Oltre l'ERP. L'Enterprise Management Cloud di Workday
di Vittorio Manti pubblicata il 25 Luglio 2023, alle 10:01 nel canale InnovazioneWorkday offre una soluzione ERP in cloud che va oltre i limiti delle soluzioni legacy e, già da 10 anni, integra funzionalità di IA. Il prossimo passo? Raddoppiare queste funzionalità e introdurre strumenti di IA generativa
Le piattaforme di ERP (Enterprise Resource Planning) oggi non sono più sufficienti. Secondo Workday, infatti, queste piattaforme sono spesso troppo frammentate e non riescono a fornire strumenti che possono aiutare le imprese a migliorare e velocizzare i loro processi decisionali. Servono strumenti più unificati, evoluti, in grado di utilizzare l’intelligenza artificiale e per questo Workday ha sviluppato la sua Enterprise Management Cloud, un’avanzata piattaforma disponibile via cloud, che integra strumenti di machine learning e IA e mette al centro l’utente.
Enterprise Management Cloud, l’evoluzione dell’ERP secondo Workday
Workday è stata fondata nel 2005 con l’obbiettivo di rivedere i paradigmi dell’ERP, mettendo a disposizione dei propri clienti una soluzione agile, cloud native, adatta alle esigenze delle aziende in diversi settori del mercato. Inizialmente il focus era sulle funzionalità di HCM (Human Capital Management) e di gestione finanziaria. Nonostante queste siano le due soluzioni principali per Workday, con il tempo la piattaforma si è evoluta e ne offre molte altre.
L’Enterprise Management Cloud di Workday “è una soluzione moderna, semplice da installare e gestire, per la quale sono previsti due aggiornamenti annuali”, spiega Jens Lohmar, Chief Technological Officer per Workday. “Offriamo un servizio as a Service con un’architettura multi-tenant e questo significa che i nostri clienti possono sempre usufruire della versione più aggiornata, rendendoli in grado di andare oltre i limiti delle piattaforme legacy ERP”.
Certo, l’ERP in cloud non è un’invenzione di Workday e l’azienda si trova ad operare in un settore altamente competitivo. Nel caso di Workday, la differenza è nell’integrazione dell’intelligenza artificiale combinata a numerose possibilità di automatizzare processi. Non parliamo di funzionalità integrate solo di recente: “siamo particolarmente fieri di aver introdotto l’IA già dieci anni fa”, evidenzia Lohmar, “Inizialmente si trattava solo di funzioni minori, come la possibilità di calcolare il rischio che alcuni dipendenti cambiassero lavoro, ma col tempo ci siamo evoluti molto. Adesso abbiamo una vera e propria piattaforma di machine learning che è integrata alla nostra soluzione, la quale facilita l’inserimento di nuovi casi d’uso”.
Attualmente, la piattaforma di Workday si basa su più di 40 funzioni di machine learning, che spaziano da funzioni relative all’HCM (Human Capital Management), alla gestione finanziaria e alla pianificazione.
Un tema di sicuro interesse è che, in quanto fornitore di soluzioni as a Service, Workday usufruisce di SLA (Service Legal Agreement): per esempio, ai clienti viene assicurato che il 50% delle loro transazioni avrà un tempo di risposta di meno di un secondo. Nonostante questa sia una garanzia, la prestazione della piattaforma è assai superiore: nel corso degli anni più del 95% delle transazioni hanno avuto un tempo di risposta inferiore al secondo.
Il tema della privacy
Come detto, Workday utilizza l’IA in cloud. Considerando che questa soluzione si rivolge a mercati altamente regolamentati come quello della finanza, come viene gestita la tematica della privacy? Al fine di poter essere GDPR compliant, Workday ha creato quanto può essere definito come un trust-program, dove i data privacy officer hanno il compito di assicurarsi che le norme, nonché altre questioni legali collegate alla privacy, vengano rispettate. “Stiamo cercando di collaborare con le autorità per quanto riguarda tematiche quali quella della privacy, del trasferimento dati e così via. Lo stesso viene applicato all’IA etica: per esempio, il nostro co-presidente per gli USA è fortemente coinvolto nella commissione per l’IA negli Stati Uniti. In Europa, i nostri team stanno lavorando insieme alla commissione dell’UE al fine di poter assicurare che le norme sull’IA siano compatibili sia con i bisogni del mercato, che con la richiesta di privacy della società” afferma Lohmar.
A questo proposito, Workday possiede dei data centre in Europa che l’anno scorso hanno iniziato ad operare anche nel cloud pubblico.
I piani per il futuro
L'IA è il tema più dibattuto del momento e tutte le imprese che operano nel settore IT la stanno integrando nei propri software. Non stupisce quindi che i nuovi sviluppi della piattaforma di Workday siano proprio incentrati su questa tecnologia. “Stiamo raddoppiando le nostre funzioni di intelligenza artificiale”, dice Lohmar. “Nella nostra roadmap per le prossime due versioni ci sono più di 40 nuove funzioni di IA. La maggioranza di queste sarà di supporto al continuo percorso di Workday, incentrato sull’esperienza dell’utente e le trasformazioni skill-based nell’HCM. Inoltre, si concentreranno anche sull’automatizzare per la gestione finanziaria”. Inevitabilmente, questo avverrà in aggiunta all’IA generativa, che secondo Lohmar avrà un impatto “disruptive”. “Nell’ultimo periodo è rimasto sottotraccia, ma annunceremo alcune novità sull’IA generativa al nostro evento più importante, Workday Rising, che si terrà negli Stati Uniti alla fine di settembre, e nell’area EMEA a novembre”.
Il cliente tipo di Workday
Attualmente Workday ha più di 10.000 clienti, fra i quali vi sono oltre il 50% delle Fortune 500, e aziende come Netflix e Morgan Stanley.
“Abbiamo deciso di impostare una soglia e di lavorare con realtà che hanno almeno 300/400 utenti, a seconda delle loro ambizioni di crescita. Tra questi vi sono grandi e medie imprese che sono fondamentali in un mercato come quello italiano e che rappresentano oltre il 50% dei nostri clienti sia in EMEA che a livello globale. Gran parte delle ragioni per cui le organizzazioni di medie dimensioni scelgono Workday sono le stesse che motivano i nostri clienti più grandi: consentire ai team HR e Finance di supportare gli obiettivi strategici delle loro organizzazioni, qualunque essi siano. Abbiamo una Customer satisfaction rating di oltre il 95% su oltre 10000 clienti nel mondo sia ME che LE.” In Italia Workday ha clienti come Illimity Bank.
L'approccio al mercato
Attualmente il modello di vendita è quello diretto: Workday si relaziona direttamente con i propri clienti. Questo proprio perché avere una relazione senza intermediari col cliente consente di comprendere al meglio le sue esigenze e di poter garantire il massimo della qualità di servizio. Nonostante ciò, gradualmente e senza fretta, questa compagnia multinazionale si sta aprendo anche a dei partner, tanto che si sta ragionando su un sistema di certificazioni, oltre che su un sistema di valutazione della qualità delle loro implementazioni. Perché, alla fine, l'obiettivo principale è offrire soluzioni che soddisfino le aspettative dei clienti, che risolvano effettivamente i loro problemi.
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