Nasce Covision Lab, un consorzio di 7 aziende tech per la ricerca sulla computer vision
di Alberto Falchi pubblicata il 20 Agosto 2020, alle 13:21 nel canale Innovazione
Covision Lab mira a rendere l'Alto Adige un punto di riferimento per la computer vision e ambisce ad attirare ricercatori e ingegneri da tutto il mondo. Avrà sede a Bressanone e il compito di accelerare lo sviluppo di applicazioni industriali
A Bressanone è stato aperto un nuovo centro di competenza, Covision Lab. Composto da un consorzio di sette aziende italiane del settore tech che operano in più paesi, Covision Lab si pone l'obiettivo di accelerare il processo di trasferimento di competenze dal mondo dalla ricerca a quello dell'industria. Il suo focus principale sarà sulla computer vision, uno degli ambiti più promettenti dell'intelligenza artificiale: la ricerca si concentrerà sui processi di acquisizione, ricostruzione e analisi 3D, sul controllo di qualità di superfici e analisi e modellazione di oggetti e scene tramite sistemi multi-camera.
Chi c'è dietro Covision Lab?
Al momento sono 7 le aziende che fanno parte del consorzio Covision Lab: Durst (nei cui spazi sorge la sede del centro), che realizza e produce tecnologie per la riproduzione e l'elaborazione di immagini; Alupress, specializzata nella produzione di componenti in alluminio pressofuso; Microtec, che fornisce sistemi di scansione e ottimizzazione per l'industria del legno; TT Control, che realizza sistemi di controllo per veicoli da cantiere; Microgate, attiva nel settore dei sistemi di cronometraggio sportivo; Barbieri Electronics, che produce sistemi per la misurazione del colore; MPD, spin-off del Politecnico di Milano e Microgate, che produce contatori di fotoni e lavora insieme a colossi del calibro di NASA, HP, Novartis e il MIT.
Il comitato scientifico di Covision Lab è invece composto da tre studiosi riconosciuti a livello internazionale: Rita Cucchiara, professoressa ordinaria di Computer Vision presso il Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari dell'Università di Modena e Reggio Emilia e direttrice del Laboratorio Nazionale di Intelligenza Artificiale e Sistemi Intelligenti; Pietro Perona, professore al California Institute of Technology, uno fra i maggiori esperti al mondo di machine learning applicato alla computer vision; Paolo Lugli, rettore della Libera Università di Bolzano, già preside del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Informatica del Politecnico di Monaco di Baviera.
"Siamo molto orgogliosi di avere la possibilità di far nascere un progetto unico, pensato per rendere l’Alto Adige un punto di riferimento per la computer vision in Europa" - ha dichiarato Federico Giudiceandrea, presidente del Board di Covision Lab - "L'obiettivo di Covision Lab è fare da ponte fra la ricerca e l’industria, fornendo ai suoi fondatori e al territorio un vantaggio competitivo. Per farlo vogliamo attrarre giovani talenti italiani e dall’estero. Creeremo un hub di ricercatori e sviluppatori internazionale, in un ambiente straordinario e sempre all'avanguardia, dove sono a disposizione tutti i requisiti per lavorare all'insegna del progresso tecnologico".
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