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NVIDIA e il mondo che verrà, con una visione molto chiara sul futuro dell’intelligenza artifciale

di pubblicata il , alle 13:51 nel canale Innovazione NVIDIA e il mondo che verrà, con una visione molto chiara sul futuro dell’intelligenza artifciale

Al recente CES di Las Vegas il CEO e fondatore di NVIDIA, Jensen Huang, ha presentato la sua visione sul presente e futuro dell’intelligenza artificiale. Il futuro dell’AI è il passaggio al mondo reale e NVIDIA è pronta a supportare tutto l’ecosistema con le sue soluzioni

 

Come descrivere Las Vegas a chi non ci è mai stato? La prima cosa che viene in mente è sicuramente la Strip, letteralmente una striscia di asfalto su cui si affacciano i mega alberghi diventati così iconici. Però limitare la descrizione di Las Vegas al luccichio molto visibile di alberghi come il Bellagio o il Venetian o i più recenti Aria e Cosmopolitan è decisamente riduttivo, perché circoscrive l’immagine della città solo al suo lato legato all’intrattenimento. Ogni mega albergo propone sicuramente innumerevoli attività ludiche ai tanti turisti che visitano la città del peccato, ma allo stesso tempo è dotato di infrastrutture pensate per ospitare eventi e incontri molto orientati al business.

CES 2025

Las Vegas è diventata la capitale dei grandi eventi

Non è un caso che un evento come il CES si svolga a Las Vegas e non solo al convention center vero e proprio, ma letteralmente in tutta la città, con spazi dedicati alla fiera e ai suoi espositori distribuiti fra tantissimi alberghi, ognuno dei quali ha il proprio convention center, che per dimensioni e qualità delle strutture farebbe concorrenza a molti quartieri fieristici del nostro Paese. Da anni, quindi, Las Vegas non è solo la capitale dell’entertainment, ma anche dei più importanti eventi aziendali: solo per citarne un altro, c’è AWS re:Invent che, fra la fine di novembre e l’inizio di dicembre, ogni anno accoglie oltre 50.000 persone, tutte ospitate dal convention center di un solo albergo, il Venetian, ben sfruttato anche dal CES, visto che l’Eureka Park è proprio un padiglione di quella struttura. Eureka Park che ospita il variegato mondo delle startup e di cui abbiamo parlato qui. Per contestualizzare la dimensione degli eventi, il CES quest’anno ha ospitato 141.000 visitatori.

NVIDIA_Keynote_CES_2025

Per avere un’idea del tipo di strutture che fanno parte dei mega alberghi di Las Vegas, non si può non citare la Michelob ULTRA Arena, un palazzetto da 12.000 posti a sedere, che ospita le partite della squadra di basket femminile di Las Vegas. Che un albergo come il Mandalay Bay possa “nascondere” all’interno delle proprie strutture un palazzetto di queste dimensioni fa capire molto chiaramente come Las Vegas sia diversa da qualsiasi altra città degli USA e perché abbia tanto successo nell’attrarre eventi di grandi dimensioni. È in questo contesto che si è svolto il keynote di Jensen Huang, Founder & CEO di NVIDIA, il momento più atteso di tutto il CES, che ha richiamato oltre 15.000 persone che hanno affollato le tribune e il campo del palazzetto, con file chilometriche, anche per la stampa.

La visione di Jensen Huang sul mondo che verrà

Le aspettative che si erano create per l’evento sono state ampiamente ripagate, perché quanto presentato da Jensen in un’ora e mezza molto serrata e senza alcuna pausa ha dato a tutti i partecipanti una visione del mondo che verrà, in cui, secondo il CEO di NVIDIA, l’intelligenza artificiale continuerà a evolversi a un ritmo incessante e farà il salto decisivo dal mondo virtuale a quello fisico.

