Quantistico
 

L'annuncio di Cirq 1.0 da parte di Google è importante per più motivi: il framework per la programmazione dei computer quantistici sviluppato dal colosso californiano raggiunge ora la prima versione considerata stabile e proprio questo fatto è rilevante, perché in questo modo si pone una pietra miliare solida dalla quale è possibile partire per arrivare a ulteriori innovazioni.

Google annuncia Cirq 1.0 per la programmazione dei computer quantistici

Cirq è un framework per il linguaggio di programmazione Python pensato per scrivere, eseguire e analizzare i risultati di programmi per computer quantistici. È stato progettato per i dispositivi attuali e del prossimo futuro (i cosiddetti "NISQ") ed è stato sviluppato negli ultimi cinque anni circa da varie figure provenienti da Google, dal settore più in generale e dalle università.

Si tratta della prima versione considerata stabile perché gli sviluppatori la ritengono sufficientemente completa da poter essere usata per programmare gli attuali dispositivi quantistici; allo stesso tempo, non verranno introdotti cambiamenti tali da causare incompatibilità prima della versione 2.0.

Come riporta nel suo annuncio della novità, Google afferma che i programmi scritti in Cirq possono essere eseguiti non solo sui computer quantistici della stessa Google, ma anche su quelli di AQT, IonQ, Pascal Rigetti e IQM, e possono essere usati anche all'interno di Azure Quantum.

Un aspetto relativo allo sviluppo del settore dei computer quantistici su cui Google punta l'attenzione nel suo pezzo è la necessità non solo di avere hardware più potente, ma anche di avere software in grado da un lato di supportare tale hardware e, dall'altro, di avere sufficiente flessibilità. Serviranno, dunque, nuovi linguaggi di programmazione, nuovi framework e nuove librerie per poter supportare il percorso di sviluppo di questo settore: ma, come sempre diciamo parlando di computer quantistici, ci vorrà del tempo.

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