Microsoft rende open source ESE, il motore di database (anche) dietro Exchange
di Riccardo Robecchi pubblicata il 03 Febbraio 2021, alle 19:41 nel canale Innovazione
Microsoft ha reso open source il motore di database Extensible Storage Engine, utilizzato negli scorsi 25 anni in numerosi prodotti: da Windows a Exchange, arrivando ad Active Directory e alla posta di Office 365
Microsoft ha pubblicato i sorgenti del suo Extensible Storage Engine (ESE), rendendo dunque il progetto open source. ESE è il motore di database non-SQL utilizzato dall'azienda sin da Windows NT 3.51 e Microsoft Exchange 4.0 per raccogliere e indicizzare dati di vario tipo.
Microsoft rende open source un nuovo prodotto: Extensible Storage Engine
Sulla pagina GitHub del progetto, Microoft fa notare che ESE "è una di quelle rare basi di codice che ha più di 25 anni di servizio attivo. Dapprima fornito con Windows NT 3.51 e poco dopo in Exchange 4.0, riscritto due volte negli anni '90, e pesantemente aggiornato nelle due decadi successive, rimane un asset chiave di Microsoft tutt'oggi." ESE è infatti integrato in Windows 10, fa funzionare le caselle di posta elettronica di Office 365 in cloud ed è il database dietro Active Directory.
Al momento il progetto è poco più che un dump del codice per scopo informativo, dato che è senza alcun commento e senza la possibilità di effettuare la compilazione. I commenti verranno aggiunti dopo una fase di revisione volta a evitare la diffusione di segreti industriali (o di commenti inappropriati, molto diffusi nel mondo della programmazione), così come verranno aggiunti i file di build e i test. In futuro Microsoft prevede la possibilità di contribuire con il proprio codice al progetto, ma ci vorrà del tempo prima che ciò avvenga.
È ancora presto per dire se ESE diventerà un progetto open source con una vita a sé stante, diffuso al di là dell'ambiente Windows e dei suoi strumenti. Microsoft sembra però impegnata a continuare ad "aprire" il suo codice, sebbene a piccole porzioni alla volta.
4 Commenti
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Capisco che effettivamente andare alla pagina di GitHub e leggere il README e' troppo faticoso...
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