Degli annunci legati alle nuove schede grafiche della famiglia GeForce RTX 5000 basate su architettura Blackwell abbiamo parlato ampiamente qui e abbiamo descritto tutti i dettagli dell’architettura applicata alle schede grafiche in quest’altro articolo. In questa sede vogliamo invece soffermarci sulla visione condivisa da Jensen perché, forse mai come in questo caso, propone scenari molto ampi che incidono, nello specifico, sull’evoluzione della tecnologia a 360° e più in generale della relazione fra tecnologia e qualsiasi attività umana.

NVIDIA_Keynote_CES_2025

Il primo elemento da prendere in considerazione per comprendere la visione del CEO di NVIDIA è l’evoluzione che stanno avendo i large language model, che sono alla base di qualsiasi applicazione di intelligenza artificiale generativa. Siamo entrati nella terza fase di sviluppo dei modelli, chiamata da Jensen “test-time scaling” che va inserita in un contesto di “reasoning” dei modelli. In pratica, i nuovi modelli si appoggiano sui risultati conseguiti con il precedente addestramento dei modelli attuali per andare ulteriormente a migliorare i risultati futuri. È un passaggio importante, perché fino a oggi i miglioramenti sono stati ottenuti addestrando i modelli su una mole sempre crescente di dati, con miglioramenti incredibili e di cui tutti possiamo accorgerci usando, banalmente, le nuove versioni dei modelli di ChatGPT. L’accuratezza e l’affidabilità dei risultati ottenuti, ad esempio con GPT-4o rispetto alle versioni precedenti, è più che sorprendente, ma da più voci arriva l’avvertimento che sono praticamente stati esauriti i dati su cui addestrare i modelli. Con il “test-time scaling” si può superare questo plateau e continuare a far evolvere i modelli, creando le condizioni per un’ulteriore evoluzione di tutto l’ecosistema dell’intelligenza artificiale generativa.

Affinché il “test-time scaling” possa funzionare, i modelli vanno utilizzati e quindi devono essere generati token. Più token vengono generati, più efficaci diventeranno i nuovi modelli e qui va commentato l’atteggiamento di Jensen durante il keynote. A parte i concetti espressi, tutto il suo discorso era caratterizzato da una sensazione di urgenza, positiva, e da un atteggiamento di chi ha molto chiaro in testa qual è l’obiettivo finale che vuole raggiungere, conosce anche la strada da percorre per arrivarci, ma poi non può percorre tutta la strada da solo.

NVIDIA detta la via, l’ecosistema deve seguirla

Jensen ha “bisogno” che tutto l’ecosistema si attivi affinché la sua visione si possa concretizzare. Allo stesso tempo, oltre a stimolare tutti gli attori coinvolti, NVIDIA sta portando sul mercato tutti gli strumenti necessari per rendere reale la visione di Jensen. Un esempio molto concreto è NVIDIA Project DIGITIS, descritto come “a Grace Blackwell AI Supercomputer on your desk”. Diamo la definizione di NVIDIA perché sarebbe riduttivo chiamarlo workstation e non è un server a cui si accede in cloud o si installa in un data center, perché lavora in locale, quindi è proprio una nuova categoria di prodotto, proposto a un prezzo, a partire da 3.000 dollari, che è una frazione di quanto costava una soluzione basata su questa architettura quando venne lanciata. È un segnale molto concreto di quanto NVIDIA stia spingendo fortissimo affinché tutto l’ecosistema continui a sviluppare e sperimentare in ambito AI. Sicuramente per vendere più prodotti, visto che continua a essere l’UNICO player del mercato a offrire soluzioni funzionali per determinate fasi dello sviluppo di modelli e applicazioni in ambito AI, ma la sensazione forte provata al keynote è che Jensen, avendo accumulato risorse finanziarie praticamente senza limiti, sia più interessato a vedere concretizzata la sua visione che non a raggiungere obiettivi di breve periodo. Tant’è che la borsa, sempre troppo focalizzata sui risultati immediati, ha punito il titolo dopo il keynote.

