Il Far West dei periodi di prova: Microsoft permetterà a qualunque utente aziendale di provare Teams Premium, senza autorizzazioni
di Riccardo Robecchi pubblicata il 08 Settembre 2023, alle 14:51 nel canale InnovazioneÈ una mossa molto controversa, almeno nella comunità dei sistemisti, quella con cui Microsoft renderà possibile l'avvio del periodo di prova di Teams Premium a qualunque utente aziendale, anche senza la previa autorizzazione degli amministratori
La gestione dei periodi di prova per i servizi è solitamente affidata agli amministratori IT, che possono così prendere decisioni migliori per le proprie aziende. Tuttavia, Microsoft sembra voler cambiare questo status quo esistente dall'alba dei tempi: dalla fine di settembre, infatti, l'azienda farà sì che qualunque utente all'interno dell'azienda possa avviare un periodo di prova di Teams Premium senza dover chiedere alcuna autorizzazione. Una mossa che non è stata accolta con favore dalla comunità dei sistemisti, per ragioni piuttosto ovvie.
Qualunque utente aziendale potrà avviare la prova di Teams Premium
Va detta subito una cosa: l'avvio del periodo di prova di Teams Premium non porta poi alla conversione automatica nella versione a pagamento. Non c'è, dunque, il rischio che l'azienda si trovi a pagare per un servizio che non è stato autorizzato. Il problema, però, è che in questo modo il periodo di prova gratuito che viene concesso alle aziende viene impiegato senza che gli amministratori siano necessariamente informati o l'abbiano autorizzato, e dunque che possano valutarne correttamente l'eventuale implementazione.
Sono in molti a essersi lamentati su Reddit per questa mossa di Microsoft. Già in passato era possibile per gli utenti avviare prove di software e servizi di terze parti senza l'autorizzazione degli amministratori, ma era possibile disabilitare in toto tale opzione dal pannello di controllo di Microsoft 365. Ora Microsoft ha deciso di rendere Teams Premium un'eccezione, senza dare una giustificazione adeguata e senza notificare adeguatamente gli amministratori.
Sebbene non si tratti di un problema grave, rimane comunque una disattenzione verso le esigenze delle aziende che spicca perché Microsoft si propone da tempo come la piattaforma di riferimento proprio per il mondo aziendale. Ci si aspetterebbe, dunque, un'attenzione maggiore al rispetto dei processi interni e delle esigenze delle aziende.
Questa notizia arriva a breve distanza dall'annuncio che Microsoft scorporerà Teams da Microsoft 365 nell'Unione Europea per prevenire una sentenza da parte dell'antitrust, dopo che nel 2020 Slack aveva denunciato l'azienda per pratiche anticoncorrenziali.
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