Mia-Platform: ecco come cambierà nel futuro il mercato delle cloud application

La pandemia ha accelerato i processi di trasformazione digitale e ha messo in evidenza la necessità di adattarsi a un nuovo scenario economico globale. Per restare competitive, le aziende hanno dovuto sviluppare nuove strategie di business e aumentare l’offerta di servizi digitali per soddisfare le nuove esigenze del mercato. Secondo la tech company italiana Mia-Platform, nel futuro le aziende dovranno dotarsi di piattaforme digitali modulari che permettano loro di operare e innovare.

Un recente studio di Statista ha messo in evidenza come il mercato delle applicazioni software cloud sia cresciuto del 5% e raggiungerà i 146,6 miliardi di dollari nel 2022 (entro il 2025 sfiorerà quota 170 miliardi). Trend confermato anche da un nuovo report della società di consulenza internazionale Gartner dal titolo “Emerging Technologies: Kubernetes and the Battle for Cloud-Native Infrastructure” che ribadisce come entro il 2024 il 45% della spesa IT delle imprese sarà destinato al passaggio al cloud ed entro il 2025 la percentuale di applicazioni aziendali sviluppate in cloud aumenterà di 10 punti arrivando al 15%.

La nuova realese Mia-Platform v9.0 mette a disposizione un marketplace di microservizi pronti all’uso  

“Infrastrutture e applicazioni moderne rendono le imprese più competitive sul mercato e in grado di cogliere in tempi rapidi nuove opportunità di business”, afferma Federico Soncini Sessa, Ceo di Mia-Platform. Infatti, sempre più organizzazioni si stanno affidando al cloud per costruire architetture IT flessibili, scalabili e sicure, che permettono loro di erogare in modo più semplice e veloce servizi digitali personalizzati e in continua evoluzione (per esempio, le piattaforme di streaming o siti di e-commerce e così via). 

“I servizi cloud sono diventati la prima scelta da parte delle imprese per realizzare nuovi progetti senza dover fare investimenti in conto capitale o doversi occupare di gestire capacity planning, configurazioni e manutenzione – conferma Federico Soncini Sessa – Grazie allo sviluppo di applicazioni cloud-native le imprese sono più competitive sul mercato e possono aprirsi in tempi rapidi a nuovi business per continuare il loro percorso di crescita puntando anche ai mercati internazionali”.

Per essere in grado di offrire servizi sempre più cuciti sulle esigenze dell’utente finale e per rispondere in modo veloce e reattivo ai cambiamenti repentini del mercato, Mia-Platform ha lanciato la versione 9.0 della sua piattaforma che ogni giorno fa transitare sui suoi sistemi 5,5 milioni di euro (per un complessivo di oltre 2 miliardi di euro l’anno) e su cui lavorano oltre 3.000 sviluppatori ogni giorno. 

“Le imprese non solo ottengono più rapidamente, e in modalità as-a-service, le risorse di cui hanno bisogno per garantire il kickoff dei nuovi progetti, ma sono anche in grado d’integrare più facilmente le applicazioni, nuove o esistenti, sia tra loro, sia con il software e i servizi di terze parti – spiega Giulio Roggero, Chief Technology Officer di Mia-Platform – Grazie alla v9.0 di Mia-Platform offriamo ai team di sviluppo un nuovo modo di gestire l'evoluzione delle applicazioni aziendali dando la possibilità di concentrarsi sulla logica di business. In questo modo diventa più semplice creare, trasformare e comporre supporti digitali e funzionalità per riutilizzarli in nuovi contesti, risparmiando soldi e tempo di sviluppo”.

Le nuove funzionalità implementate permettono alle aziende di gestire in una piattaforma unica tutti gli asset e i progetti IT aziendali e di avere un'integrazione più semplice e veloce dei sistemi esterni per massimizzare le opportunità di collaborazione con nuovi partner. La nuova release semplifica l'approccio modulare con un marketplace di microservizi pronti all’uso e riutilizzabili che abilitano business capabilities specifiche per diversi settori merceologici. 

Il futuro del mercato delle cloud application per Mia-Platform

Mia-Platform ha anche individuato i sette trend che caratterizzeranno il futuro del mercato delle cloud application. In primis, il serverless computing: si tratta di un’architettura informatica che permetterà agli sviluppatori di creare codici e applicazioni senza gestire i server. Con la developer experience, invece, cambierà l'approccio all’interno delle organizzazioni IT delle aziende: da una prospettiva infrastructure-centric si riporteranno i team di sviluppo al centro delle strategie di software developement. L'implementazione del low code/no code permette ai developer team di creare applicazioni attraverso moduli di configurazioni e interfacce grafiche, invece di programmare scrivendo codice sorgente. La next gen personalization consentirà di collegare le preferenze degli utenti a strumenti tecnologici in modo tale che le persone potranno agire non solo basandosi su dinamiche commerciali. Un'azienda, poi, dovrà essere in grado di adattarsi ai ritmi di cambiamento del mercato: la composable entreprise si trasformerà in “composable application” per le soluzioni di sviluppo applicativo cloud-native e “composable commerce” per la scelta degli stack tecnologici per soddisfare le esigenze di business aziendale. Il Devsecops (Development, Security e Operation) diventerà fondamentale: tracciabilità e visibilità saranno le chiavi di un sistema di monitoring che prevederà l’utilizzo di allarmi e notifiche per effettuare azioni proattive nel caso di problemi. Infine, la Multicloud infrastructure lascerà ai provider la sola gestione tecnica IT.