La trasformazione digitale della PA passa (anche) per la collaborazione con Adobe

La trasformazione digitale della PA passa (anche) per la collaborazione con Adobe

La Pubblica Amministrazione ha una necessità drammatica di cambiamento e trasformazione digitale e sono vari gli attori che collaborano con essa a tale scopo; tra essi c'è anche Adobe

di pubblicata il , alle 15:21 nel canale Innovazione
AdobeData Management
 

La Pubblica Amministrazione deve affrontare un processo di rinnovamento significativo per riuscire a incontrare maggiormente (e meglio) le esigenze dei cittadini, in particolare per quanto riguarda le modalità digitali di erogazione dei servizi. Se ne sta parlando al Forum PA, appuntamento annuale che quest'anno si svolge tra il 14 e il 17 giugno, dove Adobe ha confermato il suo impegno a sostenere la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione italiana tramite i suoi prodotti e servizi.

Adobe spinge per la trasformazione digitale della PA

Il PNRR ha dedicato moltissime risorse alla trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione, da molto tempo impegnata a cercare di rinnovarsi e di proporre ai cittadini servizi migliori e più linea con le loro esigenze e aspettative. Si spera che questa iniezione sostanziale di fondi porti a quei cambiamenti di cui c'è molto bisogno e sono varie le aziende che stanno collaborando con la PA, nelle sue varie forme, per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Tra queste c'è Adobe, che ha recentemente rinnovato una collaborazione con l'INPS per lavorare a un nuovo portale istituzionale che semplifichi l'accesso ai servizi e alle informazioni. Il portale sarà costruito usando la piattaforma Adobe e verrà ospitato in ambienti cloud. L'azienda rimarca inoltre la sua esperienza nella gestione dei documenti e, in particolare, dei file in formato PDF, cruciali sia nel funzionamento interno della PA, sia nel rapporto con i cittadini.

Non si può non notare, però, come sia sempre difficile trovare il giusto equilibrio in ambiente pubblico tra praticità immediata e investimento a lungo periodo: il dibattito è aperto in tutta Europa (e anche oltre) sull'opportunità di legarsi a piattaforme proprietarie di aziende spesso extra-europee al posto di piattaforme aperte e di dominio pubblico, e non è semplice stabilire quali meriti debbano prevalere. La legge italiana prevede che vadano favorite le soluzioni open source a meno di casi eccezionali da motivare attentamente, ma tale indicazione è perlopiù lettera morta. Un aspetto su cui è forse possibile concordare a priori, però, è che la PA deve organizzarsi, nei suoi vari Enti e forme, per razionalizzare le spese e riutilizzare quanto più possibile le piattaforme sviluppate per offrire servizi ai suoi utenti (sia interni, sia esterni), così da migliorare nel complesso la qualità degli stessi.

4 Commenti
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Peppe197016 Giugno 2022, 15:58 #1
Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
Link alla notizia: https://edge9.hwupgrade.it/news/inn...obe_107978.html

La Pubblica Amministrazione ha una necessità drammatica di cambiamento e trasformazione digitale e sono vari gli attori che collaborano con essa a tale scopo; tra essi c'è anche Adobe

Click sul link per visualizzare la notizia.


Tutto per tenere in vita il formato PDF

Evidentemente Openoffice o similari, fanno schifo.
lollo916 Giugno 2022, 18:45 #2
Originariamente inviato da: Peppe1970
Tutto per tenere in vita il formato PDF

Evidentemente Openoffice o similari, fanno schifo.


PDF è un formato libero e standardizzato ISO. Adobe si è tenuta solo il credit per averlo creato, per il resto non è più nelle sue mani. Ma da tipo più di 10 anni.

Quello che Adobe cerca di piazzare è la piattaforma di gestione documentale e, soprattutto, la generazione, versioning e digital signing dei documenti.

Su questi ultimi aspetti c’è poco da dire, quasi non hanno rivali per scenari come PA. Chi altri c’è? Atlassian, Microsoft e davvero poco altro.

Openoffice non c’entra niente. Non si generano certo con un PC desktop col programmino installato sopra qualche milionata di documenti firmati e versionati alla settimana.

Farsi un flow engine di quella portata in casa richiede anni di lavoro e milioni di euro. È normale affidarsi ad un fornitore esterno.
Ma bisogna sceglierselo bene, chiaramente. Adobe è notoriamente una bottega cara.
marcram16 Giugno 2022, 19:21 #3
Originariamente inviato da: lollo9
PDF è un formato libero e standardizzato ISO. Adobe si è tenuta solo il credit per averlo creato, per il resto non è più nelle sue mani. Ma da tipo più di 10 anni.

Secondo wikipedia, è standardizzato e aperto, ma non libero.
Adobe continua a detenerne i brevetti, e concede le licenze gratuitamente. Ma fino a quando?
Peppe197016 Giugno 2022, 20:40 #4
Originariamente inviato da: lollo9
Quello che Adobe cerca di piazzare è la piattaforma di gestione documentale e, soprattutto, la generazione, versioning e digital signing dei documenti.


Quindi, cercano di piazzare la piattaforma di gestione documentale in questa
"odierna" PA ?

E' proprio vero che gli asini volano.

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