Il futuro del lavoro: ecco come lo vede Microsoft

Il futuro del lavoro: ecco come lo vede Microsoft

Il colosso di Redmond ha effettuato una serie di ricerche su sfide e opportunità per il lavoro post Covid-19: l'orario 9-18 tenderà a venire sostituito da un mix di lavoro in ufficio e remoto, fatto che potrebbe portare a un maggiore stress

di pubblicata il , alle 17:01 nel canale Innovazione
Smart WorkingMicrosoft
 

Ormai non si torna più indietro. L'emergenza sanitaria ha di fatto obbligato aziende e lavoratori a stare lontani dagli uffici senza però sacrificare la produttività e anche quando si tornerà a una situazione di totale normalità, questo approccio rimarrà. Non in forma esclusiva, certo, ma secondo Microsoft si vedrà un'alternanza fra ufficio e lavoro da casa. Il concetto di lavoro a distanza porta una serie di vantaggi, ma comporta anche un maggiore affaticamento

Lavorare da remoto porta a un maggiore stress

Discutendo con amici e colleghi sul tema del lavoro remoto ci si rende conto di come alcuni lo adorano (soprattutto i pendolari) mentre altri proprio faticano ad abituarsi al concetto di dover svolgere le proprie mansioni da casa, soprattutto nel caso si debbano condividere spazi con figli piccoli. Microsoft però è voluta andare oltre opinioni personali e sensazioni, conducendo una serie di esperimenti sulle onde cerebrali per capire esattamente cosa cambia. Dalla ricerca emerge come le onde EGG associate allo stress e al troppo lavoro erano più evidenti nei team che collaboravano da remoto rispetto a quelli che condividevano gli stessi spazi. Ma c'è anche da tenere conto di un aspetto non previsto, che ha colpito i ricercatori: se la collaborazione fra due persone iniziava da remoto, per queste persone risultava più difficile lavorare insieme nello stesso ufficio. 

Fondamentalmente, da un lato lavorare a distanza si rivela più gravoso sotto il profilo della stanchezza, ma tornare al lavoro una volta terminata l'emergenza potrebbe essere ancora più stressante

Videoconferenze: che fatica per il cervello

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L'aspetto più gravoso di lavorare a distanza, secondo gli studi di Microsoft, è quello di effettuare videoconferenze. L'azienda sostiene che bastano già due ore in videochat per iniziare ad accusare sintomi di stress. I motivi sono da ricercare nel dover focalizzare a lungo lo sguardo su uno schermo e nel riuscire a rimanere coinvolti nella discussione anche da distanza, senza poter cogliere le sfumature del linguaggio non verbale che sono invece evidenti quando ci si incontra di persona. Questo avviene in particolare quando si condivide lo schermo, e quindi i partecipanti non possono avere alcun indizio sulle espressioni facciali di chi parla. 

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Per affrontare meglio queste problematiche, Microsoft consiglio di prendersi delle pause ogni due ore, e soprattutto di limitare le riunioni in videoconferenza a non più di 30 minuti. Per mitigare il problema, l'azienda ha anche aggiornato Teams introducendo le funzioni Together Mode e Dynamic View. La prima si basa sull'intelligenza artificiale per inserire uno sfondo comune a tutti i partecipanti, così da offrire la sensazione di essere tutti nella stessa stanza. Un modo per ridurre le distrazioni e far sembrare le conversazioni più "naturali" e che, dai primi esperimenti condotti con sensori biometrici, sembra funzionare, riducendo lo stress. 

Come cambiano gli orari di lavoro

Lavorando da casa sono cambiati anche gli orari di attività: Microsoft ha infatti notato un aumento delle riunioni via Teams prima delle 9 e dopo le 18, oltre che nel week end, dove si toccano incrementi anche del 200%. Se da un lato questo aumenta la produttività, dall'altro rende più difficile trovare il giusto equilibrio fra lavoro e vita personale, e per questo Microsoft ha introdotto in Teams funzioni come il focus status, così da condividere con i colleghi i momenti in cui si è attivi dal punto di vista professionale, così da evitare di essere disturbati durante i momenti personali. 

