Italiani, fame di Smart City: pronti ad aprire il portafogli per avere città più intelligenti

Italiani, fame di Smart City: pronti ad aprire il portafogli per avere città più intelligenti

Gli italiani hanno fame di Smart City e sono pronti a "sacrifici" per vedere uno sviluppo tecnologico - sociale delle aree urbane. Milano, Bologna e Padova le città percepite come "più intelligenti", ma la strada verso la vera innovazione è ancora lunga.

di pubblicata il , alle 06:01 nel canale Innovazione
IoTSmart WorkingIntel5G
 
32 Commenti
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s0nnyd3marco11 Aprile 2022, 09:56 #11
Originariamente inviato da: Andrew46147
e vabbè, tanto cetriolo più, cetriolo meno


Oramai e' come tirare una salsiccia in un corridoio
andy4511 Aprile 2022, 10:39 #12
Originariamente inviato da: AlexSwitch
Infatti... Smart non è sinonimo e tantomeno complementare di vivibilità di un centro urbano.


Smart oggi è solo una parola super abusata per non dire niente, che poi qui da noi la parola viene usata per lo più con il significato di "raffinato" ed "elegante", e non "intelligente"...direi che forse è anche ora di eliminare un po' di termini stranieri che nella nostra lingua hanno significati completamente diversi.

Originariamente inviato da: AlexSwitch
La qualità di vita in una città è data, in primis, dalla qualità della pulizia e dell'igiene ambientale, dai servizi di trasporto pubblico, dalla manutenzione delle strade, dalla qualità dei servizi amministrativi, dalla sicurezza, dal verde e dagli spazi offerti alla vita sociale. Poi si può pensare a renderla smart...


Completamente d'accordo.

Originariamente inviato da: AlexSwitch
Cosa mi interessa se alle fermate 5G del bus automaticamente il mio smartphone mi notifica tutti gli orari e poi saltano le corse per mancanza di mezzi ed autisti?


A parte che esistono app apposta, che prontamente ti notificano autobus che non esistono, in fermate più particolari ci sono le paline che ti danno le stesse informazioni...e comunque si, ci faccio cavoli con l'informazione che l'autobus non passa.

Originariamente inviato da: AlexSwitch
Che mi frega di una metro smart quando diverse stazioni hanno tutte le scale mobili e gli ascensori fuori uso ( linea B/B1 Metro Roma )?


Fossero solo gli ascensori e le scale mobili...tra chiusure per lavori, guasti, manutenzione ai treni che non è stata fatta, la metro a Roma già è tanto che ancora ci stà.

Originariamente inviato da: AlexSwitch
Ed ancora che cavolo mi rappresenta un cassonetto smart 5G che mi fa la rendicontazione di quanto riciclo e sudicio produco, quando poi questo non viene svuotato quotidianamente ed i rifiuti trattati in maniera adeguata?


Secchioni che nella migliore delle ipotesi funzioneranno per un breve periodo e poi verranno disattivati, come hanno fatto qui a Roma con i semafori "smart", talmente "smart" che invece di snellire il traffico lo facevano aumentare...che poi qui a Roma, soprattutto nelle periferie, quando non raccolgono l'immondizia danno fuoco ai secchioni, quindi secondo me sono soldi buttati.
386DX4011 Aprile 2022, 11:30 #13
Imho molti vorrebbero avere servizi che pian piano sono cambiati in nome di una perenne volontà di riformare cose che forse andavano solo perfezionate invece che cambiare tanto per cambiare al passo con un ridursi del personale addetto e un invecchiarsi di quello presente. Ma la variabile introdotta nelle ultime decadi imho e' che sono aumentati i ritmi di vita e la velocità in cui ci si aspetta di ottenere servizi che per quantità/velocità di persone che giustamente li richiedono non c'e' soluzione semplice per stare a quel passo.

E allora bisognerebbe chiedersi come in molte altre questioni, come gestire e soprattutto capire la priorità dal "più" per non dire "superfluo" perche' magari superfluo non è. Prima di appunto avere una metropolitana con il WiFi gratis o che sò un territorio di campagna con un mega impianto di videosorveglianza stradale che manco una base militare per "contare i trattori che passano" forse.. magari.. viene da chiedersi che sò ci sono abbastanza medici di base a gestire quel territorio e se hanno studio libero con orari tutti i giorni o che so se ci sono abbastanza parcheggi gratuiti per evitare di vedere auto in tripla fila. POI ciò non toglie che si possa ANCHE fare nel frattempo o successivamente impianti tecnologici digitali.

"Smart" come e' stato detto non vuol dire nulla sul piano reale. Si e' voluto aumentare i ritmi di vita a livelli assurdi e poi si cerca di sintonizzare quei tempi con servizi o logiche che non possono essere gestiti con quei tempi. Forse rallentare potrebbe far rendere conto di come si vive in generale a prescindere da quale Paese o organizzazione, credo sia eguale ovunque.
Tasslehoff11 Aprile 2022, 12:07 #14
Premetto che sono direttamente interessato su questi temi visto che la società per cui lavoro opera in questo ambito da qualche anno e ci ha investito parecchio.

