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POS obbligatorio dal 30 giugno: tutto quello che c’è da sapere

di pubblicata il , alle 12:31 nel canale Innovazione POS obbligatorio dal 30 giugno: tutto quello che c’è da sapere

Dopo anni di tentennamenti, finalmente il Governo ha reso effettivamente obbligatorio il POS, prevedendo anche multe per chi non accetta le carte. La norma si applica a chiunque abbia a che fare con gli utenti finali, inclusi commercianti, tassisti, ambulanti, notai, commercialisti, artigiani

 

Dal 30 giugno non ci sentiremo più dire “non accettiamo il POS, e questa di per sé è una buona notizia per tutte quelle persone che ormai sono avvezze ai pagamenti digitali e che preferiscono girare senza contante. Per gli esercenti e alcune categorie di professionisti, invece, la notizia può essere un po’ meno entusiasmante: chi non si è ancora adeguato, infatti, dovrà correre ai ripari siglando quanto prima un contratto con banche o altri operatori che erogano questo tipo di servizi.

Chi invece ha sempre avuto il dispositivo ma tendeva a lasciargli prendere polvere sotto il bancone pur di evitare le commissioni, non avrà più scuse, nemmeno se la cifra da pagare è molto bassa, per esempio l’euro o poco più necessari per un caffè al banco. In caso contrario, sono previste delle sanzioni, nello specifico una multa di 30 euro al quale si somma il 4% dell’importo della transazione negata.

POS obbligatorio: chi è tenuto ad accettare pagamenti con carte di credito e di debito?

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L’obbligo di accettare pagamenti con POS è in realtà valido dal 2014, da 8 anni quindi, ma non tutti hanno deciso di adeguarsi e, come è capitato a tanti, in più di un’occasione gli esercenti si rifiutavano di accettare pagamenti elettronici, a volte in toto, a volte al di sotto di una certa soglia. Come è possibile? La chiave è da cercare nella mancanza di sanzioni: se da un lato i negozianti erano tenuti a rispettare la norma, dall’altro chi veniva beccato in fallo non poteva venire multato. Una norma fondamentalmente monca, insomma, che verrà “corretta” dal 30 giugno, introducendo appunto delle sanzioni per chi non si adegua.

Sanzioni in verità non molto incisive: come già detto, si parte da 30 euro di base ai quali va aggiunto il 4% del valore della transazione negata. In pratica, un esercente che rifiutasse un pagamento con una carta di credito di 100 euro, si troverebbe a pagare 34 euro un totale: 30 di multa e 4 che rappresentano la percentuale sulla mancata transazione.

Ma chi è soggetto a questa norma? Praticamente, chiunque abbia a che fare con gli utenti finali: negozianti e ristoratori, naturalmente, ma anche professionisti come avvocati, commercialisti, notai, medici, tassisti, venditori ambulanti e via dicendo. A ben vedere, restano esclusi solamente coloro che operano solamente sul mercato B2B e quindi hanno a che fare con aziende e non con i privati cittadini. Alcune eccezioni sono previste in casi particolari, per esempio le località in alta montagna dove non è presente alcun tipo di connessione.

Cosa succede se non mi consentono di pagare con il POS?

Dal 30 giugno uscendo senza contanti non rischieremo di vederci una transazione negata. O meglio, sì, potrebbe accadere, ma in tal caso avremo la possibilità di allontanarci e pagare in un secondo momento, per esempio con un bonifico. Un esercente “allergico” al POS o che in quel momento sta sperimentando problemi sulla linea non dipendenti dalla sua volontà, non potrà insomma obbligarci a saldare in contanti. I clienti, invece, potranno valutare di segnalare alle autorità (Polizia Locale o Guardia di Finanza) se viene negata la possibilità di usare la carta senza un valido motivo (i problemi di linea sopra citati, appunto). Non dovremo aspettarci l’intervento immediato di una pattuglia, ma gli Enti preposti faranno in seguito i loro accertamenti.

Come già anticipato, l’unica motivazione valida per non accettare carte è relativa a problemi di linea: comprensibilmente, in presenza di problemi tecnici è impossibile sfruttare il POS. Qualche negoziante potrebbe approfittarne per non accettare le carte? Sulla carta sì, ma la legge consente ai clienti di saldare in seguito, magari tramite bonifico: un vantaggio da non poco per il cliente, che non sarà quindi costretto ad andare alla ricerca del bancomat più vicino come, purtroppo, ogni tanto accade.

