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Monaco di Baviera sceglie Linux (di nuovo): perché l'open source è una questione politica

di pubblicata il , alle 16:31 nel canale Innovazione Monaco di Baviera sceglie Linux (di nuovo): perché l'open source è una questione politica

L'amministrazione progressista di Monaco di Baviera sceglie di tornare nuovamente al software open source, dopo che la precedente amministrazione (a guida conservatrice) era tornata da Microsoft. Una battaglia politica con importanti risvolti pratici

 
64 Commenti
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acerbo17 Maggio 2020, 17:14 #51
Originariamente inviato da: PLAYsWITCH
Da noi con poco più di 7 euro al mese a testa ci hanno dato accesso a tutto office con un TB di spazio Cloud condiviso .
Condividiamo di tutto e tutto e già pronto nativo nel sistema operativo .
Migrare ad un altro servizio vorrebbe dire usare LibreOffice e pagare uno spazio Cloud di costo praticamente superiore .
Non ha senso .


Se va bene a voi non vuol dire che va bene a tutti, il costo poi é relativo appunto perché dipende da quanti siete e da quando spazio vi occorre, per me paradossalmente ancora conviene comprarsi la licenza office piuttosto che abbonarsi a 365, ci sono un sacco di aziende che hanno fatto male i loro conti e si ritrovano a spendere anche piu' di prima.
Se parliamo di una amministrazione pubblica con migliaia di funzionari non so mica se é cosi' conveniente e comunque ci sono leggi che vietano l'uso del cloud per documenti dal contenuto sensibile per via della privacy.
Per piccole imprese va benone anche la suite google con 15gb gratuiti se é per questo o magari basta comprarsi un nas da 500euro con 10 tera di disco mirrorato e usare libreoffice, tutte soluzioni valide, l'importante é che chi prende le decisioni lo faccia con il cervello.
PLAYsWITCH17 Maggio 2020, 17:22 #52
Originariamente inviato da: acerbo
Se va bene a voi non vuol dire che va bene a tutti, il costo poi é relativo appunto perché dipende da quanti siete e da quando spazio vi occorre, per me paradossalmente ancora conviene comprarsi la licenza office piuttosto che abbonarsi a 365, ci sono un sacco di aziende che hanno fatto male i loro conti e si ritrovano a spendere anche piu' di prima.
Se parliamo di una amministrazione pubblica con migliaia di funzionari non so mica se é cosi' conveniente e comunque ci sono leggi che vietano l'uso del cloud per documenti dal contenuto sensibile per via della privacy.
Per piccole imprese va benone anche la suite google con 15gb gratuiti se é per questo o magari basta comprarsi un nas da 500euro con 10 tera di disco mirrorato e usare libreoffice, tutte soluzioni valide, l'importante é che chi prende le decisioni lo faccia con il cervello.


Su tante cose sono d'accordo.
Il problema e che eliminare Windows dalle pa si può fare ma e necessario concretamente capire cosa devono fare e come .
Conosco un ing che lavora allurbanistica e si passano i proggetti con il cad.
Il problema dell'articolo e solo di carattere politico .
All'atto pratico prima bisogna mettere sul tavolo cosa devono fare e come in questi uffici altrimenti non e possibile capire il peso e la fattibilità della migrazione
acerbo17 Maggio 2020, 17:41 #53
Originariamente inviato da: PLAYsWITCH
Su tante cose sono d'accordo.
Il problema e che eliminare Windows dalle pa si può fare ma e necessario concretamente capire cosa devono fare e come .
Conosco un ing che lavora allurbanistica e si passano i proggetti con il cad.
Il problema dell'articolo e solo di carattere politico .
All'atto pratico prima bisogna mettere sul tavolo cosa devono fare e come in questi uffici altrimenti non e possibile capire il peso e la fattibilità della migrazione


Ma questo é chiaro e non avviene solo nel pubblico.
Spesso sento discorsi del tipo "eh ma quel programma funziona solo su windows" o peggio ancora "quel servizio é compatibile solo con IE" ...
Ho visto utilizzare da oltre 150 dipendenti di un'azienda privata una monnezza di SW per la fatturazione delle prestazioni interne scritto da un consulente almeno 10 anni fà con delle macro excel e un database Acess, roba che un programmatore ti puo' rifare in 3 giorni usando php o una webapp java con un vero DB postgresql/mysql, tutto accesibile da web senza montare accrocchi con citrix e senza spendere un euro di licenze, ma il direttore non vuole perché finché funziona e all'utente finale va bene perché cambiare, tanto mica paga lui.
Tasslehoff17 Maggio 2020, 19:28 #54
Originariamente inviato da: boboviz
Pessima idea.
In realtà no, anzi è un'ottima idea.

Fin'ora succedeva questo: gli enti utilizzavano RedHat (in prevalenza) perchè faceva "figo" a prescindere dal fatto che fosse un requisito per i software da installarci sopra (es prodotti Oracle prima dell'avvento di Oracle Linux, oppure i prodotti IBM) con la scusa del supporto.

