SeaTable, l'alternativa a Excel arriva dalla Germania
di Riccardo Robecchi pubblicata il 27 Maggio 2022, alle 15:01 nel canale InnovazioneSeaTable si propone come l'alternativa a Microsoft Excel per il ventunesimo secolo: accessibile dal Web, è in grado di offrire funzionalità simili a un database in un ambiente low code
Da lungo tempo non si parla più di vera concorrenza nell'ambito del software per la produttività personale: Microsoft Office si è imposto da decenni come l'unica soluzione e gli strumenti di Google Workspace hanno solo recentemente intaccato questa supremazia. Tuttavia stanno nascendo nuove realtà che puntano a insidiare il predominio di Microsoft: tra queste, SeaTable è una startup tedesca che offre un'alternativa a Excel per creare anche applicazioni low code.
SeaTable si propone come alternativa a Excel in un mondo low-code
Come molti servizi e applicazioni lanciati negli ultimi anni, SeaTable è disponibile tramite il Web ed è dunque accessibile da qualunque browser indipendentemente dalla piattaforma utilizzata per accedervi. L'azienda afferma che si tratta di un'alternativa a Excel con la stessa potenza di un database, dato che è possibile fare l'unione di tabelle.
Il software supporta dati di qualunque tipo, inclusi quelli non strutturati come le immagini, e permette di visualizzarli in vari modi, tra cui una galleria, un calendario, una lavagna kanban, una sequenza temporale e grafici statistici. L'inserimento dei dati può avvenire tramite browser, moduli, API e integrazioni con servizi terzi(tramite Zapier, Integromat e n8n); tali integrazioni, secondo SeaTable, possono avvenire senza scrivere una riga di codice e qui sta l'aspetto "low code" citato in precedenza.
SeaTable è disponibile in diverse versioni, da quella gratuita (limitata a 2 GB di spazio e a tabelle con 10.000 righe) fino a quella Enterprise da 14€/mese per ciascun utente, con 100 GB di spazio e tabelle e righe illimitate. Il servizio è ospitato su server in Germania che rispondono alle rigide leggi tedesche sulla privacy e la tutela dei dati, ma è possibile anche ospitare il servizio su server dedicati.
L'arrivo di questi nuovi concorrenti, tra cui rientra anche Rows, non può che portare a due considerazioni: da un lato che più concorrenza non può che far bene al mercato e che era ora che arrivassero nuovi prodotti in grado di offrire nuove funzionalità rispetto allo standard di mercato, adottando anche metodi di distribuzione differenti come il cloud; dall'altro, però, c'è il fatto che è difficile per le aziende scommettere su questi nuovi arrivati proprio per la difficoltà intrinseca nello spodestare prodotti e servizi che sono diventati ubiqui e pressoché imprescindibili. Come sempre avviene quando si tenta di entrare in un mercato saturo e maturo, c'è dunque un elemento di rischio intrinseco in questi nuovi arrivati, il rischio che non riescano a fare breccia e a rimanere in attività, che li penalizza rispetto al riferimento. Non per questo, però, non bisogna provare.
10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoFogli, Sheets, SeaTable, Spreadsheet, manca solo "caselledovemetterenumeriperfareiconti"
comunque ben venga una alternativa!
Sviluppare una webapp e' piu' semplice che sviluppare un app per ogni sistema operativo (desktop e mobile).
Inoltre gli utenti gli inviano una enorme mole di dati, aggratis (anche se non dovrebbero, nessuno garantisce che non li usino).
PS: anche a me NON piaciono le webapp
PS2: vedo che esiste anche una versione installabile su server privato (On-Premises). Quindi si puo' evitare il "furto" di dati
mentre la versione a pagamento costa piu di una business 365 di ms.
resto perplesso.
l'unica alternativa rimane il free software libreoffice
Dove stanno, ovvero nel ruolo di "non concorrenti". La base di installato non e' paragonabile rispetto a quella di Office, ed anche le funzionalita' sono decisamente piu' scarse.
Ovvio che vanno bene se devi fare cose relativamente semplici, ma appena devi fare cose piu' pesanti allora mostrano tutti i loro limiti. Un po' come la differenza fra WordPad e Word; Magari col primo ci puo' scrivere documentini uno studente delle superiori, ma uno studio che deve legarsi a servizi online, creare macro complesse di automazione, produrre documenti che possono essere aperti e modificati da chiunque altro, va sul sicuro. Aho, non che mi dispiaccia l'alternativa di LibreOffice, mi piacerebbe poterlo utilizzare, ma all'atto pratico e' semplicemente troppo indietro. Ad esempio le "Idee per progetti" di PowerPoint, che sfrutta l'intelligenza artificiale per creare automaticamente i layout delle nuove diapositive, fa risparmiare veramente una barcata di tempo nella creazione di una presentazione, e se per la tesina per la scuola uno puo' anche fregarsene, per uno studio o un'azienda fare una presentazione in mezz'ora invece che in mezza giornata significa soldi risparmiati.
E' piu' simile ad un database, si possono creare tabelle e metterle in relazione.
La visualizzazione dei dati, puo' essere fatta in varie forme, principalmente grafici oppure simil-excel.
A mio avviso, e' piu' un concorrente di Access..
La diffusione di LibreOffice è molto, molto inferiore rispetto a quella di Office, che predomina in maniera incontrastata sul mercato: non c'è concorrenza anche semplicemente considerando questo fatto.
Possiamo analizzare alla spiccolata il perché. Sono un utente di Linux, e dunque "schierato" ideologicamente se vuoi, da ormai una quindicina d'anni; lo dico semplicemente per far capire la mia posizione. Detto ciò, non c'è un'alternativa alla suite Office di Microsoft per il semplice fatto che si è imposta nelle aziende e nella PA in tutto il mondo: la compatibilità di LibreOffice non è semplicemente allo stesso livello, dunque non è semplicemente possibile sostituire in blocco Office. E da qui ciò che dicevo all'inizio: Office è dominante.
Possiamo analizzare alla spiccolata il perché. Sono un utente di Linux, e dunque "schierato" ideologicamente se vuoi, da ormai una quindicina d'anni; lo dico semplicemente per far capire la mia posizione. Detto ciò, non c'è un'alternativa alla suite Office di Microsoft per il semplice fatto che si è imposta nelle aziende e nella PA in tutto il mondo: la compatibilità di LibreOffice non è semplicemente allo stesso livello, dunque non è semplicemente possibile sostituire in blocco Office. E da qui ciò che dicevo all'inizio: Office è dominante.
la cosa "buffa" è si usa office (excel o access) per interfacciarsi a DBMS che sono linux based
Nei mesi lo hanno costantemente migliorato e arricchito di funzioni
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