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Va sottolineato un aspetto importante: la norma fa riferimento solamente a carte di credito e di debito, ma non alle app. Non è quindi detto che possiamo dimenticare a casa le classiche tessere plastificate e appoggiarci solamente a smartphone e smartwatch o ad app digitali. Un altro aspetto che non è stato ben definito è quello dei circuiti: la norma infatti non sembra imporre agli esercenti di supportare tutti i circuiti e, per esempio, potrebbe capitare di non vedere accettata una specifica carta. Un tema non nuovo, col quale già da tempo si scontrano alcuni utenti, in particolare quelli di carte American Express, che a causa di costi più elevati della media in Italia non sono mai state ben viste dagli esercenti, inclusi quelli che non hanno problemi ad accettare da sempre i pagamenti con carte.

POS: ma quanto costa?

Esercenti e professionisti critici contro l’obbligo di POS adducono come motivazioni i costi, sia per dotarsi del dispositivo per il pagamento, sia per le percentuali trattenute sulle transazioni. Effettivamente, non tutti i POS hanno gli stessi costi e, in alcuni casi, è vero che in passato sotto una certa soglia il costo dell’operazione poteva essere superiore al ricavo, in particolare per le spese molto contenute. Sotto questo profilo, però, il problema è stato risolto a monte e da gennaio 2021 sono state eliminate le commissioni per le transazioni inferiori ai 5 euro.

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C’è da dire che il Governo è intervenuto anche sotto il profilo dei costi di aggiornamento delle apparecchiature, oltre che delle commissioni, andando incontro a chi si deve adeguare. È previsto un credito di imposta del 30% sulle commissioni per i pagamenti via POS e app. Non solo: sono stati stanziati fondi anche per supportare l’acquisto e il noleggio di dispositivi per i pagamenti elettronici. Chi acquista un POS entro il 30 giugno potrà godere di un credito di imposta di massimo 160 euro, che andrà a coprire il 70% delle spese per il convenzionamento e per il collegamento tecnico tra il POS e il registratore di cassa. Questo però solo per gli attori che dichiarano ricavi inferiori ai 200.000 euro annui. La percentuale si riduce al 40% (restando il tetto massimo di 160 euro) per chi ha ricavi sotto il milione di euro e al 10% per chi ha ricavi fra 1 e 5 milioni.

Questa misura, però, ha le ore contate e scade appunto il 30 giugno. Per tutto il 2022 però sarà possibile ottenere un credito di imposta fino a 320 euro se i dispositivi per i pagamenti elettronici consentono la memorizzazione e la trasmissione telematica dei dati. In questo caso, le percentuali variano dal 100% della spesa per chi dichiara ricavi inferiori ai 200.000 euro e, seguendo il precedente schema, si cala al 70% (sino a un milione) e poi al 40% (sino a 5 milioni di euro).

Obiettivo della norma è quello di spingere l’uso di strumenti di pagamento tracciabili per ridurre l’evasione fiscale. Ma non vanno trascurati i vantaggi per esercenti e professionisti, molti dei quali potranno cogliere l’occasione per avviare un percorso di trasformazione digitale. Poter disporre di un POS collegato al registratore di cassa, infatti, semplifica non poco la gestione della contabilità, offrendo strumenti per tenere sotto controllo rapidamente e semplicemente la situazione contabile. Non bisogna poi dimenticare che anche gestire il contante ha un costo e molti rischi associati, a partire dal tempo che è necessario impiegare per gestirlo, per finire con furti e rapine.

144 Commenti
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CYRANO28 Giugno 2022, 12:41 #1
Benvenuti nel 2022


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marittimus28 Giugno 2022, 13:04 #2
Non mi convince.

Facciamo il caso che io sia un ingegnere che lavora come libero professionista nel campo dell'edilizia.

Mi si vuole obbligare ad avere un POS quando:
1. tutti i pagamenti avvengono già con strumenti elettronici tracciabili (bonifici perché di assegni non se ne vedono quasi più ;
2. in genere gli importi delle fatture sono poco compatibili con le disponibilità delle carte di credito e debito (migliaia di &#8364 .

Mi sembra poi che chi da prima voleva usare il contante, senza pregiudizi ma spesso per "risparmiare" o evitare la tracciabilità, continuerà a farlo.

Poi sarò sfigato ma di proposte di pagamento in nero, sarà che firmo tutte le pratiche poi inviate alle PA, in 15 anni di carriera mai una e onestamente sono anche contento che mi si levi da tale imbarazzo.