Statisticamente le richieste di supporto per il sistema operativo sono sempre state tendenti a zero, 99,9% dei ticket riguardano servizi applicativi non il sistema operativo o i servizi di base forniti con esso, quindi praticamente il supporto per l'OS è sempre stato tendenzialmente inutile.

In moltissimi casi la subscription a RedHat Network (che include supporto E aggiornamenti del sistema operativo) non veniva rinnovata oltre il primo anno (cosa lecita dal punto di vista formale, assurda da quello tecnico e di sicurezza), con il risultato che il sistema operativo non veniva MAI aggiornato e rimaneva congelato allo stato dell'installazione, o nel migliore dei casi all'ultima volta in cui qualche tapino avevo lanciato uno "yum update".

In diversi altri casi la subscription a RedHat Network faceva parte della fornitura prevista dal capitolato (es 3 anni), terminata la fornitura la subscription non veniva più aggiornata e quindi il sistema rimaneva senza alcun aggiornamento.

Sappiamo tutti che è una pessima cosa, sappiamo tutti che è pericolosissimo, sappiamo tutti che non dovrebbe succedere, però succede quasi sempre per mille motivi (in primis i meccanismi di spesa assurdi per la PA, dove ad es la burocrazia per ottenere le stupide 250 €/anno per la subscription costano di più delle 250 € stesse...).

Di fronte a questo scenario (che chiunque abbia lavorato in PA, come dipendente o consulente può testimoniare) capisci bene che sacrificare il supporto ufficiale (che come dicevo nel mio post precedente lascia cmq il tempo che trova... ) per un sistema con aggiornamenti gratuiti è un'ottima cosa.
Tasslehoff17 Maggio 2020, 19:50 #55
Originariamente inviato da: emiliano84
ma qui si parla di client, poi che lato server si usi linuz, ed e' trasparente all'utente finale, e' un altro discorso
Niente affatto, nell'articolo vengono anche citati prodotti Oracle e SAP.

Basta con l'ossessione del singolo insignificante pc e della suite Office o del gestionalino Zucchetti che gira solo su Windows.
La licenza del client Windows è insignificante dal pdv dei costi, quando si parla di costi veri, grossi, significativi per i bilanci di un ente si parla di servizi, idem per quanto riguarda i vincoli a rimanere su una determinata tecnologia.

Ci sono enti dove ho lavorato (per poco deo gratias) che avevano tutto il loro parco applicativo basato su servizi Microsoft, non per motivi o esigenze reali, ma perchè il dirigente di turno era "nato" professionalmente su Windows NT, conosceva solo quello e diffidava di questo "malefico" open source (senza rendersi conto che poi il 90% dei servizi su cui basava la propria vita tecnologica dipendevano da esso, questo a dimostrazione della sua stupidità...).
Se il problema economico si fermasse a qualche licenza applicativa o ai sistemi operativi (che per server sono tutt'altro che economici) il problema sarebbe marginale, ma in realtà ogni servizio si portava dietro una miriade di licenze client, licenze di servizi accessori, licenze di mille tipi.
Tutto questo era diventato un vincolo pazzesco, non c'era nessuno in grado di calcolare quanto cubassero quelle licenze, avevano letteralmente rinunciato a cercare di calcolarle, erano in balia dei commerciali MS.

Poi per fortuna un giorno quel tal dirigente è stato trasferito e il nuovo corso ha cominciato a fare repulisti, hanno subito i loro bei ricatti (vedi mio post precedente) ma hanno cambiato il corso delle cose.
Ora non spendono molto meno di prima, ma i soldi sono spesi per fornire molti più servizi, hanno spostato il budget da un buco nero aspira soldi che restituiva ben poco a una miriade di progetti che danno valore aggiunto, aumentano l'indotto, forniscono più servizi e diversificano il loro parco tecnologico, il tutto restando indipendenti nelle scelte e svincolati da contratti capestro.
woddy6818 Maggio 2020, 04:07 #56
Originariamente inviato da: demon77
Questi vivono sulle nuvole.

Un conto è avere un server linux based in cui tutto è settato, configurato e mantenuto da gente esperta nello specifico e che funziona lontano dalle mani dell'utente comune.
BEN ALTRO PAIO DI MANICHE è installare una distro linux su ogni singolo terminale in mano a perfetti idioti in materia.
Già con il normale windows è un cinema. Con linux nel giro di pochissimo si scatenerà una tempesta di rogne e problemi legati a qualsiasi genere di cazzata che si tradurranno in uno tsunami di richieste di assistenza e disservizi di ogni sorta.

Risultato: un puttanaio della madonna, disservizi a cannone per il pubblico, valanga di soldi spese per assistneze vaire e continue.
Storia già vista in situazioni del tutto similari in passato.
Arriva il politico rincoglionito che spara la sua cazzata senza avere l'idea di come girano certe cose e poi ne fanno le spese i cittadini.

E' una cosa talmente demente che mi stupisce che non sia avvenuta in Italia.

