In collaborazione con Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia

Wolters Kluwer Tax and Accounting Italia Gestione processi

Le imprese italiane sono pronte per il mondo digitale?

di pubblicata il , alle 10:01 nel canale Innovazione Le imprese italiane sono pronte per il mondo digitale?

La ricerca DESI 2022, presentata recentemente, sembra indicare che vi siano ancora parecchi problemi, fra cui carenza di formazione e scarsa attitudine. Non mancano però aziende che cercano di facilitare il percorso verso la digitalizzazione fin da subito

 

Nell’edizione 2022 del DESI (Digital Economy and Society Index), che misura i progressi compiuti dagli Stati membri dell'UE nel proprio sviluppo digitale, l’Italia sale di due posizioni, ma continua a galleggiare nella parte bassa della classifica, al 18esimo posto su 27 Stati membri.

Paesi simili al nostro per industrializzazione, come Spagna, Germania e Francia, sono ahimè lontani. Nel dettaglio, l’Italia è 25esima per diffusione di competenze digitali, stabile rispetto allo scorso anno; settima per connettività, con un guadagno di 16 posizioni rispetto alla precedente rilevazione; ottava per digitalizzazione delle imprese, più due posizioni; 19esima per digitalizzazione della PA, una posizione in meno.

Professionista-consulente-2

Ma cosa serve per dare un’accelerata alla crescita digitale del nostro Paese? La risposta è semplice: formazione!

La carenza di competenze digitali in Italia

Sempre il DESI rileva che il tema del capitale umano è scottante. Infatti, se l’87% delle persone (tra 16 e 74 anni) ha utilizzato Internet regolarmente nel 2021, solo il 54% possiede competenze digitali di base.

La scarsa diffusione delle conoscenze tecnologiche genera una carenza di specialisti ICT nel mercato del lavoro: nel corso del 2020 il 55% delle imprese che hanno assunto tecnici ICT ha segnalato difficoltà a coprire tali posti.

Studi e osservatori confermano quanto la costante accelerazione digitale e la continua necessità di nuove figure professionali impongono lo sviluppo di una formazione sempre più tecnologica per mantenere la competitività.

Eit Digital (European Institute of Innovation and Technology) cita percentuali addirittura più alte di quelle del DESI. Afferma infatti che per il 58% dei datori di lavoro trovare persone con le giuste competenze sia diventata la sfida più importante.

Sulla base degli obiettivi digitali definiti dalla Commissione Europea all’interno della Digital Compass 2030, entro otto anni solo il 64% della popolazione avrà le competenze digitali di base (meno 16 punti percentuali dall'obiettivo) e solo 13,3 milioni di specialisti digitali occupati (meno 6,7 milioni dall'obiettivo).

Bisogna dunque realizzare un comune sforzo per accelerare la formazione digitale nel nostro Paese. La competitività nasce da lì, dalla capacità di utilizzare le risorse digitali che sono già oggi a disposizione e che consentono automazione, ottimizzazione, risparmio e sostenibilità.

Il confronto non è più soltanto sul mercato, il successo dell’impresa manifatturiera è dato dalla coesione di un complesso di azioni e strategie che devono essere concepite armoniosamente.

Tra queste le strategie amministrative, finanziarie e tributarie assumono contorni di sempre più decisiva importanza. Attori protagonisti i commercialisti che affiancano l’imprenditore suggerendogli le soluzioni migliori, per l’ottimizzazione delle risorse e la crescita dell’impresa, industriale o del terziario.

Genya, la trasformazione digitale secondo Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia

In questo contesto, Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia ha messo a disposizione degli Studi Professionali un ecosistema digitale d’avanguardia, che mette gli operatori di Studio nelle condizioni di essere immediatamente operativi su soluzioni ad alta tecnologia attraverso l’autoformazione, in modo intuitivo, semplice, veloce.

Genya anticipa il mix delle necessità della clientela, del commercialista, dei componenti dello Studio, grazie ad automazione, interconnessione, facilità d’uso e abbondanza di “data output”. Genya si sviluppa in un set di strumenti ad altissima intensità digitale che automatizzano le attività dello Studio offrendo una miniera di dati che analizzati ed elaborati formano la base delle attività di consulenza a favore delle imprese manifatturiere e del terziario.

La creazione di un bilancio, per fare un esempio pratico, non è mai stata così facile e veloce. Genya Bilancio permette l’elaborazione del fascicolo in brevissimo tempo e consente di monitorare in automatico le prestazioni, gli indicatori di performance, il flusso di lavoro e il rilevamento dei tempi e delle attività svolte.

La soluzione è adatta sia per i Professionisti sia per le aziende che effettuano l'analisi di bilancio internamente e consente di redigere, in modo facile e veloce, i bilanci d'esercizio annuali, infra-annuali, simulati o straordinari, producendo automaticamente tutta la documentazione.

Genya Bilancio integra, oltre alle classiche funzionalità legate all’adempimento, strumenti di Business Intelligence e Collaborazione indispensabili per offrire valore aggiunto e servizio. Il gestionale pone le basi, in termini di dati, per la valutazione del business dei clienti attraverso il calcolo automatico di indici, dell’andamento previsionale e dei rating finanziari. Il tutto con una semplicità operativa senza eguali.

Se da un lato le future generazioni digitalizzate necessiteranno di strumenti sofisticati, dall’altro, già oggi in uno Studio Professionale efficace, tutti devono poter gestire gli strumenti del futuro. E Genya Bilancio, come tutto l’ecosistema Genya, è uno strumento del futuro.

^