Talentia SoftwareIntelligenza Artificiale

L'impatto dell'intelligenza artificiale nelle HR secondo Talentia Software

di pubblicata il , alle 08:41 nel canale Innovazione L'impatto dell'intelligenza artificiale nelle HR secondo Talentia Software

Marco Bossi di Talentia Software analizza come l'intelligenza artificiale può supportare chi si occupa di gestire le risorse umane, permettendo formazione personalizzata e ottimizzando i processi di assunzione

 

Chatbot e intelligenza artificiale stanno rivoluzionando anche il settore delle risorse umane e lo stanno facendo velocemente, complice anche l'emergenza sanitaria che ha dato un'accelerata notevole al settore. Secondo Marco Bossi, Managing Director di Talentia Software, l'IA avrà un impatto sui processi di selezione del personale, sulla gestione delle buste paga, sulla mobilità e anche sul rapporto fra il reparto HR e i dipendenti. 

Ecco come l'IA sta rivoluzionando il settore delle risorse umane

2020 Marco Bossi Managing Director Talentia Software

Secondo Bossi, il processo di selezione del personale è quello sui cui si vedono più velocemente i vantaggi dell'intelligenza artificiale, che permette di accelerare la raccolta dei CV, riducendo gli errori e ottimizzando il processo. L'IA infatti è in grado di analizzare velocemente una grande quantità di curruculum vitae, verificando la compatibilità dei requisiti dei candidati e confrontando le candidature con i profili richiesti dall'azienda. In questo ambito, ricoprono un ruolo fondamentale i chatbot, che accompagnano il team HR o i candidati durante l’intero processo di selezione.

L'IA può dare un grande supporto anche nella gestione delle buste paga, automatizzando il lungo lavoro di raccolta delle informazioni (assenze, malattie, ferie, trasferte di lavoro) e calcolando automaticamente compensi e contributi, oltre che snellendo i vari processi burocratici e legali, garantendo così il rispetto del quadro normativo e della legislazione sociale in vigore. E migliorerà il rapporto fra i lavoratori e il team di risorse umane, sempre grazie ai chatbot che possono risponde alla maggior parte delle domande che i dipendenti pongono agli HR. 

"L'IA sta trasformando la nostra vita personale e tutti gli aspetti della nostra vita professionale, introducendo un nuovo modo di immaginare il settore delle risorse umane, i loro team, il loro lavoro e le risorse applicative"- spiega Bossi - "L’IA amplia il campo d'azione delle azioni HR, permettendo di avvicinarsi ai propri dipendenti e di sviluppare il loro corretto sviluppo professionale. Il team HR ampliato è in costante movimento, ed è tutto grazie all’AI! L’ufficio HR si sta liberando da compiti ripetitivi e noiosi per concentrarsi sulle attività chiave HR e lavorare alla sua profonda trasformazione. La digitalizzazione della funzione, l'automazione, l'implementazione di indicatori HR monitorati e aggiornati automaticamente sono le promesse dell'AI".

4 Commenti
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phmk27 Settembre 2020, 15:47 #1
Forse se la applicheranno alla selezione di qualcuno per il governo potrebbe migliorare qualcosa ... FORSE
Oppure selezionerà i più "furbi" e meno adeguati...
Ci sarà da ridere...
marconiG28 Settembre 2020, 09:42 #2

Disastro

Ma infatti è un disastro. Per passare le ChatBot la gente è ora costretta a riscrivere il proprio CV in modo da coprire punto per punto i requisiti della posizione (cercando persino di usare le stesse parole, se no il Bot non lo capisce). Inoltre non c'è nessun controllo sulla veridicità di quello che è stato scritto, per cui molti riscrivono il proprio CV in modo a dir poco sportivo (spinti anche dalla disperazione).
386DX4028 Settembre 2020, 11:24 #3
Eh si il problema e' proprio l' assenza di IA negli processo assunzionale...
Gia' nel modo moderno di sottoporre una candidatura, la "domanda" stessa diventa un calvario con gestionali web che praticamente ti chiedono un po' come alle casse automatiche dell' ipermercato di fare un lavoro che salverà tempo internamente ma poi alla fine dei conti e' un assettico interminabile inserimento dati snervante su portali web discutibili.
TRF8329 Settembre 2020, 12:27 #4
Almeno un po' di intelligenza ci sarà, nel processo selettivo. Mancando quella umana, ci accontentiamo di quella artificiale.

Quanto sarebbe bello se per una posizione ti mettessero alla prova con dei test seri (come fanno in molte aziende, tipo Microsoft o Google), invece di chiederti gli hobby, il voto di laurea (che non è metro di paragone reale, nel mondo del lavoro; conosco 110L ignoranti come capre e 80 che definire genio è riduttivo), livello di inglese "the pen is on the table" (e vedere che sono colpiti dalla tua padronanza, dato che loro "table" non se lo ricordano mai).

Certo, gli HR non c'entrerebbero praticamente nulla nel processo di selezione e il loro numero potrebbe tranquillamente venir decimato nelle aziende (giammai!), ma forse le aziende stesse lavorerebbero meglio. Vero, però, che anche i manager dovrebbero capire che far investire del tempo dei propri dipendenti nella selezione, significa investire tempo e non perderlo.

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