Oltre il dato: alla scoperta della Active Intelligence Platform di Qlik
di Alberto Falchi pubblicata il 25 Gennaio 2022, alle 11:01 nel canale InnovazioneNata come piattaforma per l'organizzazione dei dati, nel tempo Qlik si è evoluta per gestirli in maniera end to end con l'obiettivo di colmare il divario fra chi in azienda si occupa di acquisire le informazioni e chi le usa per prendere decisioni di business
I dati sono la linfa di ogni attività, indipendentemente dal campo di azione, e con la disponibilità di un numero sempre maggiore di informazioni, facilmente acquisibili e archiviabili a basso costo grazie ai progressi tecnologici, la maggior parte delle aziende ha compreso l’importanza di misurare quanto più possibile. L’analisi dei dati non è insomma più appannaggio delle grandi aziende e anche le PMI possono trarne vantaggio. Se acquisire le informazioni è relativamente semplice, più difficile è organizzarle e saperle utilizzare e a tal proposito Qlik ha sviluppato la Active Intelligence Platform, una suite che si pone l’obiettivo di colmare il divario fra dati, insights e azioni.
Qlik Active Intelligence Platform, la soluzione per estrarre valore dai dati
"Qlik si sta organizzando per colmare il gap che c'è fra il mondo IT (che si occupa della gestione del dato) e chi deve usarlo per scopi di business", ci spiega Giorgio Dossena, Presales Manager di Qlik, sottolineando come oggi esista spesso uno scollamento fra queste due funzioni. In pratica, a fronte di una mole enorme di informazioni, in molte realtà i dirigenti hanno la percezione che i dati presenti non siano quelli davvero necessari, o che non siano aggiornati, e quindi poco attendibili. Il motivo è da ricercare in una scarsa organizzazione di queste informazioni, che raramente sono comodamente accessibili alle figure che li devono elaborare: sono spesso infatti suddivisi in silos non disponibili a tutti e mancano strumenti di facile utilizzo per estrarne tutto il potenziale.
La piattaforma di Qlik nasce con l’obiettivo di risolvere queste problematiche, abbattendo i silos e consentendo a tutte le figure aziendali di accedere alle informazioni ovunque si trovino, facilmente e in tempo reale. La soluzione di Active Intelligence di Qlik agisce su più fronti: il primo step è quelli di “liberare” le informazioni, cioè di andarle a recuperare dalle varie fonti, come i data center aziendali, le applicazioni, incluse quelle SaaS, i sistemi Sap e anche i mainframe, se presenti. Queste informazioni vengono acquisite in tempo reale, man mano che vengono generate, e integrate. A questo punto sono pronte per la fase di analisi, nella quale Qlik si occupa di organizzarle e catalogarle. Infine, è il momento di comprendere questi dati: Qlik le elabora per offrire statistiche predittive e prescrittive, così da suggerire a chi li usa cosa succederà.
Per Dossena questa è la fase cruciale perché qui il dato “diventa business-ready, è pronto per l’analisi lato business”. Questo significa che questi dati vengono tradotto in insights, informazioni utili a prendere decisioni. La piattaforma di Qlik qui si distingue da altre soluzioni similari in quanto non si limita a fornire statistiche e KPI, ma si occupa anche di condividerle sia con altre macchine sia con essere umani, sia internamente sia esternamente, se necessario, in ottica Open Data. Questo è un passaggio chiave per garantire trasparenza nei confronti dei partner, nel caso di aziende private, o dei cittadini, nel caso delle Pubbliche Amministrazioni. Condividerli può significare molte cose: inviare un avviso per invitare all’azione uno o più figure aziendali, per esempio, ma anche coordinarsi con sistemi esterni: aggiornare un CRM, aggiungere elementi a un database.
La soluzione di Qlik permette quindi di gestire il dato in maniera end-to-end, da quando viene generato a quando viene utilizzato.
Qlik Forts, per garantire la sovranità sui dati
Nella fase di integrazione dei dati, Qlik – che è un servizio SaaS - copia tutte le informazioni sul cloud, dove verranno poi organizzate ed elaborate. Questo in alcuni casi può rappresentare un problema, soprattutto in ambito finanziario, sanitario o per la Pubblica Amministrazione. Le normative infatti impongono a queste imprese di conservare i dati in maniera sicura e su sistemi nazionali. In alcuni casi, queste informazioni non possono uscire dal data center dell’azienda che li tratta. Per garantire la sovranità sui dati è stato sviluppato Qlik Forts, un servizio ibrido che estende le funzionalità di analytics ovunque: sui sistemi on-premise, su cloud pubblico o privato.
Un modo sia per risparmiare sui costi nel caso l’azienda abbia già investito massicciamente in una strategia multi-cloud, sia per adeguarsi alle restringenti normative in maniera di privacy e trattamento dei dati sensibili. Forts si rivela particolarmente utile anche per le imprese con più sedi geograficamente distanti, e può essere distribuito sulle varie sedi a livello globale in modo da rispettare le differenti normative e allo stesso tempo garantire latenze minime agli utenti.
A chi è dedicata la piattaforma Qlik?
Fra i clienti di Qlik ci sono alcune grandissime aziende, nomi come Deloitte, PayPal, Airbus, tanto che sull’enterprise la piattaforma “è di fatto lo standard delle analytics a livello globale”, ci spiega Stefano Nestani, Senior Regional Director & Country Leader Italy dell’azienda. D'altro canto, però, Qlik sta espandendo il suo campo di azione puntando anche sulla parte di mid-market, che si sta rivelando uno dei due principali driver di crescita della multinazionale, che continua ad aumentare il fatturato con percentuali a doppia cifra. Una crescita dovuta a due fattor principalmente: lo sviluppo della piattaforma, nata come strumento di visualizzazione e analisi, ma che è si è trasformato in una soluzione più evoluta grazie a una serie di acquisizioni focalizzate su imprese specializzate su intelligenza artificiale e machine learning, le cui competenze hanno permesso di far maturare Qlik sino a renderla una piattaforma per l’Active Intelligence.
Il secondo driver per la crescita è rappresentato dall’ecosistema di partner che, sottolinea Nestani, "rappresentano l'estensione di Qlik sul mercato, perché non potremmo altrimenti gestire il grande portafoglio di clienti che abbiamo", soprattutto fra le piccole e medie imprese.
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