Tutti i cambiamenti sono sempre problematici, ma non per questo dobbiamo restare fermi, anzi...sopratutto se c'è un beneficio, che non è in termini economico, ma in termini di indipendenza...che non è poco, è importante cambiare.
Ovviamente le transizioni devono essere gestite con criterio da persone competenti. Già molte amministrazioni lo hanno fatto, la stessa comunità europea se non sbaglio sta progressivamente bandendo il software proprietario e stanno anche finanziando università nello sviluppo di software open source di cui non esiste una controparte open.
Certo ci vuole tempo, investimenti e continuità, ma alla fine si otterrà un risultato importante, che è l'indipendenza da aziende private.
PLAYsWITCH18 Maggio 2020, 09:36 #57
Mi sono riletto tutta la storia e sembra un misto tra politica, accordi e confusione organizzativa lato software.
Ho letto l'intervista a Schenider e ci sono tante cose che non tornano, oltretutto la sua versione cozza con quella dia altri politici.
Per passare a Windows usarono scuse allucinanti come problemi di compatiblità con i PDF, per fare un esempio di quanta confusione hanno combinato..
andy4518 Maggio 2020, 10:33 #58
Originariamente inviato da: PLAYsWITCH
Mi sono riletto tutta la storia e sembra un misto tra politica, accordi e confusione organizzativa lato software.
Ho letto l'intervista a Schenider e ci sono tante cose che non tornano, oltretutto la sua versione cozza con quella dia altri politici.
Per passare a Windows usarono scuse allucinanti come problemi di compatiblità con i PDF, per fare un esempio di quanta confusione hanno combinato..


Ci furono molte motivazioni all'epoca, alcune politiche, altre più tecniche, rimanendo sul tecnico quelle principali furono: le applicazioni obsolete, e qui la colpa fu data a una migrazione lenta e confusionaria, i problemi di compatibilità con i documenti, ma quella che diede il colpo di grazia fu che oggettivamente LiMux non riuscì mai a sostituire completamente windows nella stessa amministrazione, costringendo quindi a mantenere in piedi due infrastrutture parallele, con l'unico risultato di far aumentare notevolmente i costi...insomma niente che non possa ricapitare anche oggi.
MercurioRosso18 Maggio 2020, 10:55 #59
Discussione appassionante. Ho fatto molte risate amare nel leggere alcuni vostri commenti assolutamente veritieri e realistici per chi ha toccato con mano la situazione della nostra "amata" PA. E' inutile che esponga anche i miei di esempi sarebbero probabilmente ripetitivi. Vorrei invece fare alcune riflessioni su idee maturate nel corso degli anni. Secondo me e' assolutamente sbagliato e controproducente mettere in risalto esperienze di migrazione all'opensource perche' la loro realizzazione nel bene o nel male e' cosa abbastanza differente rispetto alla bonta' o meno dell' opensource. Diciamo poi che queste "realizzazioni" parziali e fatte in ordine sparso hanno poco senso ed a parte piccole realta' sono spesso fallimentari.
Io partirei dalla necessita' di una legislazione solida in merito. Finche' non vengono fatte le regole d'uso e' difficile stabilire quali strumenti mi serviranno (strumenti che eventualmente saranno creati da zero). Quindi chiariamo che una cosa e' il sofware ed una cosa sono i dati prodotti con lo stesso. Credo che debba essere messo nero su bianco il fatto che i dati sono e rimangono di proprieta' di chi li ha prodotti. Questi dati devono essere gestiti in maniera tale che il proprietario possa accedervi senza un limite temporale e quando vuole (sono suoi) Gia' questa cosa implica il fatto che diventerebbe tassativo l'uso nel software di formati e protocolli aperti,documentabili e condivisi (standarizzati). Questo dovrebbe essere obbligatorio e chi non rispetta cio' non puo' vendere. Come vedete nessuna assunzione sul tipo di software e/o licenza ma solo aspetti che riguardano finalita' pratiche. Diciamo poi che la PA ha una necessita' in piu' rispetto il mercato: la disponibilita' del sorgente (non serve che spieghi il perche'!)
Va da se' che quando applichi queste regole faresti gia' un bel po' di pulizia. La scelta del software e degli strumenti adatti allo scopo andrebbero fatti a livello europeo,perche' converebbe a tutti da un punto di vista di standarizzazione delle soluzioni (vedi regole esposte poc'anzi) e condivisione dei costi di sviluppo. E' inutile reinventare la ruota giusto?
Soluzioni ad esempio come libreoffice vanno benissimo,ma vanno pagate,sostenute e ampliate secondo le necessita'. Insomma la piattaforma prescelta va fatta crescere nelle funzionalita' nella standarizzazione e sopratutto pagata.
Abituiamoci a pensare a degli strumenti derivati dall'opensource (che garantisce in partenza dei diritti fondamentali) meno flessibili ma piu' standarizzati e soprattutto con un costo che deve esser sostenuto a prescindere.
Mechano18 Maggio 2020, 11:26 #60
Ma davvero si vuole usare ancora Windows a livello governativo?

[CUT] Niente link a siti di disinformazione, grazie.

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