Detto questo lasciatemi dire che "studi" di questo tipo lasciano il tempo che trovano, sono solo un concentrato di buzzowords messe a casaccio su una slide da qualche cintura nera di Powerpoint...

Per il resto, cosa significa smart city dal punto di vista di una società che sviluppa soluzioni di questo tipo?
Una banalissima servlet su un Tomcat messo alla buona su qualche server, con una form, magari acceduta da smartphone con la mappa di Google Maps (o openstreetmap se l'amministrazione di turno ha il "braccino corto" per segnalare qualcosa con una banalissima form che usa un paio di tabelline su un db MySQL.
Lato backend una istanza Elasticsearch e un middleware a caso per fare l'ingestion dei dati (passati 99 volte su 100 mediante csv salvato su qualche server ftp o se va bene sftp, in pieno stile anni '90) e Kibana per disegnare tutte quelle belle "tortine" e graficini che fanno tanto figo e piacciono a tutte le persone che non sanno nemmeno lontanamente cosa stanno guardando "Però ehi! Sono così fike in conferenza stampa..."

Ecco svelato cosa sono le "smart cities", un ammasso di banalità raffazzonate che tecnicamente si potevano benissimo realizzare negli anni '90, mancava giusto qualche supercazzola grafica e strumenti agevoli per generare tutte quelle belle tortine e graficini, ma della sostanza non mancava nulla.

Altro che 5G e IA...
wolverine11 Aprile 2022, 12:09 #15
Mah, se le città fossero vivibili dei default sarebbe già bello, poter girare senza fare il motocross per buche e disastri nei marciapiedi o per strada in moto/auto, incontrare persone "modificate" o persone imbambolate dallo smartphone ecc ecc
Saturn11 Aprile 2022, 12:11 #16
Originariamente inviato da: Tasslehoff
Premetto che sono direttamente interessato su questi temi visto che la società per cui lavoro opera in questo ambito da qualche anno e ci ha investito parecchio.

Detto questo lasciatemi dire che "studi" di questo tipo lasciano il tempo che trovano, sono solo un concentrato di buzzowords messe a casaccio su una slide da qualche cintura nera di Powerpoint...

Per il resto, cosa significa smart city dal punto di vista di una società che sviluppa soluzioni di questo tipo?
Una banalissima servlet su un Tomcat messo alla buona su qualche server, con una form, magari acceduta da smartphone con la mappa di Google Maps (o openstreetmap se l'amministrazione di turno ha il "braccino corto" per segnalare qualcosa con una banalissima form che usa un paio di tabelline su un db MySQL.
Lato backend una istanza Elasticsearch e un middleware a caso per fare l'ingestion dei dati (passati 99 volte su 100 mediante csv salvato su qualche server ftp o se va bene sftp, in pieno stile anni '90) e Kibana per disegnare tutte quelle belle "tortine" e graficini che fanno tanto figo e piacciono a tutte le persone che non sanno nemmeno lontanamente cosa stanno guardando "Però ehi! Sono così fike in conferenza stampa..."

Ecco svelato cosa sono le "smart cities", un ammasso di banalità raffazzonate che tecnicamente si potevano benissimo realizzare negli anni '90, mancava giusto qualche supercazzola grafica e strumenti agevoli per generare tutte quelle belle tortine e graficini, ma della sostanza non mancava nulla.

Altro che 5G e IA...


Grazie per la conferma. Non avevo dubbi. La solita aria fritta per fare scena, quando sono decenni che non riusciamo come collettività e come istituzioni a risolvere ben altri problemi.
randorama11 Aprile 2022, 12:12 #17
finchè è gratis la gente ha fame anche di cavoletti di bruxelles
andy4511 Aprile 2022, 12:23 #18
Originariamente inviato da: Tasslehoff
Ecco svelato cosa sono le "smart cities", un ammasso di banalità raffazzonate che tecnicamente si potevano benissimo realizzare negli anni '90, mancava giusto qualche supercazzola grafica e strumenti agevoli per generare tutte quelle belle tortine e graficini, ma della sostanza non mancava nulla.


Ma infatti qui a Roma tante cose ci sono già da anni, mi sa che c'era ancora il 3G quando sono state messe...poi che i servizi non funzionino è un altro conto, di certo il monitoraggio in tempo reale degli autobus serve a poco se l'autobus in questione non esiste fisicamente, o perché guasto, o perché bloccato chissà dove o semplicemente perché al capolinea decidono di non farlo partire perché c'è poca gente e non gli conviene far partire un autobus vuoto.
bancodeipugni11 Aprile 2022, 12:26 #19
se le città smart sono cosi' era mejo quando eravamo cojoni

senza offese, si intende
randorama11 Aprile 2022, 12:46 #20
Originariamente inviato da: bancodeipugni
eravamo cojoni

senza offese, si intende


"cojone and proud to be"

edit:
mi riferisco a me, sia ben chiaro :P

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