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Ma cosa succederà quando l'emergenza sarà finita? I sondaggi effettuati da Microsoft indicano il desiderio della maggioranza delle persone, sia manager sia dipendenti, di alternare l'ufficio con il lavoro da casa. L'82% dei manager dichiara di aspettarsi politiche di lavoro più flessibili per il post-covid, mentre il 71% dei dipendente desidererebbe continuare a lavorare da casa, almeno per parte del tempo. 

12 Commenti
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aldo87mi21 Agosto 2020, 22:09 #1
Ecco la mia teoria: il covid è stato creato in laboratorio ad hoc per volere di Bill Gates in modo che più gente potesse lavorare da casa tramite smart working, incrementando la vendita di computer, sistemi operativi Microsoft e altri software di Bill ... anzi no, siccome Bill è un visionario come Zuckerberg e Musk, ha voluto il covid per spingere sempre di più l'informatizzazione di famiglie, imprese, tutti praticamente dobbiamo fare tutto al computer, questa è l'idea del vecchio Bill

A parte gli scherzi, ragazzi lo smart working fa veramente male alla salute. Io in UK sto lavorando in smart working da fine aprile e mi sembra di aver perso proprio contatto con il mondo esterno. A fine giornata mi sento spossato, demotivato, pur essendo stato tutto il giorno in casa a lavorare la sera non mi va neanche di uscire, si crea una sorta di effetto capanna. Mi mancano le battute dei colleghi, gli scherzi alla mensa, le minigonne delle belle colleghe al mattino e...sono anche ingrassato di 7 chili da aprile ad oggi. Spero finisca presto quest'incubo e soprattutto spero che veramente a gennaio esca questo cavolo di vaccino per tutti. A furia di fare smart working ci si rende veramente conto quanto vale la socializzazione, da tutti i punti di vista, anche solo vedere la faccia dei colleghi al mattino e scambiare due chiacchiere dal vivo. E' proprio vero, come diceva Aristotele, l'uomo è un animale sociale
CIMO122 Agosto 2020, 08:32 #2
Lo smart work come lo fai tu non é smart.

Anche io lavoro da casa ma corro, faccio movimento, esco "guardo le gonne di quelle per strada" (detta cosí fa maniaco) ma la socializzazione la si fa fuori dall'ufficio.

Tu confondi lo smart work con i domiciliari.

Il primo non implica che uno non debba socializzare.
Ora c'é il problema del virus ma se uscira il vacciono spero che il lavoro da casa possa continuare.
Tetsuro P1222 Agosto 2020, 09:20 #3
Si delinea un futuro triste e stressante da universo distopico. Spero che prima o poi qualcuno si svegli e si ribelli, questo stato di cose va combattuto prima che diventi la norma, anzitutto ignorando l'informazione comune e andandosi a cercare di propria volontà i dati e sviluppando un proprio pensiero critico sulle questioni. Mi è evidente come l'obbiettivo (dal punto di vista economico/politico, almeno per quanto ci riguarda) fossero i fondi europei, e che altri Paesi questa situazione l'abbiano gestita meglio (Svezia). Noi siamo al collasso, per altri non è così. Non si può disastrare un Paese per il guadagno di pochi.
Gio2222 Agosto 2020, 09:57 #4
8 miliardi di persone che diventeranno 11/12 per la fine del secolo,il tutto si somma al fenomeno dell' automazione del lavoro ...insomma non credo che Microsoft come ogni altra azienda o politico o ente statale, esperti e scienziati tutti, abbiano minimamente idea di cosa ci riserverà il futuro.
Ma condividono con il cittadino comune un profondo pessimismo per le prossime decadi, con la differenza che chi ricopre ruoli chiavi in certe aziende o istituzioni ha il culo parato mentre il secondo è nella merda più completa.
Ovviamente i primi devono cercare il metodo di cuocere a fuoco lento i secondi altrimenti se insorgono rischiano anche loro.

