Progetto Pangenoma: Microsoft e CREA insieme per la ricerca su un grano più sostenibile
di Alberto Falchi pubblicata il 10 Gennaio 2025, alle 16:24 nel canale InnovazioneIl Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'Analisi dell'Economia Agraria utilizzerà le soluzioni di IA e di supercalcolo di Microsoft per decodificare il DNA del grano duro e garantire un futuro sostenibile per questa coltura
Il grano è una delle culture più importanti al mondo, alla base dell'alimentazione di miliardi di persone. Costituisce infatti circa il 20% delle calorie consumate dagli essere umani a livello globale. C'è però un problema: il riscaldamento globale rappresenta una minaccia per la sua coltivazione.
Per questo CREA, il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'Analisi dell'Economia Agraria, sta collaborando con Microsoft sul Progetto Pangemona, una ricerca mirata a studiare e decodificare il DNA del grano duro per affrontare le sfide del cambiamento climatico e garantire un futuro sostenibile per questo tipo di coltivazione.
L'IA e il supercalcolo di Microsoft a servizi dell'agritech
Tramite il proprio Centro di Ricerca Genomica e Bioinformatica, CREA sta lavorando al Progetto Pangenoma che mira sviluppare nuove varietà di grano e di altre colture essenziali (come riso e mais), in grado di adattarsi a un clima che diventa sempre più caldo. A collaborare al progetto, finanziato dal PNRR, anche l’Università di Bologna e l’Università di Saskatchewan (Canada).
Microsoft da parte sua fornirà le risorse di calcolo e le piattaforme per analizzare e interpretare le sequenze di DNA delle diverse varietà di grano duro. Al centro del progetto il cloud Microsoft Azure, che semplificherà la collaborazione fra i vari ricercatori sparsi per tutto il mondo. Il sistema di condivisione dati, che si appoggia per l'appunto ad Azure, è stato sviluppato da CREA ed è in grado gestire grandi molti di dati, nell'ordine dei petabyte.
Le informazioni saranno conservate presso il data center Italy North di Microsoft in Italia, che erogherà anche la potenza di calcolo necessaria per elaborarli.
“La condivisione di big data e la possibilità di connettere ricercatori di tutto il mondo, lavorando in remoto su risorse Cloud ed in condizioni di elevata sicurezza informatica, è un elemento essenziale per affrontare le sfide che abbiamo davanti e garantire un cibo di qualità per tutti. Abbiamo messo a punto una infrastruttura informatica su Cloud che, dopo il battesimo con il frumento duro, sarà utilizzata anche per altri progetti CREA, a cominciare dai progetti sulla xylella dell’olivo e sul malsecco degli agrumi” spiega Luigi Cattivelli, direttore del CREA Centro di ricerca Genomica e Bioinformatica.
"Siamo entusiasti di supportare il progetto di ricerca internazionale del CREA che conferma come l’innovazione possa contribuire ad affrontare le sfide climatiche e sociali. Il cloud Microsoft Azure e la nostra Cloud Region Italy North, infatti, consentono di dare un’accelerazione senza precedenti le attività dei ricercatori, velocizzando il lavoro di analisi e facilitando la collaborazione in tutta sicurezza. Il cloud consente agli scienziati di tutto il mondo di condividere dati e strumenti in tempo reale, migliorando l'efficienza e la velocità della ricerca. Siamo orgogliosi di supportare un'iniziativa che ha il potenziale di garantire la sicurezza alimentare globale e promuovere pratiche agricole più sostenibili, facendo leva sui talenti e sull’innovazione della ricerca italiana” commenta Vincenzo Esposito, Amministratore Delegato di Microsoft Italia.
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