Multe per chi non accetta pagamenti con carte? Sì, ma dal 2023
di Alberto Falchi pubblicata il 23 Dicembre 2021, alle 17:01 nel canale InnovazioneIl POS diventa davvero obbligatorio? Ora è ufficiale e sono previste multe a partire da 30 euro più il 4% del valore della transazione negata per chi non accetta pagamenti con carte di credito o di debito. Ma la norma sarà attiva solo da gennaio 2023
Pochi giorni fa avevamo annunciato che stava per venire approvata una norma che prevedeva sanzioni per gli esercenti che non accettano pagamenti tramite carte di credito o di debito, stabilendo così un effettivo obbligo. A oggi, infatti, l'obbligo è solo formale, dal momento che non sono previste multe o altre pene per chi si rifiuta di accettare queste tipologie di pagamento. La norma è stata finalmente approvata, ma sarà in vigore solo dal 2023.
Sanzioni per i negozianti che non accetta pagamenti con carte? Si parte nel 2023
Il 21 dicembre è stato dato il via libera a Montecitorio alla conversione in legge del decreto Dl 152/21 relativo al Recovery Fund e ora il testo, superblindato, passerà al Senato, che dovrebbe approvarlo entro il 5 gennaio. Fra le varie norme, una prevede sanzioni per quei negozianti che si rifiutano di accettare pagamenti con carte di credito e di debito. Una multa di 30 euro, ai quali va sommato il 4% dell'importo della transazione non accettata.
Contrariamente a quanto abbiamo indicato nella precedente news sul tema, però, la norma scatterà non da gennaio 2022 ma l'anno successivo, quindi sarà attiva a partire dal 1° gennaio 2023.
Per ancora un annetto, insomma, ci sarà il rischio di incontrare qualche negoziante che si rifiuta di accettare la carta, consapevole di non incorrere in alcuna sanzione. I motivi per cui molti esercenti sono contrari al POS sono parecchi, ma la principale critica sono le commissioni da pagare alle banche. Se questo poteva essere un buon motivo anni fa, oggi la situazione è ben diversa e, a seconda del contratto, non esistono commissioni per spese basse, inferiori ai 5 euro. C'è anche da dire che la scusa delle commissioni dimostra a nostro avviso una certa miopia: gestire il contante ha un costo, magari non evidente come quello della commissione sulle transazioni, ma non necessariamente inferiore. A questo si somma il rischio di furti e rapine.
46 Commenti
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A me personalmente girano le palle se in un negozio/attività mi chiedono di pagare cash.
E come a me gireranno le palle ad un sacco di gente.
E puntualmente mi tocca chiedere lo scontrino che "casualmente" si dimenticano di battere.
Senza commissioni i negozianti direbbero tranquillamente di noi alla cartamoneta perché col contactless sarebbe tutto più veloce (nessun problema di resto) e sicuro (basta rapine alle casse).
Se poi uno vuole fare in nero non ha il problema della ricevuta pagata in contanti o con carta.
Il negoziante già oggi ha un credito d'imposta del 100% delle commissioni del POS e non solo, le scarica anche sul cliente.
Quindi non vengano a piangere miseria per piacere.
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Senza commissioni i negozianti direbbero tranquillamente di noi alla cartamoneta perché col contactless sarebbe tutto più veloce (nessun problema di resto) e sicuro (basta rapine alle casse).
Se poi uno vuole fare in nero non ha il problema della ricevuta pagata in contanti o con carta.
Ma rimetterci cosa!?!?
I negozianti prelevano dal cliente le commissioni così come l'IVA e tutti i costi di gestione che sono inclusi nel costo del bene che vendono.
Non solo hanno già oggi a disposizione un credito d'imposta del 100% vedi link che ho postato appena sopra.
I commercianti onesti già oggi usano TUTTI il pos senza bisogno di ulteriori regalie di stato.
Quelli che non lo utilizzano non è per i costi ma per fare il nero.
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