I segreti della stampa 3D svelati alla Fiera dell'Impossibile di Elmec 3D
di Alberto Falchi pubblicata il 18 Luglio 2023, alle 14:01 nel canale InnovazioneL'Expo dell'impossibile è una manifestazione organizzata da Elmec 3D finalizzata a mostrare i progressi nell'ambito della manifattura additiva e come questa tecnologia può cambiare gli attuali paradigmi del manifatturiero e altri settori
Elmec 3D è una società parte di Elmec Informatica che si è specializzata in soluzioni per la manifattura additiva, cioè la stampa 3D. Un settore che sta vivendo un periodo di grande interesse dato che sta a tutti gli effetti rivoluzionando il manifatturiero. Se inizialmente la produzione additiva era limitata a sole parti di oggetti o a piccoli lotti, col tempo le tecnologie si stanno affinando e sempre più spesso viene utilizzata anche per realizzare in serie un numero elevato di pezzi, così come per produzioni altamente personalizzate. Nella moda, ma anche nell'ambito medico: la ricerca sui materiali, infatti, ha consentito di stampare in 3D protesi artificiali.
Tutto sulla stampa 3D all'Expo dell'impossibile
L'Expo dell'impossibile è una manifestazione organizzata da Elmec 3D finalizzata a mostrare i progressi nell'ambito della manifattura additiva e come questa tecnologia può cambiare gli attuali paradigmi del manifatturiero e altri settori.
L'evento, giunto alla sua seconda edizione, si è tenuto presso il polo tecnologico di Elmec Informatica a Brunello, in provincia di Varese, e in questa occasione i partecipanti hanno avuto modo di scoprire come la stampa 3D può essere utilizzata per ingegnerizzare tessuti, creare ausili deambulatori personalizzati per coloro che hanno subito l’amputazione di un arto o per fornire un importante supporto alla chirurgia ricostruttiva.
“La giornata di oggi dimostra come i confini del possibile si stiano ampliando grazie al progresso tecnologico”, ha commentato Martina Ballerio, BU Manager di Elmec 3D, a margine della manifestazione. “Come azienda impegnata a innovare e migliorare il mondo in cui viviamo, desideriamo evidenziare il fatto che la stampa 3D non riguarda solo l'innovazione nell'ambito dell'industria manifatturiera. Ma, come abbiamo potuto constatare grazie alle numerose esperienze e business case presentate durante l'evento, la tecnologia 3D è anche un abilitatore cruciale per migliorare concretamente la vita delle persone. Questo è possibile attraverso la creazione di soluzioni su misura e oggetti personalizzati che prima non esistevano, che fanno davvero la differenza e che rappresentano solo l'inizio di ciò che saremo in grado di realizzare in futuro".
Fra gli esperti che sono intervenuti, Gabriel Liguori, fondatore di TissueLabs, startup biotecnologica, focalizzata sulla creazione di organi e tessuti in laboratorio per risolvere le attuali limitazioni legate al trapianto di organi e che è al lavoro sulla realizzazione del primo cuore artificiale trapiantabile al mondo. "La mancanza di organi disponibili per i trapianti rappresenta una sfida per la medicina moderna e la tecnologia della stampa 3D offre una strada sicuramente promettente verso la risoluzione del problema", spiega Liguori. "La biostampa consente di creare in questo momento dei tessuti che permettono di testare l’effetto delle medicine. Ma sono già attivi percorsi di ricerca e sviluppo per arrivare a stampare pelle adatta a essere trapiantata. Prevediamo poi di arrivare a stampare nell’arco dei prossimi 7-8 anni vasi sanguigni. Mentre per arrivare alla creazione di un tessuto cardiaco efficace dotato di microvascolarizzazione occorreranno ancora 15 anni. I tempi per arrivare a un tessuto interno trapiantabile sull’uomo sono ancora molto lunghi ma è stato intrapreso un percorso che lo renderà possibile".
La stampa 3D nel settore medicale
All'evento di Elmec 3D era presente anche Francesco Cecchini Manara, CEO di Gondola Medical Technologies, che ha approfondito il tema della produzione additiva per trattare i disturbi di deambulazione e di equilibrio causati da problemi neurologici.
"Nel 2020 ci siamo avvicinati alla scansione tridimensionale del piede del paziente per creare dispositivi personalizzati. Con Elmec 3D abbiamo fatto un passaggio ulteriore che ci ha fornito una serie di vantaggi: stampando il plantare su misura in 3D otteniamo un dispositivo adatto al singolo paziente - a tutto vantaggio dell’usabilità del prodotto - mantenendo la scalabilità del modello di business e ottenendo risparmi sui costi di logistica e magazzino. Inoltre, abbiamo ridotto sensibilmente il footprint di CO2 e abbiamo migliorato il servizio ai nostri clienti e il time to market”.
La produzione additiva nella manifattura
Emanuele Schiavon, Solution Architect di Omron, ha illustrato il funzionamento di un braccio robotico collegato al cloud, con safety skin e multiflangia stampate in 3D, spiegando che "nel mondo dell’automazione industriale, si hanno sempre di più mix produttivi elevati e a basse quantità. In questa dinamica, poter sperimentare e cambiare velocemente diversi dispositivi tramite stampa 3D è sicuramente una soluzione vincente. La flessibilità non è solo l’unico vantaggio, ma ci permette inoltre di ridurre il peso dei componenti, la loro complessità e anche progettare soluzioni irrealizzabili con i sistemi produttivi tradizionali".
Infine Donato Ciniello, Founder & CEO di Extrò Cosmesi, si è soffermato sul tema della stampa 3D su metallo, tecnologia con la quale ha realizzato il remake dell’Ultra Benz di Paolo Baenziger, un tributo a un’icona di design considerata il miglior rasoio italiano prodotto tra gli anni 30’ e 40’. "Dopo aver vagliato altre alternative, solo la stampa 3D ci ha permesso di coniugare le esigenze tecniche nella produzione del rasoio con le nostre necessità, grazie all’abbattimento della necessità di scalare la produzione per ammortizzare i costi”, afferma Ciniello.
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