La trasformazione digitale di Avio Aero ruota attorno ad IoT, hybrid-cloud e AWS. Nel futuro c'è il quantum computing
di Alberto Falchi pubblicata il 04 Dicembre 2020, alle 09:01 nel canale InnovazioneEdge9 ha intervistato Davis Quirico, Director of Software Engineering dell'italiana Avio Aero, per capire come l'azienda ha affrontato il suo percorso di trasformazione digitale e quali saranno i passi successivi, quantum computing incluso
Avio Aero è un'azienda italiana che realizza sistemi di propulsione, moduli e componenti per aerei civili e militari. Una realtà che fa della tecnologia e della ricerca il suo punto di forza, e che da qualche anno ha avviato un percorso di trasformazione digitale che in buona parte ruota attorno al cloud di Amazon, AWS. Edge9 ha avuto modo di parlare di questa trasformazione con Davis Quirico, Director Software Engineering dell'azienda.
La gestione dell'IoT passa da AWS
Nell'ambito di re:Invent 2020, evento virtuale organizzato da AWS, Avio Aero ha tenuto una presentazione molto tecnica durante la quale ha spiegato come ha sfruttato le funzionalità IoT di AWS, ottenendo latenze particolarmente basse. Abbiamo approfittato della disponibilità di uno degli ingegneri dell'azienda, Davis Quirico, per approfondire il discorso.
Davis ci ha spiegato che il percorso di trasformazione digitale dell'azienda è iniziato nel 2016, quando Avio Aero ha iniziato ad acquisire dati dai suoi macchinari, alcuni dei quali in funzione da più di 30 anni, e quindi non predisposti per l'IoT: macchine con protocolli differenti, che dovevano comunicare con sistemi moderni. Connetterli ha rappresentato una sfida. Inizialmente, questi macchinari erano connessi ai sistemi edge dell'azienda e i dati raccolti venivano aggregati e poi inviati sul cloud. "Non acquisivamo tutto, ma cercavamo di capire l'andamento del macchinario", spiega Quiruico. "Da qui in poi abbiamo iniziato a evolverci, e a raccogliere ulteriori informazioni", come la temperatura e lo stato del macchinario.
La scelta di appoggiarsi all'edge inizialmente era obbligata e, per alcuni processi, lo è tuttora: ricordiamo che Avio Aerio sviluppa anche progetti militari): “Oggi non tutti i dati possono essere sul Cloud (per il nostro business) per due motivi. Il processo autorizzativo di sicurezza per dati altamente confidenziali e la dipendenza da latenza di rete molto stringente per applicazioni specifiche. Sono due punti su cui il tempo potrà darci una risposta, in termini di compliance e di tecnologia”.
Il passo successivo nel percorso di digital transformation è stato quello di migrare la piattaforma, spostando parti dell'IoT sul cloud di AWS, azienda con la quale Aero Avio ha iniziato a collaborare a partire dal 2017. "Abbiamo insomma fatto un refactoring dell'app su AWS. Per due motivi: la flessibilità nella creazione di nuovi servizi e le esigenze che nascevano man mano che scoprivamo nuovi dettagli". Inizialmente Aero Avio si appoggiava alla Regione europa a Francoforte, ma quando è stata aperta la Region italiana si sono spostati su quest'ultima.
La scelta di puntare subito sul cloud di Amazon è dovuta al fatto che GE Aviation (di cui Avio Aero fa parte) era già partner di AWS da tempo. Avio Aero ha atteso qualche tempo prima di approcciarsi al cloud e a iniziare il suo percorso di trasformazione, prevalentemente perché il focus dell'azienda è sulla stabilità dei sistemi, più che sulla velocità, ma quando hanno iniziato a sperimentare col cloud di Amazon ha realizzato che poteva ottimizzare una serie processi, in particolare quelli relativi all'esperienza utente. "AWS ci ha permesso di sviluppare app velocemente e non dovendo investire sull'infrastruttura, ci ha permesso di concentrarsi sulla User Experience". Le app interne erano così semplici da usare che non richiedevano corsi di formazione né manualistica, fatto che ha permesso anche di ridurre sensibilmente i costi.
E in caso di problemi? Cosa potrebbe succedere se una Region incontrasse difficoltà tecniche? "Abbiamo procedure di emergenza: sugli aspetti più critici è garantito il funzionamento, con procedure testate e validate ogni 6 mesi". Un down del cloud, insomma, non bloccherebbe i sistemi critici di Aero Avio.
Avio Aero, un'azienda che punta sull'hybrid cloud
Durante l'intervista Quirico sottolinea in ogni caso che Avio Aero difficilmente sarà un'azienda che punterà al 100% sul cloud: alcune funzioni rimarranno per forza on-premise, tanto per motivi di sicurezza quanto per l'elevato costo del refactoring di alcune applicazioni, che non giustificherebbe l'investimento. In ogni caso, l'azienda sta lavorando molto su tecnologie container, in modo che le nuove app possano essere facilmente spostate velocemente ovunque, sia sul cloud (non necessariamente AWS) sia on-prem, in relazione alle esigenze: la classificazione del dato può variare nel tempo, e devono quindi essere pronti a "riportarlo in casa" all'occorrenza. Aero Avio è insomma un'azienda hybrid-cloud (al momento sono 75% on-prem e 25% cloud, indicativamente) ma anche multi-cloud: non vuole legarsi a un solo vendor, e già ora usa si affida ad Azure, soprattutto sulla parte SAS.
In ottica futura, però, il cloud sarà sempre più importante per l'azienda, soprattutto per il quantum computing. Al momento l'azienda ha fatto qualche esperimento con queste tecnologie, che sono molto promettenti e potrebbero accelerare enormemente alcuni calcoli che attualmente richiedono settimane di elaborazione, e che potrebbero essere risolti in pochi minuti. I costi dei sistemi di quantum computing sono proibitivi, e solo appoggiandosi a infrastrutture cloud che lo offrono come servizio sarà conveniente accedere a queste tecnologie. Ma, specifica Quirico, c'è ancora molto da fare: non sarà una rivoluzione che avverrà nei prossimi 5/7 anni.
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