Linux anche sulle auto: Red Hat stringe partnership con General Motors
di Raffaello Rusconi pubblicata il 17 Maggio 2022, alle 10:31 nel canale InnovazioneLe due aziende puntano a sviluppare un ecosistema di soluzioni integrando Red Hat In-Vehicle Operating System nella piattaforma end-to-end per veicoli di GM, Ultifi, che dovrebbe essere lanciata il prossimo anno
Per contribuire al progresso dei veicoli software-defined, Red Hat e General Motors hanno annunciato una nuova partnership. L'obiettivo è quello di creare un ecosistema di soluzioni innovative intorno al Red Hat In-Vehicle Operating System, un sistema operativo Linux certificato per la sicurezza funzionale e destinato a fungere da base per la piattaforma software Ultifi di GM.
I vantaggi dell'integrazione di Red Hat In-Vehicle Operating System nella piattaforma Ultifi di GM
Per garantire un adeguato standard di sicurezza, i sistemi software a bordo dei veicoli richiedono elevati livelli di cybersecurity e rigorose certificazioni. Nei sistemi attuali, ogni aggiornamento necessita di una ricertificazione: per snellire tempistiche e procedure, GM e Red Hat implementeranno la certificazione di sicurezza funzionale continua direttamente nella piattaforma Ultifi con Red Hat In-Vehicle Operating System. Il software integrato dovrebbe supportare una varietà di applicazioni legate alla sicurezza e non: sistemi avanzati di assistenza alla guida, controllo del corpo, connettività e infotainment. In questo modo il settore dei trasporti potrà beneficiare di un'innovazione più tempestiva e di una maggiore sostenibilità grazie alla standardizzazione su Linux e sulle tecnologie cloud-native, permettendo così un processo di progettazione più scalabile. GM potrà disporre di più risorse per personalizzare le esperienze all’interno delle autovetture, le modalità del veicolo e altre caratteristiche che i clienti potranno apprezzare.
L’integrazione permetterà anche una riduzione dei costi (dal consolidamento e dal riutilizzo del software su una piattaforma comune); un ciclo di sviluppo migliorato per un time-to-market più veloce; una continua certificazione di sicurezza funzionale per i sistemi relativi alle applicazioni di sicurezza; creazione di nuovi servizi e nuove opportunità di business.
La piattaforma sarà lanciata nel 2023 e il software verrà separato dall’hardware: trattandosi di un sistema basato su Linux, Ultifi è progettato per essere universalmente utilizzabile dagli sviluppatori GM, dai fornitori e anche dalla comunità degli sviluppatori. Gli sviluppatori di terze parti (che dovranno soddisfare gli standard di sicurezza richiesti) potranno sperimentare su Ultifi a beneficio diretto dei clienti GM.
“Con milioni di linee di codice che sostengono sistemi critici come l’assistenza alla guida, il risparmio di carburante e altro, i veicoli moderni sono più simili a computer mobili ad alte prestazioni che alle auto del passato”, commenta Francis Chow, vice president and general manager, In-Vehicle Operating System and Edge, Red Hat. “Il momento di innovare è ora. Questi nuovi veicoli danno alle nostre industrie la possibilità di creare una piattaforma aperta comune senza sacrificare la sicurezza funzionale. Collaborando con GM su Red Hat In-Vehicle Operating System, intendiamo portare l’era dell’open source nel mondo automobilistico, a beneficio delle case automobilistiche, dei partner dell’ecosistema e dei consumatori”.
“General Motors è oggi una società di società di piattaforme tecnologiche focalizzata sul software e lavorare con Red Hat è un elemento fondamentale per far progredire il nostro sviluppo software Ultifi”, aggiunge Scott Miller, vice president, Software Defined Vehicle and Operating System, General Motors. “Incorporare l’esperienza open source darà i suoi frutti mentre miriamo a fornire la piattaforma software più facile da sviluppare nel settore. Con il sistema operativo di Red Hat come abilitatore principale delle capacità di Ultifi, l’opportunità di innovazione diventa illimitata”.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon si riesce nemmeno ad inquadrarlo in una delle fasi di Klein: riesce ad essere ignorato, deriso, combattuto e risultare vincitore nello stesso tempo...
La qualità di Linux però non si discute, è fatto molto bene.
Luoghi comuni.
Manca solo quella che si deve far tutto da riga di comando...
La qualità di Linux però non si discute, è fatto molto bene.
flatpak. Per l'utente comune è il modo giusto di installare apps.
Ed il sistema a prova di scimmia è dove si stanno indirizzando i progetti come fedora silverblue o opensuse microos che usano un file system bloccato in modo che l'utente non lo possa smerdare.
Quindi flatpak + file system protetto sarà il futuro del desktop linux probabilmente.
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