Matrix 42Smart Working
Lavorare da remoto: gli italiani sono i più scettici in Europa. L'indagine di Matrix42
di Alberto Falchi pubblicata il 14 Ottobre 2021, alle 14:11 nel canale Innovazione
A preoccupare sono prevalentemente le dotazioni tecnologiche insufficienti e, soprattutto, il timore di non riuscire a separare in maniera netta la vita lavorativa da quella privata
38 Commenti
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Ma vaglielo a far capire !
Ma vaglielo a far capire !
pensa che in una vecchia ditta dove lavoravo la metrica per la valutazione dei dipendenti era il numero di righe di codice scritto / rilavorato.
con il risultato che, se disegnavi una gui per un configuratore (in visual c: mezza pagina di codice per implementare il bottone chiudi form) eri uno stakanovista, il team di debug che modificava 1 riga su 50000 trovandoti un baco alla jon snow che inficiava il funzionamento del firmware da 2 mesi erano tutti dei fancazzisti che passavano la mattinata alla macchinetta del caffè
con il risultato che, se disegnavi una gui per un configuratore (in visual c: mezza pagina di codice per implementare il bottone chiudi form) eri uno stakanovista, il team di debug che modificava 1 riga su 50000 trovandoti un baco alla jon snow che inficiava il funzionamento del firmware da 2 mesi erano tutti dei fancazzisti che passavano la mattinata alla macchinetta del caffè
E questo è quello che succede quando chi amministra non capisce come viene svolto il lavoro e di conseguenza sceglie delle metriche del cappero!
con il risultato che, se disegnavi una gui per un configuratore (in visual c: mezza pagina di codice per implementare il bottone chiudi form) eri uno stakanovista, il team di debug che modificava 1 riga su 50000 trovandoti un baco alla jon snow che inficiava il funzionamento del firmware da 2 mesi erano tutti dei fancazzisti che passavano la mattinata alla macchinetta del caffè
Beh nulla di nuovo. In molte aziende se fai 14 ore al giorno e magari anche il sabato e praticamente non hai una vita privata sei un eroe della patria. Poi magari non sai nemmeno usare Excel ma vuoi mettere quanto tempo stai lì.
Invece il dipendente che in un'ora ti risolve problemi annosi e pur essendo l'ultimo è in grado di riorganizzare intere parti di lavoro ma se ne va alla sua ora è uno che non fa abbastanza.
con il risultato che, se disegnavi una gui per un configuratore (in visual c: mezza pagina di codice per implementare il bottone chiudi form) eri uno stakanovista, il team di debug che modificava 1 riga su 50000 trovandoti un baco alla jon snow che inficiava il funzionamento del firmware da 2 mesi erano tutti dei fancazzisti che passavano la mattinata alla macchinetta del caffè
Oh bè...
Anche qui è lo stesso anche se facciamo tutt'altre cose, le metriche che usano sono ridicole !
Anche qui è lo stesso anche se facciamo tutt'altre cose, le metriche che usano sono ridicole !
Invece il dipendente che in un'ora ti risolve problemi annosi e pur essendo l'ultimo è in grado di riorganizzare intere parti di lavoro ma se ne va alla sua ora è uno che non fa abbastanza.
ecco hai spiegato esattamente !
Persone che passano qui la vita, poi magari non sanno aprire un file .7z sono il non plus ultra !
Invece il dipendente che in un'ora ti risolve problemi annosi e pur essendo l'ultimo è in grado di riorganizzare intere parti di lavoro ma se ne va alla sua ora è uno che non fa abbastanza.
Questo poi è uno dei mali dell'imprenditoria, non solo lato dipendente ma anche lato finanziario. Mi spiego: in una azienda che lavora a progetti è fondamentale capire il grado di contribuzione di ogni dipendente alla creazione di valore. È altrettanto ovvio che un dipendente che fa 12 ore al gg non può rendicontarle tutte perché è illegale, quindi se questa persona effettivamente sta lì a lavorare come uno schiavo crea valore che però non viene rendicontato. Questo significa che a chi amministra il progetto, magari inconscio di questo problema, si sballano tutte le metriche e che praticamente l'azienda sta lavorando gratis. Quindi fondamentalmente a causa di una cultura sbagliata l'azienda ci perde una marea di soldi di lavoro invisibile che invece di essere pagato dal cliente (o dai clienti, nel caso di una azienda di prodotto) viene pagato invisibilmente dalla salute psichica e fisica del lavoratore. Una assurdità!
Il male è quando è la dirigenza stessa a vivere così e a misurare tutto con il suo metro personale. Come se lavorare più dell'orario dovuto fosse produttivo. Già 8 ore al giorno sono tante e secondo me sotto le 6 si può cominciare a ragionare.
Un mondo in cui un dipendente venga misurato secondo quello che sa fare e apporta all'azienda sarebbe un mondo meritocratico e di conseguenza utopico. Se la dirigenza sono i primi a fare un lavoro che non sanno fare beh...quello che ne consegue non può che non funzionare.
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