La ricetta di 3M: investire sulla diversità nelle STEM per non rimanere indietro
di Alberto Falchi pubblicata il 22 Novembre 2022, alle 12:51 nel canale InnovazioneLe STEM non attirano i giovani e, soprattutto, le ragazze. Un problema di percezione: la scienza è ancora vista come lontana dal quotidiano, e la forte presenza maschile in determinati settori non aiuta ad avvicinare le donne. La soluzione? Servono nuovi modelli di riferimento
"Le aziende che non valorizzeranno l’importanza della diversità nelle discipline STEM resteranno ai margini del progresso". Questa la tesi di Patrizia Capogreco, Technical Supervisor e Advocate for Diversity in STEM di 3M, che sottolinea come le aziende debbano puntare ad avere più persone con competenze STEM (Science, Tecnhology, Engineering, Math) per affrontare le sfide del mercato e continuare a innovare.
STEM: la situazione in Europa
Secondo i dati forniti da Eurostat, sono ancora pochi i laureati in materie STEM: parliamo di 17,4 laureati per ogni 1.000 giovani. Anche inferiore la presenza di donne, che rappresentano solo il 34% del totale dei laureati nel Vecchio Continente e sono sottorapresentate soprattutto in nel manufatturiero (22% di scienziati e ingegneri di sesso femminile). Al contrario, nel mondo dei servizi si nota un maggiore equilibrio, con una presenza femminile del 46%.
Ma come mai le materie scientifiche faticano ad attrarre l'attenzione dei giovani e, soprattutto, delle giovani donne? Secondo 3M, è una questione di percezione, ma anche di "una diffusa incomprensione del settore e da convinzioni stereotipate sulle persone che vi lavorano", spiega Capogreco. "Lo State of Science Index di 3M ha rilevato che l'85% degli europei ritiene importante migliorare la diversità e l'inclusione nelle materie scientifiche. In Italia la percentuale raggiunge l’87%. Tuttavia, il 41% delle persone che si sono espresse a livello globale (e il 27% in Italia) non crede che la propria vita sarebbe molto diversa se la scienza non esistesse. Nonostante rappresenti il fulcro di molti aspetti della vita moderna che diamo per scontati, le persone hanno ancora delle difficoltà nel collegare le STEM al quotidiano".
La scienza, insomma, è vista come qualcosa di distante, poco comprensibile, e molti faticano a comprendere l'enorme impatto che ha sulla vita di tutti i giorni.
Servono nuovi modelli di riferimento
Lo scarso interesse del pubblico femminile verso le materie STEM è dovuto anche alla scarsa presenza di riferimenti, secondo Capogreco, che sottolinea: "la presenza di modelli di riferimento concreti è fondamentale per sviluppare l'interesse delle ragazze per le materie STEM. Ne riconosco l’importanza per esperienza personale. Mio padre, Ingegnere Aeronautico, è stato la mia principale fonte di ispirazione e mi ha sempre fatta sentire "autorizzata a entrare in un campo dominato dagli uomini. Oggi è per me un onore essere un modello di riferimento per le donne impegnate nelle discipline STEM".
Secondo Capogreco, è dovere delle imprese cercare di modificare la percezione che le persone hanno di chi lavora nel settore scientifico, così da diversificare maggiormente la forza lavoro, cercando di abbattere gli stereotipi su questo tipo di occupazione. Ma come si può modificare una percezione tanto radicata? Con gli esempi positivi, naturalmente.
A tal proposito, 3M Italia ha avviato ad esempio una collaborazione con il Consorzio Kairos per il finanziamento del Pop-up STEM*Lab, progetto nato con l’obiettivo di migliorare la formazione STEM, grazie al coinvolgimento dei dipendenti 3M impegnati in attività di volontariato, a beneficio di 700 studenti di tre scuole della periferia di Milano.
"La diversità guida l'innovazione, con conseguenti benefici per le imprese, l'economia e la società. La prossima intuizione rivoluzionaria potrebbe venire da chiunque e da qualsiasi contesto. Anzi, se si considera la pletora di talenti attualmente non rappresentati è molto probabile che sia così. Sfatando gli stereotipi del settore, mettendo in luce quei modelli di riferimento capaci di andare oltre gli schemi e incoraggiando un maggior numero di persone provenienti da contesti diversi ad intraprendere carriere in ambito STEM possiamo iniziare ad affrontare la carenza di competenze e, allo stesso tempo, attingere idee, creatività e innovazione da un bacino di talenti molto più ampio e rappresentativo", conclude Capogreco.
1 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infola discriminazione devi dimostrarla.
per quanto riguarda il livello di melanina dipende anche dalla presenza di persone di colore nella nazione no?
questa ingegneria sociale sta rompendo veramente le gonadi.
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