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Ma qual è la visione complessiva? Diamo per buona la previsione di Jensen che i modelli continueranno a evolvere, anche se non ci sono più dati su cui addestrarli. Per il CEO di NVIDIA siamo nella fase dell’agentic AI, quindi sistemi progettati per agire in modo autonomo e proattivo per raggiungere obiettivi specifici, interagendo con l’ambiente in cui operano. Si stanno quindi realizzando sistemi di automazione industriale con robot autonomi che possono gestire intere linee di produzione, sistemi per la ricerca scientifica che conducono esperimenti e analizzano i risultati e assistenti personali avanzati che, oltre a generare contenuti, possono comprendere contesti complessi, pianificare e agire, come in passato, nel mondo virtuale, ma anche in quello reale.

L’intelligenza artificiale entra nel mondo reale

Il passaggio al mondo reale è il prossimo passo ipotizzato da Jensen e quello decisivo per integrare l’intelligenza artificiale in ogni aspetto delle nostre vite e vedere espresso tutto il suo potenziale. Non entriamo in considerazioni di merito o etiche in questa sede, è indubbio che l’AI non è solo una nuova tecnologia ma un vero e proprio cambio di paradigma. Per citare sempre Jensen, non sarà l’AI a rubarci il lavoro, ma qualcuno che usa l’AI…

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Siamo vicini, ma non vicinissimi, alla Physical AI, che si concretizzerà con la reale guida autonoma dei veicoli e la diffusione di robot tuttofare. Per velocizzare il processo, Jensen ha presentato NVIDIA Cosmos, una piattaforma pensata per accelerare lo sviluppo della Physical AI. Cosmos include modelli generativi all’avanguardia, denominati World Foundation Models (WFM), insieme a sistemi di sicurezza e una pipeline accelerata per l’elaborazione dei dati in formato video.

Troppo spesso si dice che è necessaria una grande passione per ottenere risultati soddisfacenti nel lavoro. Questo, che è un concetto troppe volte abusato, è decisamente riduttivo guardando Jensen sul palco del CES. Il suo è un amore viscerale per le GPU, da cui è nata NVIDIA e, grazie alla sua perseveranza, ha dimostrato a tutto il mondo il potenziale di questa tecnologia, che è alla base di tutti gli ultimi sviluppi dell’intelligenza artificiale. Se tutto l’ecosistema seguirà la rotta tracciata da Jensen, è molto probabile che l’intelligenza artificiale raggiungerà il suo massimo potenziale. E avremo modo di valutare, a quel punto, se sarà stata un’evoluzione positiva. Nel frattempo consiglio a tutti la visione del keynote che è disponibile a questo link sul canale YouTube di NVIDIA.

4 Commenti
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ninja75017 Gennaio 2025, 14:20 #1
uno sul palco dice che abbiamo bisogno della IA, perchè si potrebbe fare questo, si potrebbe fare quello, e poco dopo via con le slide dei suoi prodotti IA

e abbiamo tutti improvvisamente bisogno di questi prodotti IA
UtenteHD17 Gennaio 2025, 15:05 #2
Non so gli altri, ma per lavoro l'IA che mi aiuta nel controllare i miei scritti e suggerirmi dove intervenire, darmi pareri da approfondire poi io per vari materiali ecc..
Oppure un'altra che mi sistema le texture, ingrandisce e fixa risparmiandomi ore ed ore di lavoro (aggratis) a me potrebbe benissimo servire, non e' vitale, ma ora che c'e' e' diverso molto, non lo dice Lui, lo vedo da me.
AceGranger17 Gennaio 2025, 19:38 #3
Originariamente inviato da: ninja750
uno sul palco dice che abbiamo bisogno della IA, perchè si potrebbe fare questo, si potrebbe fare quello, e poco dopo via con le slide dei suoi prodotti IA

e abbiamo tutti improvvisamente bisogno di questi prodotti IA


evidentemente quello che dice è vero
supertigrotto17 Gennaio 2025, 20:00 #4
Jensen è in realtà la regina borg .....la resistenza è inutile.....

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