E' solo e sarà sempre solo guerra fra uomini,bellum omnium contra omnes.
Capozz22 Agosto 2020, 10:40 #5
Originariamente inviato da: aldo87mi

A parte gli scherzi, ragazzi lo smart working fa veramente male alla salute. Io in UK sto lavorando in smart working da fine aprile e mi sembra di aver perso proprio contatto con il mondo esterno. A fine giornata mi sento spossato, demotivato, pur essendo stato tutto il giorno in casa a lavorare la sera non mi va neanche di uscire, si crea una sorta di effetto capanna. Mi mancano le battute dei colleghi, gli scherzi alla mensa, le minigonne delle belle colleghe al mattino e...sono anche ingrassato di 7 chili da aprile ad oggi. Spero finisca presto quest'incubo e soprattutto spero che veramente a gennaio esca questo cavolo di vaccino per tutti. A furia di fare smart working ci si rende veramente conto quanto vale la socializzazione, da tutti i punti di vista, anche solo vedere la faccia dei colleghi al mattino e scambiare due chiacchiere dal vivo. E' proprio vero, come diceva Aristotele, l'uomo è un animale sociale


Mah, per me invece vale l'esatto contrario: lavoro meglio, mi risparmio quasi due ore di viaggio ogni giorno e la sera esco molto più spesso, visto che arrivo a fine giornata meno stanco e posso dormire un'ora in più rispetto al solito.
Shirov22 Agosto 2020, 21:27 #6
E' una cosa molto individuale e dipende ovviamente anche dall'ambito privato. Se il lavoro è solo lavoro e i colleghi sono solo colleghi si può anche sentire poco il peso della solitudine ambientale, se poi chi lavora con te ti sta sulle palle meglio ancora. Se i colleghi sono anche amici o cmq si riesce ad avere con loro una socializzazione extra lavoro soddisfacente capisco che il lavoro da casa possa pesare. Io ad esempio mi sposto spesso per lunghi periodi e gli unici amicizie che posso avere sono proprio i colleghi per cui stare a casa da solo un po' mi scoccia. Io pratico molto boxe e arti marziali e non è sempre facile tra l'altro trovare palestre aperte e valide la sera.... e quindi viene meno anche quella parte di vita.
zappy23 Agosto 2020, 10:51 #7
Originariamente inviato da: CIMO1
Lo smart work come lo fai tu non é smart.

Anche io lavoro da casa ma corro, faccio movimento, esco "guardo le gonne di quelle per strada" (detta cosí fa maniaco) ma la socializzazione la si fa fuori dall'ufficio.

Tu confondi lo smart work con i domiciliari.

Il primo non implica che uno non debba socializzare.
Ora c'é il problema del virus ma se uscira il vacciono spero che il lavoro da casa possa continuare.

sono d'accordo. la dicitura "legale" dello smart work e "lavoro agile".
ovvero ti vengono dati (o almeno dovrebbero darti) obiettivi e un tempo per raggiungerli: sei bravo e li raggiungi in fretta? hai + tempo libero.
domenica piove e lunedì fa bello? puoi lavorare di domenica e andare a spasso il lunedì.
l'amico/a libero professionista va a visitare il museo di martedì alle 10? puoi andare anche tu, lavorerai un altro giorno.

certo che se uno è incapace e per fare un lavoro ci mette più della media, il fatto di non avere la cartolina da bollare alle 17 e tanti saluti me ne vado a casa, se l'obiettivo prevede di concludere la cosa deve concluderla, e la cosa si fa difficile.
coi colleghi (simpatici) semmai ci si organizza e vede fuori.

insomma, è la differenza fra essere pagati per fare una cosa ed esser pagati per stare seduto su una sedia.
amd-novello23 Agosto 2020, 13:24 #8
esatto.

poi bisognerebbe dire come si sta a casa propria. se è un inferno ci credo che preferisci andare fuori ahahaah
gigioracing23 Agosto 2020, 18:33 #9
Sarebbe curioso verificare le curve di umore di meccanici elettricisti muratori e altri lavori ben più stressanti e senza smart Working
amd-novello23 Agosto 2020, 22:05 #10
Originariamente inviato da: gigioracing
Sarebbe curioso verificare le curve di umore di meccanici elettricisti muratori e altri lavori ben più stressanti e senza smart Working


quei mestieri sono mai stati bloccati dai decreti?

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