Quindi forfettari preparatevi... dall'anno che verrà, finite eventuali promozioni, 2 nuovi costi di studio che nulla aggiungono alla vostra onestà: costi di gestione dei sistemi di fatturazione elettronica, costi di gestione sui POS.

In compenso la categoria dei medici continua, per fortuna con grandi eccezioni, ad avere numerosi rappresentanti spesso anche medici ospedalieri di strutture pubbliche che nell'attività privata pretendono o propongono pagamenti più veloci e in sonante moneta e a tal proposito ho eliminato dalla rubrica i contatti di una neonatologa, un oculista e un dentista che appunto pretendevano.

Questo lo dico perché mi sembra che se lo scopo di queste novità sia combattere l'evasione questi saranno solo un placebo e rappresenteranno un costo per gli onesti e un piccolo ostacolo da saltare a piè pari per i disonesti. Secondo me le risorse e le idee per la lotta all'evasione dovrebbero essere ben più radicali, non credo che il legislatore pecchi di ingenuità temo invece che ci sia una precisa volontà di agire e non agire in questo modo.
ninja75028 Giugno 2022, 13:06 #3
hai il POS?

sì ma oggi non funziona
Darkon28 Giugno 2022, 13:07 #4
Originariamente inviato da: marittimus
Non mi convince.

Facciamo il caso che io sia un ingegnere che lavora come libero professionista nel campo dell'edilizia.

Mi si vuole obbligare ad avere un POS quando:
1. tutti i pagamenti avvengono già con strumenti elettronici tracciabili (bonifici perché di assegni non se ne vedono quasi più;
2. in genere gli importi delle fatture sono poco compatibili con le disponibilità delle carte di credito e debito (migliaia di €).

Mi sembra poi che chi da prima voleva usare il contante, senza pregiudizi ma spesso per "risparmiare" o evitare la tracciabilità, continuerà a farlo.

Poi sarò sfigato ma di proposte di pagamento in nero, sarà che firmo tutte le pratiche poi inviate alle PA, in 15 anni di carriera mai una e onestamente sono anche contento che mi si levi da tale imbarazzo.

Quindi forfettari preparatevi... dall'anno che verrà, finite eventuali promozioni, 2 nuovi costi di studio che nulla aggiungono alla vostra onestà: costi di gestione dei sistemi di fatturazione elettronica, costi di gestione sui POS.

In compenso la categoria dei medici continua, per fortuna con grandi eccezioni, ad avere numerosi rappresentanti spesso anche medici ospedalieri di strutture pubbliche che nell'attività privata pretendono o propongono pagamenti più veloci e in sonante moneta e a tal proposito ho eliminato dalla rubrica i contatti di una neonatologa, un oculista e un dentista che appunto pretendenvano.

Questo lo dico perché mi sembra che se lo scopo di queste novità sia combattere l'evasione questi saranno solo un placebo e rappresenteranno un costo per gli onesti e un piccolo ostacolo da saltare a piè pari per i disonesti.


Se hai pochissime operazioni prendi uno dei tanti POS a canone zero. Circa 20/25€ una volta. Lo metti in un cassetto e le 2 volte l'anno che lo usi paghi una commissione più alta ma che tanto ti incide di niente.

Chi fa come te l'ingegnere salvo volersi male e non informarsi adeguatamente ha un costo del tutto irrisorio e che è concentrato tutto all'inizio quando devi comprarti la macchinetta.

Direi che fra tutti sono quelli che hanno in assoluto meno impatto da questa decisione.
Darkon28 Giugno 2022, 13:09 #5
Originariamente inviato da: ninja750
hai il POS?

sì ma oggi non funziona


Nelle sanzioni è previsto che se fai questo giochetto scientemente e ripetutamente puoi essere multato e comunque nel caso in cui il POS non funzioni il cliente è autorizzato ad andarsene senza pagare fintanto che non lo avverti che il pos funziona ovvero fornendo altro metodo di pagamento tracciato.

Francamente non mi sembra una strategia vincente che non dubito che verrà attuata eh... ma che prima o poi porterà a problemi maggiori dei benefici.
$te28 Giugno 2022, 13:09 #6
Ingenuo pensare di eliminare i pagamenti in nero: la politica vive in un altro mondo.
Anzi, no: hanno fatto il loro per assicurare dei bei soldi alle compagnie che gestiscono e lucrano dai POS...e questo per legge, complimenti.

