Sostenibilità: Equinix alza le temperature dei suoi data center

Sostenibilità: Equinix alza le temperature dei suoi data center

Equinix prosegue nel suo percorso di decarbonizzazione ed è al lavoro su una roadmap per le operazioni termiche all'interno dei suoi data center. L'obiettivo è quello di far funzionare queste strutture attorno ai 27°, riducendo significativamente consumi energetici ed emissioni

di pubblicata il , alle 11:01 nel canale Innovazione
EquinixSostenibilità
 

I datacenter, si sa, sono infrastrutture energivore, che hanno un pesante impatto sull'ambiente. L'energia necessaria per alimentare i server e raffreddarli è parecchia e si stima che consumino circa l'1% dell'energia prodotta a livello globale. 

Il crescente impegno delle imprese per la decarbonizzazione sta portando le aziende a ridurre la loro impronta carbonica, e nel caso dei data center si lavora su processori più efficienti e sistemi di raffreddamento più efficaci, capaci di consumare meno energia, per esempio puntando su soluzioni a liquido invece che su quelle ad aria. 

Fra le realtà che stanno cercando di ridurre le loro emissioni c'è anche Equinix, che è il primo fra gli operatori di colocation data center a impegnarsi per standard di temperature e umidità più efficienti. La multinazionale ha annunciato di essere al lavoro sulla definizione di una roadmap per migliorare l'efficienza dei sistemi di raffreddamento di queste infrastrutture. 

Equinix alza le temperature per ridurre le emissioni di CO2

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Chi è entrato all'interno di un data center sa bene che all'interno di questi ambienti le temperature sono molto basse, proprio per far lavorare in condizioni ideali i server. Tenere sotto controllo le temperature, però, ha un costo non indifferente in termini energetici: "i nostri sistemi di raffreddamento rappresentano circa il 25% del nostro consumo energetico totale a livello globale”, spiega Raouf Abdel, Executive Vice President, Global Operations di Equinix. “Con questa nuova iniziativa, possiamo regolare in modo intelligente il termostato dei nostri data center, come fanno le persone nelle loro case. Una volta implementata in tutti i nostri attuali data center globali, prevediamo miglioramenti dell'efficienza energetica fino al 10% in varie località”.

L'iniziativa a cui fa riferimento Abdel è un percorso pluriennale avviato da Equinix per modificare gli standard di raffreddamento dei data center, fatto che permetterà ai clienti della multinazionale di ridurre le loro emissioni Scope 3, appoggiandosi così a una catena di approvvigionamento più sostenibile. 

L'idea di Equinix è quella di far funzionare i propri sistemi a una temperatura di 27° circa, fatto che dovrebbe incrementare il valore relativo al PUE (Power Usage Effectiveness), parametro che misura l'efficienza energetica dei data center. 

I data center sono fondamentali per la nostra vita quotidiana, in quanto ospitano le apparecchiature e interconnettono le aziende che alimentano la nostra vita digitale, dallo shopping online all'invio di e-mail, fino allo streaming di film e videochiamate”, dichiara Jon Lin, Executive Vice President e General Manager, Data Center Services di Equinix. “Poiché più di 10.000 aziende a livello globale si affidano all'infrastruttura digitale di Equinix, quest'ultima svolge un ruolo fondamentale nelle loro supply chain. Questa iniziativa, una volta implementata, ha il potenziale per portare significativi benefici a queste aziende, che cercano di ridurre le emissioni di carbonio Scope 3 nella loro catena di fornitura e di raggiungere così i loro obiettivi climatici generali. Si tratta di un passo importante nel nostro programma completo di sostenibilità e nel nostro impegno di neutralità climatica”.
Va sottolineato che Equinix non ha iniziato ora a ragionare su come ridurre le emissioni, ma è già da tempo impegnata sotto questo profilo. È stata fra le prime realtà del settore ad annunciare di voler raggiungere l'obiettivo emissioni zero entro il 2030 e già dal 2018 alimenta le sue infrastrutture con energia ottenuta per il 90% da fonti rinnovabili. Valore che, nel 2021, è salito al 95%. 
2 Commenti
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ciop7113 Dicembre 2022, 13:55 #1
27° di temperatura ambiente è tanto, nella sala server della mia azienda quando si va sopra i 20° partono allarmi sonori e visuali, oltre a e-mail di allerta.
Così facendo si alzeranno le temperature anche in tutti i componenti di server e nas vari con conseguente riduzione della durata.
Saturn13 Dicembre 2022, 13:58 #2
Originariamente inviato da: ciop71
27° di temperatura ambiente è tanto, nella sala server della mia azienda quando si va sopra i 20° partono allarmi sonori e visuali, oltre a e-mail di allerta.
Così facendo si alzeranno le temperature anche in tutti i componenti di server e nas vari con conseguente riduzione della durata.


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