Secondo SAP-Oxford Economics investire in persone e trasformazione digitale è la chiave per il successo delle PMI

Fra marzo e aprile SAP e Oxford Economics hanno realizzato un'indagine intervistando 2.000 dirigenti di PMI di tutto il mondo, Italia inclusa, per capire come queste aziende devono reagire per affrontare gli inevitabili cambiamenti dell'economia nel post pandemia. I risultati sono evidenti: il successo deriva dall'investire su dati e persone. 

Trasformazione digitale, persone e data analytics: ecco su cosa devono puntare le PMI

Lo studio di SAP e Oxford Economics è stato condotto per capire cosa differenzia le PMI leader (quelle che nell'ultimo anno hanno incrementato i ricavi almeno del 15% e hanno ottenuto un margine di profitto superiore al 15% negli ultimi 3 anni) dalle altre e quali sono le soluzioni da adottare per crescere in un mondo che negli ultimi mesi è stato rivoluzionato dalla pandemia.

Il risultato è che chi guarda avanti e investe nelle persone - siano essi clienti o dipendenti - è in una posizione migliore: migliorare la customer experience sarà la priorità per i prossimi 3 anni per il 38% del campione, un aspetto ancora più sentito rispetto alla crescita del business (35%) e al trovare nuovi clienti (26%). Anche restringendo l'analisi alle PMI leader la customer experience rimane al primo posto (53%), seguita però dal migliorare anche l'esperienza dei dipendenti (47%), che risulta più importante della crescita stessa. Fidelizzare il cliente, insomma, è più importante che acquisirne di nuovi, ma ancora più importante e la soddisfazione dei dipendenti per queste aziende: questo permette infatti di tenere all'interno i talenti migliori, che sono alla base della crescita. 

Fondamentale anche la trasformazione digitale (intesa coma automazione di processi, capacità di data analytics e uso dell'AI), che è alla base del successo delle PMI leader: il 41% di queste ultime ha fatto importanti passi avanti sotto questo profilo, mentre prendendo in esame tutto il campione solamente il 18% afferma di aver compiuto progressi sostanziali. Le aziende intervistate però sembrano consce della necessità di fare passi avanti sotto questo punto di vista e il 53% indica di aver pianificato progetti di digital transformation che verranno attuati nei prossimi tre anni. Le più interessate sono le PMI che operano nel settore dell'hi-tech, seguite da quelle del settore finanziario e infine quello ingegneristico e delle costruzioni. 

Lo scoglio principale rimane l'assenza di competenze e capacità in ambito business analytivs: il 60% afferma di non avere gli strumenti necessari per poterla fare. Non è un caso che la situazione si ribalti restringendo il campo alle PMI leader: in questo caso, il 63% dichiara di avere già strumenti, competenze e risorse per processi decisionali basati sugli analytics.

"Indipendentemente da ciò che sta avvenendo nel mercato, ogni cambiamento nel comportamento del cliente guida un cambiamento in azienda" - ha dichiarato Adriano Ceccherini, Direttore Mercato Piccola e Media Impresa, SAP Italia e Grecia -  "La recente pandemia ha evidenziato l’importanza della tecnologia per far fronte a sfide immediate e imprevedibili. Il digitale ha permesso alle PMI di stringere stretti legami con clienti e dipendenti, sviluppare rapidamente servizi e prodotti innovativi e contare su supply chain in grado di evitare disagi e interruzioni. Stiamo assistendo quindi a un grande fermento, soprattutto verso sistemi ERP intelligenti in Cloud, sia in tenant condivisi che privati, per massimizzare l’agilità di business, standardizzare i processi, accedere a dati certi in tempo reale e ridurre il time-to-value".