Non mi sembra che altri paesi abbiano eliminato il nero grazie ai pagamenti via POS.

Ricordatevi una cosa: i soldi in cash è l'unica cosa che ci rimane come proprietà. Finito quello...
Darkon28 Giugno 2022, 13:16 #7
Originariamente inviato da: $te
Ingenuo pensare di eliminare i pagamenti in nero: la politica vive in un altro mondo.
Anzi, no: hanno fatto il loro per assicurare dei bei soldi alle compagnie che gestiscono e lucrano dai POS...e questo per legge, complimenti.

Non mi sembra che altri paesi abbiano eliminato il nero grazie ai pagamenti via POS.

Ricordatevi una cosa: i soldi in cash è l'unica cosa che ci rimane come proprietà. Finito quello...


Prima di tutto dipende da quali paesi prendi in considerazione ad esempio in USA c'è un larghissimo utilizzo del contante MA per evasione fiscale puoi arrivare a prendere l'ergastolo e non in una prigione come quelle italiane ma in una americana che è più vicina a una tortura che altro.

Quindi bisogna sempre circostanziare la metafora che prendi ad esempio. Ad esempio io non sono contro il contante per forza però sarei favorevole a una legge in stile USA dove se evadi oltre certi importi vai in carcere senza se e senza ma. Sia chiaro con "certi importi" non intendo milioni eh... da 10.000€ di evasione in su ci devono essere pene esemplari.

Detto ciò sfatiamo il mito... i contanti non sono una proprietà né in senso legale e nemmeno in senso filosofico.
Ormai anche i più incalliti utilizzatori di contanti hanno la necessità per forza di cose di passare per istituti finanziari per un motivo o per l'altro quindi parlare di libertà legata al contante mi sembra pura ipocrisia.
marittimus28 Giugno 2022, 13:24 #8
Originariamente inviato da: Darkon
Se hai pochissime operazioni prendi uno dei tanti POS a canone zero. Circa 20/25€ una volta. Lo metti in un cassetto e le 2 volte l'anno che lo usi paghi una commissione più alta ma che tanto ti incide di niente.

Chi fa come te l'ingegnere salvo volersi male e non informarsi adeguatamente ha un costo del tutto irrisorio e che è concentrato tutto all'inizio quando devi comprarti la macchinetta.

Direi che fra tutti sono quelli che hanno in assoluto meno impatto da questa decisione.


Ma sì, ho già trovato una soluzione simile. 0 canone annuale, costo esiguo iniziale e commissioni tutto sommato accessibili. Il fatto è che io non ricevo e non riceverò mai fino alla pensione, a meno che le cose non cambino sensibilmente, una richiesta di pagamento con carta.

Faccio poche fatture, con i clienti finali superano sempre le migliaia di euro, con i colleghi dove spesso le cifre sono più basse ci paghiamo tramite bonifici. Inoltre sono in smart da 10 anni essendomi specializzato in un campo in cui la mia presenza in cantiere è ridotta all'osso pertanto spesso non incontro neanche mai fisicamente il cliente e il mio lavoro è noto per il passaparola tra addetti del settore.

È probabile che il mio POS rimarrà per sempre chiuso in un cassetto e che lo estrarrò dallo stesso solo in caso di aggiornamenti del software o per la sostituzione/ricarica delle batterie.
nonsidice28 Giugno 2022, 13:24 #9
Originariamente inviato da: Darkon
Se hai pochissime operazioni prendi uno dei tanti POS a canone zero. Circa 20/25€ una volta. Lo metti in un cassetto e le 2 volte l'anno che lo usi paghi una commissione più alta ma che tanto ti incide di niente.

Chi fa come te l'ingegnere salvo volersi male e non informarsi adeguatamente ha un costo del tutto irrisorio e che è concentrato tutto all'inizio quando devi comprarti la macchinetta.

Direi che fra tutti sono quelli che hanno in assoluto meno impatto da questa decisione.


Io continuerò a fare senza, ho solo un paio di clienti fissi che mi hanno sempre pagato con bonifico una volta al mese e così continuerò, i pochi altri sono tutte aziende cho vogliono fattura e bonifico a fine mese.
Se verranno altri clienti glielo dico subito: o bonifico o ciaociao.
Pkarer28 Giugno 2022, 13:34 #10

Sarebbe una cosa positiva...

Eliminare la moneta sarebbe una cosa positiva se serve ad eliminare l'evasione. Il problema è che non elimineranno la moneta.

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