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Le ultime novità di OpenText: arriva Cloud Editions 22.2

di pubblicata il , alle 17:21 nel canale Innovazione Le ultime novità di OpenText: arriva Cloud Editions 22.2

OpenText ha annunciato Cloud Editions 22.2, ultima versione della sua piattaforma di gestione delle informazioni e dei dati aziendali. Ne abbiamo parlato con Muhi Majzoub, Chief Product Officer dell'azienda

 

OpenText, azienda canadese che offre prodotti e servizi per la gestione delle informazioni e dei dati aziendali, ha presentato le ultime novità del suo ecosistema alla sua conferenza annuale per l'Europa, OpenText World EMEA, dove ha annunciato il lancio di Cloud Editions 22.2. Al centro ci sono l'integrazione con prodotti e servizi terzi, l'uso dell'intelligenza artificiale e la sicurezza dei dati. Ne abbiamo parlato con Muhi Majzoub, EVP e Chief Product Officer in OpenText.

OpenText presenta Cloud Editions 22.2: integrazione, sicurezza, produttività

Uno degli argomenti chiave nella presentazione delle novità di OpenText Cloud Editions 22.2 sono state le integrazioni con i prodotti e i servizi di terzi. Tra queste integrazioni spiccano quella tra OpenText Core Content e Microsoft Teams, che ora è più profonda e permette di creare un archivio unico per il controllo di gestione, le firme digitali e così via; quella tra OpenText Extended ECM e Teams, SAP, Salesforce e Oracle, per condividere contenuti tra queste piattaforme e migliorare la collaborazione interna all'azienda; quella con NetSuite grazie al NetSuite Order to Cash Adapter Kit che permette di scambiare documenti chiave con le aziende partner.

Sempre in tema di integrazioni, OpenText Media Management offre ora un nuovo framework per costruire connettori con servizi e applicazioni di terze parti in maniera più facile, con una riduzione stimata nei tempi di sviluppo dell'80%. I Developer API Services sbarcano poi in Europa, consentendo agli sviluppatori di commercializzare le proprie applicazioni integrate con i prodotti e servizi di OpenText anche nel Vecchio Continente.

A metà tra il tema dell'integrazione e quello della sicurezza è l'annuncio che OpenText EnCase Information Assurance permette di raccogliere e conservare gli allegati condivisi tramite Microsoft 365 e Teams, così da avere maggiore visibilità sui dati presenti (e, dunque, migliori possibilità di proteggerli).

Rispondere a esigenze che cambiano in fretta: la ricetta di OpenText

"L'integrazione è uno degli ambiti principali su cui OpenText ha investito negli ultimi anni e continueremo a dare ulteriore valore ai nostri clienti integrando le principali applicazioni aziendali, gli strumenti e le connessioni al cloud (come Google, Azure e AWS)", ci dice Muhi Majzoub. "Ma questa non è l'unica cosa su cui ci concentriamo: la sicurezza è anche tra le principali preoccupazioni, assieme all'ottenimento di insight che danno visibilità sui dati storici e permettono di prendere decisioni migliori, alla collaborazione che permette alle aziende di ottenere gli strumenti per consentire ai lavoratori di operare anche da remoto."

A proposito di ottenimento di insight, molte aziende concorrenti di OpenText stanno sfruttando l'IA per questo scopo. Qual è l'offerta di OpenText in merito?

"OpenText ha un'ottima piattaforma di IA nella soluzione Magellan, che ha la capacità di analizzare i contenuti e i dati per fornire informazioni predittive ai nostri strumenti di analisi dei big data, che offrono analisi semantica e contestuale assieme alla capacità di elaborare qualsiasi tipo di dato e di sfruttare le informazioni in esso contenute. Usiamo queste capacità all'interno dei nostri stessi prodotti, ad esempio in Risk Guard: può analizzare contenuti in qualunque repository nelle soluzioni OpenText, ma anche sul Web pubblico o nei database transazionali, e usa l'IA per farlo e per creare rapporti su tali contenuti. Vediamo l'IA come un'area importante e per questo, nel corso dei prossimi dodici mesi, annunceremo molte innovazioni che sfruttano Magellan Risk Guard per fornire ulteriore sicurezza alle nostre piattaforme di contenuti per il cloud pubblico."

Qual è l'approccio di OpenText in merito al cloud? C'è spazio per il cloud ibrido?

"Ci siamo impegnati a supportare gli ambienti di cloud ibrido, perché capiamo che i nostri clienti abbiano esigenze diverse, in base al settore, ai processi di business, ai lavoratori, ai clienti e così via. Li supportiamo indipendentemente dai loro requisiti: possono non usare il cloud e continuare a sfruttare le nostre soluzioni nei loro data center, e abbiamo migliaia di clienti in questa categoria; oppure essere nel cloud privato, nel qual caso si possono affidare a OpenText, che fornisce loro le applicazioni a partire dai suoi data center in tutto il mondo o da quelli di un hyperscaler. In tal caso offriamo certificazioni e supporto per Google Cloud, AWS e Azure. Con Project Titanium, abbiamo sviluppato la famiglia di prodotti Core (Core Content, Core Signature, Core Case...) che permette alle aziende di far operare i propri lavoratori da dovunque, con un processo di onboarding molto veloce. Abbiamo investito migliaia di giornate-uomo per migliorare la sicurezza dei nostri prodotti, dal backup alla cifratura delle email, e continuiamo ad aumentare il valore che offriamo ai clienti perché noi siamo i nostri primi clienti: i nostri 15.000 dipendenti, che lavorano da dovunque, usano i nostri strumenti e vogliamo proteggere le nostre informazioni esattamente quanto quelle dei nostri clienti."

C'è poi un tema di particolare rilevanza e che tocca tutti: quello dei problemi nella filiera di pressoché qualunque settore di mercato. Quali soluzioni offre OpenText alle aziende sue clienti per affrontare queste ulteriori difficoltà?

"Abbiamo fatto molte cose per aiutare i nostri clienti a gestire le difficoltà legate alla filiera. Abbiamo introdotto un processo self service di onboarding per aiutare i nostri clienti ad ampliare e diversificare i partner e i fornitori nel mondo. Abbiamo lanciato strumenti di ottemperanza alle normative in più Paesi per quanto riguarda le fatture, così che le aziende possano rispettare le richieste della legge in merito. Abbiamo dato ai nostri clienti maggiore visibilità con una nuova piattaforma chiamata Lens, che permette di vedere più dettagli sugli scambi tra un'azienda e i fornitori: ad esempio, Nestlé ha oltre 20.000 fornitori e noi le diamo visibilità su ogni transazione così che, se ci sono problemi con un ordine, possono rivolgersi a un altro fornitore. Abbiamo anche creato soluzioni per quelle aziende più piccole, che non sono grandi come Nestlé ma che possono contribuire ad alleviare la pressione sulla filiera tramite l'integrazione con realtà come FedEx, così che possano interagire con più clienti e più fornitori e fare affari più facilmente."

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